Storie di Risorgimento Digitale
Storie di Risorgimento Digitale

Storie di Risorgimento Digitale su RaiPlay


Una serie tv di documentari da 25 minuti su chi, durante l'emergenza Covid-19, ha deciso di superare le difficoltà cogliendo le opportunità offerte dal digitale.

Disponibile dal 7 dicembre su RaiPlay 'Storie di Risorgimento Digitale', una serie tv con otto descrizioni delle esperienze di persone e strutture pubbliche e private che durante la pandemia Covid-19 si sono servite della Rete e del digitale per superare, o ridimensionare, difficoltà dovute indirettamente al virus. In ognuno dei documentari, della durata di 25 minuti, i protagonisti raccontano come le nuove tecnologie hanno determinato vantaggi anche nei rispettivi ambienti e campi di azione. Autori della serie diretta da Simone Valentini sono Riccardo Luna, Giovanni Amico, Valeria Anci e Gianpaolo Colletti. 

Per realizzare la 'docuserie', nata dalla collaborazione tra 'Operazione Risorgimento Digitale' e RaiPlay, è stata compiuta dall'aprile scorso una ricerca di storie emblematiche nel 'Risorgimento digitale'. Le risposte che hanno contribuito alla scelta sono arrivate da centinaia di studenti, docenti, medici, artigiani, commercianti, accomunati dall'aver compreso che la transizione tecnologica in corso può generare benefici in numerosi ambiti. Un comitato editoriale ha selezionato poi, tra le proposte arrivate e le esperienze conosciute durante la ricerca, le otto storie presentate da Riccardo Luna, giornalista e ideatore del progetto.

Le Storie di 'Storie di Risorgimento Digitale'

Si parte da una 'scuola di frontiera' di Castel Volturno, provincia di Caserta, nella quale la didattica a distanza, DAD, ha prodotto dei risultati eccezionali, per proseguire con Cristian Fracassi, ingegnere bresciano che nel pieno dell'emergenza pandemica ha riprodotto attraverso la stampa 3D le valvole usate nei respiratori medici per i malati Covid-19. La serie mette al corrente anche della trasformazione digitale che ha coinvolto le botteghe di Roma, grazie all'intraprendenza di due giovani laureati in economia, Matteo Proietti e Jacopo Gambuti, ideatori di 'Daje Shop', il primo servizio di commercio elettronico di quartiere. L'intuizione di quattro studenti liceali milanesi ha fatto nascere 'PC4U', iniziativa no-profit finalizzata a raccogliere computer e altri dispositivi utili alla DAD, affinché siano forniti gratuitamente a studenti privi dei mezzi per acquistarli. La Galleria degli Uffizi è un altro dei protagonisti: per ridurre le barriere che possono frenare la conoscenza e l'apprezzamento dell'arte nella società, la squadra guidata da Eike Schmidt ha elaborato nuove modalità per fruire di opere utilizzando i social network. Si scopre NIBOL, un'app creata da Riccardo Suardi che individua bar, centri di coworking e altri luoghi adatti a funzionare da temporanea postazione di lavoro perché accoglienti e dotati di buona connessione wi-fi. Boosta, fondatore dei Subsonica, ha elaborato nuove forme di espressioni musicali organizzando concerti sui social network mentre gli italiani erano tenuti a uscire il meno possibile da casa. Tra le storie descritte anche quelle di Licia Fertz: suo nipote Emanuele le ha aperto un profilo Instagram e da allora lei è diventata Nonna Licia, l'influencer più anziana d'Italia.

