Pirati dei Caraibi: via al reboot senza Johnny Depp?

Quando, nel 2003, La maledezione della Prima Luna (Pirates of the Carribean: The Curse of the Black Pearl) arrivò nei cinema di tutto il mondo, la Disney si rese conto di avere tra le mani una possibile miniera d'oro, veicolata dall'interpretazione di Johnny Depp nei panni dell'ormai iconico Capitan Jack Sparrow. L'idea della Disney si rivelò vincente, tanto che il film incassò quasi 655 milioni di dollari, rientrando tra i maggiori successi dell'anno. Anche la critica si innamorò di questo mondo di pirati e misteri, tanto che Johnny Depp ottenne anche la nomination ai premi Oscar del 2004 come migliore attore protagonista.
Da allora sono passati quindici anni e altri quattro film legati soprattutto al personaggio di Jack Sparrow, ultimo raggio in grado di illuminare una saga che mostrava le sue debolezze in fase di sceneggiatura., al punto che spesso si è parlato di concludere la saga.

E' di queste ore, invece, la notizia che la Disney stia pensando a fare un reboot della serie. Inutile domandarsi se sentissimo il bisogno di un ennesimo reboot in un'industria – come quella hollywoodiana – che continua a dar mostra di una povertà di idea e originalità che spinge le grandi case di produzioni a puntare su prodotti che hanno già un fandom abbastanza forte da garantire incassi. Forse sarebbe più lecito chiedersi che senso abbia ricominciare da capo una saga cinematografica che non ha neanche vent'anni. Di certo la domanda più ovvia da porsi è che successo pensi di raggiungere la Disney eliminando dalla saga colui che l'ha resa tanto iconografica. Ha davvero senso un Pirati dei Caraibi senza Johnny Depp? Ha davvero senso tornare ai caraibi senza Jack Sparrow? Non sarebbe stato più saggio, allora, chiudere i battenti e gettarsi su qualche altra nuova avventura? O fare uno spinoff su uno dei personaggi secondari? Perché con l'uscita di Johnny Depp dal cast è possibile che nessuno dei vecchi personaggi (il Will Turner di Orlando Bloom o la Elizabeth di Keira Knightley) tornerà a bordo dell'operazione cinematografica, nonostante l'ultimo capitolo della saga, La Vendetta di Salazar, avesse lasciato aperte le porte ad una storia in via di sviluppo.

La scelta di allontanare Johnny Depp dalla saga può avere a che fare sia con i problemi di immagine che l'attore è ancora costretto ad affrontare dopo le accuse dell'ex moglie Amber Heard sia per il suo comportamento sul set dello scorso capitolo, quando si diceva arrivasse sempre ubriaco e non in grado di portare a termine il suo lavoro. Quali che siano le vere ragioni della Disney – che non si è mai fatta scrupoli a licenziare personaggi che non fossero in linea con l'immagine di una major per famiglie – rimane il fatto che pensare a un reboot di Pirati dei Caraibi è già un'operazione rischiosa. Farlo senza l'iconico Jack Sparrow rischia di essere un suicidio in fatto di incassi. Sul web, intanto, stanno esplodendo le prime reazioni, tra chi già promette di boicottare il film e chi, invece, si domanda sulla scelta di rinnovare una saga ancora così giovane. Non resta altro da fare che vedere come evolverà la situazione.