Rai Cinema: Paolo Del Brocco risponde alle polemiche per Noi credevamo


Da venerdi 12 novembre, oggi, nelle sale cinematografiche italiane esce il film “Noi credevamo” di Mario martone, ed in questi giorni sono numerose le polemiche che si leggono sulla carta stampata e sui mezzi internet, a queste risponde l’amministratore delegato di Rai Cinema Paolo Del Brocco. Il film avrà un doppio utilizzo distributivo, prima nelle […]

Da venerdi 12 novembre, oggi, nelle sale cinematografiche italiane esce il film “Noi credevamo” di Mario martone, ed in questi giorni sono numerose le polemiche che si leggono sulla carta stampata e sui mezzi internet, a queste risponde l’amministratore delegato di Rai Cinema Paolo Del Brocco.

Il film avrà un doppio utilizzo distributivo, prima nelle sale e poi sulle reti Rai, tanto che alla sua produzione ha partecipato in forma cospicua anche Rai Fiction.

La Rai ha contribuito al finanziamento del film con 3 milioni di Euro, dimostrando anche con questo di credere in un’opera che riteniamo necessaria e di alto valore artistico, leggiamo le dichiairazioni di Paolo Del Brocco:

Un’opera che abbiamo sempre sostenuto in ogni fase della sua creazione, valorizzandone la partecipazione alla Mostra del Cinema di Venezia, impegnandoci nella promozione e nelle attività di lancio, e per la quale il mondo della cultura deve ringraziare l’autore Mario Martone.

Certo, siamo totalmente consapevoli che le difficoltà di divulgare opere di alto valore culturale e qualitativo non sia un buon segnale per la cultura, né per l’industria culturale. Ma certamente nulla può essere addebitato a Rai Cinema che, nei suoi 10 anni di vita, ha contribuito a realizzare oltre 300 film italiani privilegiando, sempre, il cinema di qualità e che ha sempre sostenuto il cinema italiano, come testimoniano gli oltre 43 milioni di biglietti venduti per i film italiani distribuiti in questi anni da 01 Distribution“.

La casa di distribuzione è 01 Distribution che non possiede sale cinematografiche, e pertanto le uscite sono frutto di contrattazione con gli esercenti. Paolo Del Brocco rivela, a proposito del posizionamento di “Noi credevamo“, che il numero di copie stabilite sono di più di quanto il mercato poteva offrire in un momento di forte competizione come questo,, e considerato che la durata del film obbliga l’esercente a rinunciare ad uno spettacolo.

Per questo motivo si era proposto al produttore di uscire più avanti, quando tra i film c’era meno competizione, ma comunque bisogna vedere fra quanto tempo, visto che oramai siamo vicinissimi alle feste natalizie, e di conseguenza ai cinepanettoni (esempio “Natale in Sud Africa“), e molti altri film per le famiglie..

In conclusione Paolo Del Brocco trova incomprensibile e fuori contesto il confronto da parte del produttore tra il supposto compenso pluriennale di un dirigente della Rai che ha fatto un pezzo della storia della televisione con l’impegno economico di Rai Cinema nel film.

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