Fracassi - La Stampa 3d Delle Valvole Dei Respiratori
Fracassi - La Stampa 3d Delle Valvole Dei Respiratori

Fracassi – La Stampa 3d Delle Valvole Dei Respiratori
Questa storia racconta l'intuizione geniale di un singolo che diventa però perseveranza nel gioco di squadra. Perché Internet riesce ad abbattere i confini geografici e permettere di contribuire a superare le difficoltà di una pandemia. Cristian Fracassi, ingegnere bresciano, nel pieno dell'emergenza pandemica, a fronte della drammatica difficoltà di reperire dispositivi medici, prova a riprodurre attraverso la stampa 3D le valvole usate per i respiratori medici per i malati Covid-19. L'inventore riesce nella difficile missione. Successivamente converte maschere da snorkeling in maschere respiratorie. Il file da lui brevettato è stato poi messo a disposizione di tutti in open source. Il suo altruismo e le sue geniali intuizioni hanno così permesso di salvare migliaia di vite in tutto il mondo.

Daje Shop - A Roma Il Primo Servizio Di Ecommerce Di Quartiere
Daje Shop - A Roma Il Primo Servizio Di Ecommerce Di Quartiere

Daje Shop – A Roma Il Primo Servizio Di Ecommerce Di Quartiere
Riaccendere il business delle botteghe sotto casa, quelle che la trasformazione digitale ha solo sfiorato senza mai coinvolgerle più di tanto. Eppure, l'emergenza della pandemia ha necessariamente costretto a riscrivere le relazioni commerciali tra vicini di casa e piccoli esercenti grazie a Internet. E la storia di Daje! racconta esattamente questo. Due giovani ex studenti universitari di economia, Matteo Proietti e Jacopo Gambuti hanno creato a Roma il primo servizio di e-commerce di quartiere, mettendo a punto una piattaforma per ordinare e ricevere a casa i prodotti venduti dai negozianti di fiducia. La startup è nata con l'intento di sostenere il commercio locale (piccole botteghe, negozi di quartiere, banchi dei mercati rionali) che, piegato dalla pandemia e con scarsa dimestichezza in ambito digitale, non riusciva a trovare una via alternativa alla vendita diretta.

Pc4u - Ripara E Distribuisce Gratuitaente Vecchi Device Utili Alla Didattica A Distanza
Pc4u - Ripara E Distribuisce Gratuitaente Vecchi Device Utili Alla Didattica A Distanza

Pc4u – Ripara E Distribuisce Gratuitaente Vecchi Device Utili Alla Didattica A Distanza
Si fa presto a dire accesso alla rete. In realtà la pandemia ha acuito le differenze tra i connessi e gli 'sconnessi'. E c'è ancora una generazione trasversale di famiglie che fatica a dotarsi di strumentazione tecnologiche e connettività. Così un gruppo di giovanissimi ha pensato di scommettere sulla cosa più preziosa per fare teledidattica: l'accesso alla rete grazie a pc rigenerati. Resisi conto che la didattica a distanza poteva non essere un diritto garantito a tutti, Matteo, Jacopo, Emanuele e Pietro, quattro studenti liceali milanesi, hanno dato vita a
PC4U: un'iniziativa no-profit che raccoglie, ripara e ridistribuisce gratuitamente computer e altri dispositivi utili alla didattica a distanza a tutti gli studenti che non ne sono in possesso o non hanno i mezzi per acquistarli.

Gli Uffizi - L'arte E I Linguaggi Digitali
Gli Uffizi - L'arte E I Linguaggi Digitali

Gli Uffizi – L'arte E I Linguaggi Digitali
Già prima dell'emergenza sanitaria e della chiusura dei musei, la Galleria degli Uffizi aveva intuito le potenzialità della comunicazione digitale e l'utilità dei suoi strumenti. Così allo scoppio della pandemia, il polo museale fiorentino disponeva già del capitale umano e delle conoscenze utili per far fronte a quella situazione così complessa. Il team, guidato da Eike Schmidt, convinto sostenitore di una concezione democratica e inclusiva dell'arte, apre, anzi spalanca, le porte del museo su tutti i social e elabora nuove modalità di fruizione dell'arte attraverso dirette e approfondimenti culturali in streaming, visite guidate e lezioni online. È la prova di come l'arte possa declinarsi attraverso la forza dei linguaggi digitali e delle piattaforme social, scommettendo su una capacità preziosa: l'ascolto.

