Rai ricorda Umberto Eco a due anni dalla scomparsa


Su Rai Storia lo speciale di Giovanni Paolo Fontana con introduzione di Paolo Mieli.

In occasione del secondo anniversario della sua scomparsa, il 19 febbraio 2018 la Rai dedica ad Umberto Eco una serie di iniziative editoriali e televisive.

Su Rai1, sabato 17 febbraio Il Caffè di RaiUno ha già dedicato uno spazio alla sua figura. Lunedì 19 febbraio Eco viene ricordato a Uno Mattina e durante La Vita in diretta. Su Rai 3, la puntata in onda il 19 febbraio di Quante storie alle ore 12.45 ricorda Umberto Eco citando le sue annotazioni sul costume e la società italiana.

Tutte le testate giornalistiche dedicheranno il 19 febbraio inoltre ampi servizi al ricordo dello scrittore, all'interno delle varie edizioni quotidiane dei telegiornali. Rai News24, in particolare, alle ore 16.45 ricorderà Eco nella rubrica Amarcord.

La redazione Cultura trasmetterà un servizio sull'eredità culturale di Umberto Eco, con particolare riguardo all'adattamento teatrale de "Il Nome della Rosa", attualmente in tournée.

Su Rai Storia, il 19 febbraio alle 19 e in replica il 20 febbraio alle 12 omaggio a Eco nello speciale "L'Alter Eco. Umberto, lo storico delle idee", di Giovanni Paolo Fontana, con un'introduzione di Paolo Mieli. A raccontare una vita veramente "oltre" i confini, le testimonianze di alcuni suoi amici. Come il fisarmonicista Gianni Coscia – anche lui di Alessandria, coetaneo e compagno di scuola di Umberto – convinto amabilmente che Eco, fin da piccolo, "desse segni di follia". Insieme con Eco, ha scritto "La radio a tarda sera", una canzone inedita che Gianni Coscia, con la sua fisarmonica, esegue nel documentario. L'editore Mario Andreose, arrivato in Bompiani subito dopo l'uscita del best seller "Il nome della Rosa", narra il suo rapporto con Eco, durato 35 anni, come un crescendo sinfonico. C'è poi il multi-mediologo Danco Singer, ideatore con Eco del Festival della Comunicazione e della Encyclomedia, la prima grande enciclopedia multimediale. "Umberto – dice – aveva capito cosa sarebbe stata la multimedialità attraverso uno schermo. Nessuno prima di allora l'aveva mai immaginato". Il pittore e disegnatore Tullio Pericoli, invece, per decenni ha tratteggiato il volto di Umberto Eco. È uno dei pochi amici di Umberto che possono dire, con precisione, giorno mese e anno in cui è iniziata la loro amicizia: 14 giugno 1977, quando Eco scrive a Pericoli per avere l'originale di una vignetta apparsa sul Corriere della Sera e che gli era particolarmente piaciuta. Il semiologo Paolo Fabbri, infine, ricorda che il suo talento di era così grande che la "mia ammirazione non è mai terminata. Eco era capace in qualunque cosa: scrivere romanzi, giocare a giochi complicati, logici, o scrivere rapidissimamente voci d'Enciclopedia su concetti fondamentali".

Il portale Rai Filosofia ricorderà Eco con uno speciale in cui lo scrittore, saggista, filosofo e linguista, è ricordato attraverso alcune puntate di "Parlare, leggere, scrivere", il programma da lui curato insieme a Tullio De Mauro per la Rai nel 1973. Previsti anche interventi in trasmissioni di Rai Cultura (Mediamente ed Eco della Storia) e un dialogo con Stefano Bartezzaghi, suo allievo al Dams di Bologna in occasione dell'evento "Libri Come" a Roma e una Lectio Magistralis sull`Europa tenuta nel 2014 al Quirinale davanti a una platea di studenti.

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