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UniVideo chiede al Governo che DVD, Blu-ray e 4K ultra HD possano tornare ad essere acquistati dagli italiani


In una lettera indirizzata al Governo, Lorenzo Ferrari Ardicini, Presidente di UniVideo, richiede con urgenza di inserire tra i beni immediatamente disponibili per la vendita al dettaglio le opere audiovisive registrate.

Le piattaforme di video on demand nelle settimane di lockdown attivato dal Governo italiano per evitare la diffusione del coronavirus Covid-19 sono tornate molto utili, sia per le persone per passare il tempo che per il settore dell'editoria audiovisiva, che altrimenti sarebbe rimasta ferma a causa del blocco delle vendite dei prodotti audiovisivi su supporto fisico come DVD, Blu-ray e 4K Ultra HD. E con la 'Fase 2' l'emergenza non è finita. Infatti, le ultime disposizioni del Governo stabiliscono che si possono produrre ma non vendere negli esercizi attualmente aperti i prodotti audiovisivi su supporto fisico come DVD, Blu-ray e 4K Ultra HD.

Il Presidente di Univideo – l'Associazione di categoria che rappresenta gli Editori Audiovisivi su media digitali (DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD) e online (piattaforme di distribuzione digitale) – ha inviato una lettera al Premier Conte e ai Ministri Franceschini e Patuanelli chiedendo loro di consentire mediante il prossimo DPCM la vendita al dettaglio di opere audiovisive registrate (DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD).

L'editoria audiovisiva nel nostro paese, come da Rapporto Univideo 2019, vale 288,9 milioni di euro, suddiviso tra 193 milioni di euro di fatturato derivanti dal prodotto fisico e 95,9 milioni di euro prodotto dalle transazioni digitali.  In Italia sono 4,5 milioni le persone che hanno acquistato almeno un prodotto Home Entertainment, mentre i fruitori finali del prodotto audiovisivo italiano sono circa 6,7 milioni, a conferma del fatto che si tratta di un prodotto che si presta ad una modalità di consumo condivisa.  Questo prima del lockdown attivato per evitare la diffusione del coronavirus Covid-19, con connesso blocco delle vendite. Entrati nella Fase 2 – iniziata di fatto il 4 maggio scorso – l'editoria audiovisiva si ritrova in difficoltà, in quanto oggi DVD, Blu-ray e 4k Ultra HD non possono essere liberamente acquistati dagli italiani.

Per Univideo, il settore dell'Home-Entertainment, e della promozione culturale più in generale, negli ultimi anni si è dovuto confrontare con la rivoluzione digitale, proseguendo ad investire e a ricoprire un ruolo economico rilevante: "non c'è una ragione di pubblica sicurezza che giustifichi, nel contrasto alla diffusione del Covid-19, il proseguo del blocco nella commercializzazione di supporti audiovisivi" spiega Univideo in una nota.

"Ci auguriamo – spiega Lorenzo Ferrari Ardicini, Presidente di UNIVIDEO e di CG Entertainment – che il Governo accolga la nostra richiesta, l'editoria audiovisiva rappresenta un pezzo importante della filiera creativa del nostro Paese.  L'Home Entertainment è entrato nelle case degli italiani più di trent'anni fa e rimane ancora oggi un collante sociale importante e richiesto, per questo impedire anche nella fase 2 la vendita dei nostri prodotti culturali ci pare sbagliato e pericoloso in termini di sopravvivenza della nostra industria, fortemente colpita dagli effetti di questa crisi".

Il prossimo DPCM è atteso entro la fine di questa settimana, dal momento che quello attuale scadrà 18 maggio.

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