Castel Volturno - La Dad In Una Scuola Di Frontiera
Castel Volturno - La Dad In Una Scuola Di Frontiera

Castel Volturno – La Dad In Una Scuola Di Frontiera
A Castel Volturno, nel casertano, in una 'scuola di frontiera', già ad inizio del marzo 2020, viene strutturata una didattica a distanza che appassiona, coinvolge e motiva gli studenti. Grazie allo zelo di un'animatrice digitale e della preside dell'istituto, la DAD si rivela vincente, conseguendo risultati persino migliori della didattica in presenza, sia sul fronte della partecipazione degli studenti che di quella della riduzione dei fenomeni di bullismo. Dal virtuale al reale: alcune classi dell'istituto elaborano una ricostruzione grafica di Napoli con il supporto di un videogioco senza essere mai stati nel capoluogo campano. Vi metteranno piede per la prima volta proprio in questo episodio. Ed è proprio questa la forza di Internet come leva abilitatrice di trasformazioni.

Nibol - L'app Utile Per Lo Smart Working
Nibol - L'app Utile Per Lo Smart Working

Nibol – L'app Utile Per Lo Smart Working
A partire dalla sua personale abitudine a studiare e lavorare in luoghi pubblici, Riccardo Suardi elabora un'app che fornisce una lista di luoghi (caffetterie, coworking e bistrot) funzionali, accoglienti e con una buona connessione wi-fi, in cui è possibile prenotare la propria postazione di lavoro. Successivamente Suardi e la sua startup Nibol decidono di sostenere le aziende nella riorganizzazione del lavoro in presenza e in sicurezza dopo lo smartworking, elaborando un servizio che consente di mappare gli uffici, organizzare le presenze e prenotare le scrivanie. Questa app racchiude in sé la sintesi perfetta di come un'idea possa diventare impresa e aiutare a decifrare la complessità di un mondo del lavoro che si sta ripensando, a seguito dell'emergenza pandemica, tra soluzioni ibride di lavoro e smartworking esteso.

Boosta - I Nuovi Linguaggi Musicali
Boosta - I Nuovi Linguaggi Musicali

Boosta – I Nuovi Linguaggi Musicali
Le nuove frontiere della creazione artistica, della musica, della sua fruizione e del suo acquisto. Sperimentatore per vocazione, Boosta, all'anagrafe Davide Dileo, fondatore dei Subsonica, elabora e si cimenta costantemente con nuove espressioni musicali. Lo fa organizzando concerti sui social, durante il lockdown, e riconsegnando la musica alla sua dimensione di arte attraverso la cosiddetta criptoarte e gli NFT: opere digitali autentiche, uniche e certificate. Attraverso un volto noto della musica questa puntata prova a declinare i nuovi linguaggi musicali, che trovano un'identità rinnovata grazie al digitale. Sperimentare, senza mai fermarsi. Aggregando community di fan e mettendosi in ascolto.

Nonna Licia - Infuencer A 91 Anni
Nonna Licia - Infuencer A 91 Anni

Nonna Licia – Infuencer A 91 Anni
Dopo una brutta depressione, Licia Fertz, a 91 anni, ritrova la voglia e la gioia di vivere grazie ai social. Suo nipote Emanuele le apre un profilo Instagram e da allora lei diventa per tutti Nonna Licia: l'influencer più anziana d'Italia, oltre che 'aged model'. Una vasta community di nipoti virtuali ogni giorno segue le sue gesta di ordinaria quotidianità social. Nonna Licia, che durante la sua vita ha conosciuto profondi dolori, oggi si fa promotrice di importanti messaggi di natura sociale. È una storia iconica di una generazione silver oggi maggiormente alfabetizzata al digitale e che grazie proprio alla rete si lega alle altre generazioni. Internet diventa così uno spazio di confronto, un luogo ispirazionale, un hub per condividere esperienze anche difficili. Ecco allora che Nonna Licia incarna la figura dell'anti-crisi, un'eroina saggia e giovane che ci aiuta ad orientarci nelle difficoltà. E come sostiene: "Non c'è tempo per essere tristi".

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