Fernanda Pivano. L'altra America
Fernanda Pivano. L'altra America

Sky Arte ricorda Fernanda Pivano a 100 anni dalla nascita


Nel giorno in cui avrebbe compiuto 100 anni, il racconto della vita e della carriera della scrittrice e traduttrice attraverso testimonianze inedite.

A 100 anni dalla sua nascita, Sky Arte HD ricorda Fernanda Pivano con la produzione originale ed esclusiva "Fernanda Pivano – L'altra America", un film diretto da Rossana De Michele e scritto con Stefano Senardi, in onda in prima visione martedì 18 luglio alle 21.15 su Sky Arte HD (canale 120 e 400 di Sky).

Fernanda Pivano, detta Nanda (Genova, 18 luglio 1917 – Milano, 18 agosto 2009), è stata una traduttrice, scrittrice, giornalista e critica musicale italiana. Nanda, come la chiamavano i suoi amici, ha fatto scoprire e apprezzare la letteratura americana nel nostro paese, da Hemingway alla Beat Generation. Al suo intuito e alla sua penna si devono l'arrivo in Italia di veri e propri capolavori, a partire dalla prima traduzione, la leggendaria "Spoon River Anthology" di Edgar Lee Masters, libro di cui Fernanda si innamorò grazie a Cesare Pavese che gliene regalò una copia. L'Antologia rimase nel cuore di Fernanda e non solo: anni dopo Fabrizio De André ha trasformato, con il suo aiuto, alcune delle poesie in musica, dando vita al disco Non al denaro, non all'amore nè al cielo.

Il rapporto tra Nanda e i cantautori, da lei considerati i nuovi poeti è stato importante, contribuendo ad allontanarla ancora di più dal mondo degli "accademici". Testi come quelli di Bob Dylan erano per lei letteratura, già all'epoca.  Nel documentario, a raccontare la vita di Fernanda, materiale di archivio proveniente in gran parte dall'archivio della Fondazione del Corriere della Sera, al quale Fernanda ha affidato alcune sue memorie, oltre alle voci e i volti delle diverse persone che l'hanno incontrata tra cui Ernest Hemingway, Jack Kerouac, Allen Ginsberg  e molte interviste inedite, tra cui quelle rilasciate da Laurie Anderson, Jay McInerney, Vasco Rossi, Jovanotti, Vinicio Capossela, Dori Ghezzi, Domenico Procacci, Guido Harari, Arnaldo Pomodoro e Sandro Veronesi.

Nel docufilm emerge il coraggio con cui Fernanda ha affrontato il mondo e le sue sfide: dalla traduzione di "Addio alle armi", che le è costata l'arresto in pieno regime mussoliniano, all'avventura del Beat, con il rifiuto dei valori dominanti nell'America dell'epoca, fino al progetto Pianeta Fresco, tra le esperienze di stampa alternativa più originali mai concepite. 

Nel documentario, infine, il racconto della sua storia d'amore con Ettore Sottsass, con cui ha trasformato la propria casa in un luogo aperto a tutti gli intellettuali e agli artisti, e la cronaca degli anni più bui, quando sembrava essere stata dimenticata, fino al suo ritorno in auge con il simbolico articolo "Grazie Nanda" pubblicato dallo scrittore McInerney sul New Yorker nel 1995.

 

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