Oblivion
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Oblivion: Tom Cruise parla del film


Intervista a Tom Cruise, che parla del film Oblivion e del suo personaggio Jack.

Tom Cruise ci racconta nella seguente intervista diverse curiosità su Oblivion, il film in cui è rpotagonista nei panni di Jack, un operaio futuristico che si trova ad affrontare gli Scavanger, gli alieni del film.

Raccontaci il tuo personaggio
Jack è in pratica un operaio futuristico. Ripara droni ed è responsabile della sicurezza dei raccoglitori di risorse e di quelle grosse macchine che raccolgono l'acqua del mare della Terra da utilizzare per la nuova colonia su Titan. E' questo il suo lavoro, ogni giorno scende sulla Terra mentre Vika rimane nella torre celeste. Si occupa della riparazione dei droni e cerca di non farsi ammazzare dagli Scavanger, gli alieni del film.

Il tuo personaggio, Jack, sente un legame particolare con la Terra, giusto?
Sente come un'attrazione verso la Terra, verso casa, sente che questa è la sua casa. Il grande tema del film è proprio: Qual'è la tua casa? E questa è la sua casa. Si domanda se deve lasciarla o meno, ma tutte le risorse stanno finendo e Vika non vede l'ora di andare su Titan. Lei ha concluso i suoi cinque anni di servizio ed è pronta a voltare pagina. Jack non sa perchè sente la nostalgia di certi oggetti che gli appartengono. New York, il cappello, che è parte del mistero del film, l'Empire State Building, che caratterizza gran parte del film e rappresenta un elemento romantico, un'immagine, un elemento tragico e un elemento pericoloso nell'immagine. Jack non sa perchè, ma è alquanto curioso, vuole sapere, capire le cose. Non è soddisfatto nel non conoscere la risposta per qualcosa. Jack non sa perchè, ma è alquanto curioso, vuole sapere, capire le cose. Non è soddisfatto nel non conoscere la risposta per qualcosa. E' l'addetto alla riparazione dei drSoni, sa come funzionano e droni e come funzionano le cose, per cui è molto curioso di sapere anche il motivo.

Cosa ti piace del film?
Quello che mi piace di Joseph è che, come ho detto, è un regista visionario. la storia è molto personale, ma è immersa in un paesaggio sconfinato in cui la posta in gioco è epica. C'è letteralmente in ballo il destino del pianeta.

Cosa puoi dirci del personaggio interpretato da Olga Kurylenko?
All'improvviso arriva questa donna. E' ovviamente una donna misteriosa, umana. Una navicella spaziale si è schiantata all'interno della sua zona operativa ed ecco comparire all'improvviso la donna dei suoi sogni. Ha cercato di bloccarla ma, avendola sognata, sente un'attrazione verso questa donna, che ora è qui.

Anche in questo film non ti sei sottratto dalle acrobazie
Faccio acrobazie. Sono un amante del cinema, guardo molti film e sono cresciuto guardando Buster Keaton, Harold Lloyd, Charlie Chaplin.
Emerge la fisicità del personaggio e la possibilità di mettere la cinepresa in posti dove non devi essere necessariamente in grado di metterla se non fai un'acrobazia. Non è solo una questione di personaggio, ma anche di narrazione. Le cose vengono costruite intorno al mio personaggio. Non faccio un'acrobazia tanto per farla. Per me è una questione di narrazione e del modo migliore in cui portare lo spettatore nell'azione, nella storia. L'abbiamo vista sempre così.

Come è stato girare i Islanda?
Non vedevo l'ora di andare in Islanda. Non c'ero mai stato, è un paese assolutamente stupendo. Quando arrivi lì, è tutto assolutamente magnifico. Siamo andati quando c'era la luce del giorno per 24 ore. L'occhio di Joseph e il suo modo di riprendere è così vasto che sembra non finire mai. Il film è ambientato a 60 anni da oggi, e la costa orientale è assolutamente magnifica, straordinaria.

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