L'uomo che non cambiò la storia
L'uomo che non cambiò la storia

A Venezia 73 L’uomo che non cambiò la storia


Film documentario di Enrico Caria liberamente ispirato al diario dell'archeologo e storico dell'arte Ranuccio Bianchi Bandinelli

Il film documentario di Enrico Caria L'uomo che non cambiò la storia, liberamente ispirato al diario dell'archeologo e storico dell'arte Ranuccio Bianchi Bandinelli "Il viaggio del Führer in Italia", e realizzato grazie alle immagini d'archivio dell'Istituto Luce – Cinecittà, verrà presentato in collaborazione con le Giornate degli Autori – Venice Days alla 73. Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, in programma dal 31 agosto al 10 settembre.

"Ranuccio Bianchi Bandinelli ė figura notissima fra gli storici dell'arte e gli archeologi italiani" ha dichiarato Alberto Barbera, direttore della Mostra di Venezia. "Meno noto il fatto che, costretto a far da guida a Hitler e Mussolini in occasione del primo viaggio in Italia del Führer, si fosse interrogato sull'opportunità di organizzare un attentato per togliere di mezzo gli ingombranti dittatori. Caria ricostruisce con ironia e precisione documentale l'incredibile vicenda, che suscita ancora oggi interrogativi di grande attualità".

Il docu-film "riporta d'attualità una pagina della storia italiana che molto insegna al nostro presente" dice Giorgio Gosetti, direttore delle Giornate degli Autori. "La tutela del patrimonio storico dell'Italia, la forza della bellezza contro la brutalità delle dittature, la figura di un grande intellettuale come l'archeologo Bianchi Bandinelli e la sua paradossale vicenda a fianco di Mussolini e Hitler, sono tutti elementi di una riflessione culturale e politica che questo documentario di finzione (ma rigoroso nell'utilizzo delle fonti) rende straordinariamente attuali".

Enrico Caria è un regista, scrittore e giornalista italiano. Nato a Roma (1957), è vignettista e giornalista per "Paese Sera", "Cuore", "Repubblica", "L'Unità", "Il Mattino", "Il Fatto quotidiano", "Le Iene". È sceneggiatore per la radio, la televisione e il cinema. Regista di commedie nere e satiriche (17, ovvero: l'incredibile e triste storia del cinico Rudy Caino, Carogne, Blek Giek, L'era legale) e del docu-film Vedi Napoli e poi muori. Ha pubblicato due libri "Bandidos" (Feltrinelli) e "L'uomo che cambiava idea" (Rizzoli).

Ranuccio Bianchi Bandinelli (Siena, 1900 – Roma, 1975), archeologo e storico dell'arte, ha contribuito al rinnovamento degli studi di archeologia e arte antica in Italia, in contatto con la cultura europea del suo tempo. Negli anni '30 insegnò archeologia nelle università di Cagliari, Pisa, Groniga (Olanda) e Firenze. Nel 1935 fondò la rivista "Critica d'arte" (1935) insieme a Carlo Ludovico Ragghianti. Nel 1938 fu incaricato dal Ministero della cultura popolare di svolgere la funzione di guida in occasione della visita a Roma e Firenze di Adolf Hitler. Tra le numerose pubblicazioni: Storicità dell'arte classica (1943), Archeologia e cultura (1961), Dal diario di un borghese (1962), Roma: l'arte romana nel centro del potere (1969), Roma: la fine dell'arte antica (1970).

Venezia 2016
Impostazioni privacy