Person of Interest
Person of Interest

Prism: JJ Abrams aveva previsto tutto


Il presunto scandalo riguardo Prism non è una grande sorpresa: la serie televisiva Person of Interest di J.J. Abrams qualcosa aveva già previsto.

Il presunto scandalo riguardo Prism, la fonte principale delle informazioni che le agenzie di intelligence forniscono nel rapporto che ogni mattina viene consegnato al presidente degli Stati Uniti, era un qualche modo già stato previsto da un telefilm: la serie televisiva Person of Interest di J.J. Abrams, l'ideatore di "Lost" è stata prodotta nel 2011 negli USA e in Italia è trasmessa su Premium Crime e Italia1. La serie è ambientata a New York e racconta di una società in cui ciascun cittadino può venir spiato sulla base del puro sospetto di poter compiere atti criminosi.

Nella serie tv la lotta al crimine si arriva a combattere anche su Twitter e Facebook, controllando tutto e tutti. Il telefilm è diventato un successo negli Stati Uniti, con ben 16 milioni di spettatori e la CBS ha già programmato una terza stagione. Protagonisti principali sono l'eccentrico milionario esperto di informatica Mr. Finch (Michael Emerson ) il quale, in seguito l'attentato alle Torri Gemelle di New York dell'11 settembre 2001, ha sviluppato una 'macchina' che permette di prevenire crimini non ancora accaduti. La macchina non è in grado di individuare molto del crimine, ma solamente il codice di previdenza sociale del sospettato, sia che esso sia l'artefiche che la vittima. Privati cittadini diventano così dei sorvegliati speciali e questo è illegale e nessuna agenzia federale è a conoscenza del progetto. Finch, con l'aiuto di Reese (James Caviezel), un ex agente della CIA creduto morto, cerca di fermare i futuri criminali.

Il tema della prevenzione del crimine era già al centro del film di Steven Spielberg Minority Report nel 2002. Person of Interest, tuttavia, è meno fantascientifico e, come ha dichiarato Michael Emerson al Comic Com di luglio a San Diego, "la serie è scientificamente basata su fatti reali perché tutte queste tecnologie esistono e sono sul mercato". A conferma dell'attualità degli argomenti trattati dalla serie, nel 15esimo episodio appare (anche solo in immagini d'archivio) il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

Tutte le paure, tutti i sistemi di prevenzione del crimine hanno in comune una sola cosa, o data: 11 settembre 2001.

Su Person of Interest J.J. Abrams, ha dichiarato: "Con la tecnologia non solo puoi essere rintracciato, ma le tue mosse possono essere anticipate. La cosa che mi piace della serie è che è molto celebrale ma non impenetrabile. È buona televisione". Il critico televisivo di Entertainment Weekly, Ken Tucker, ha scritto: "Già dall'episodio-pilota, 'Person of Interest' è un cult (…) La serie viaggia nella zona grigia di una morale spesso ambigua e ambivalente, una scommessa non facile per attrarre l'audience a tutti i costi, ma di indubbio valore qualitativo".

Prism è la fonte principale delle informazioni che le agenzie di intelligence forniscono nel rapporto che ogni mattina viene consegnato al presidente degli Stati Uniti. E' stato citato 1.447 volte nel rapporto al presidente solo lo scorso anno. Il programma creato dall'intelligence americana è entrato nei server di nove giganti della Rete (Microsoft, Yahoo, Google, Facebook, Paltalk, AOL, Skype, YouTube e Apple) e ne ha tirato fuori, secondo il Washington Post, "audio, video, fotografie, e-mail, documenti, password e username per continuare a tracciare nel tempo l'attività degli americani sulla rete" ma "focalizzandosi sul traffico di comunicazione straniero, che spesso utilizza i server statunitensi.

Si ringrazia l'Accademia dei Telefilm per le informazioni.

Impostazioni privacy