Venezia 75
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Venezia 75, Programma, Film e Ospiti di Venerdi 7 Settembre 2018


A Venezia 75 il giorno di 'Zan' di Shinya Tsukamoto, 'Process' di Sergei Loznitsa, 'Una Storia Senza Nome' di Roberto Andò, 'Un Peuple Et Son Roi' di Pierre Schoeller, 'Kucumbu Tubuh Indahku' di Garin Nugroho, 'Kraben Rahu' di Phuttiphong Aroonpheng, '24/25 Il fotogramma in più' di Giancarlo Rolandi e Federico Pontiggia.

Tra i film in programma a Venezia 75, Venerdi 7 Settembre 2018:​ Zan del regista Shinya Tsukamoto con Sosuke Ikematsu e Yu Aoi, Process del regista Sergei Loznitsa, Una Storia Senza Nome del regista Roberto Andò con Alessandro Gassmann e Micaela Ramazzotti, Un Peuple Et Son Roi del regista Pierre Schoeller con Louis Garrel e Céline Sallette, Kucumbu Tubuh Indahku del regista Garin Nugroho, Kraben Rahu del regista Phuttiphong Aroonpheng con Wanlop Rungkamjad e Rasmee Wayrana, 24/25 Il fotogramma in più dei registi Giancarlo Rolandi e Federico Pontiggia.

ZAN – Regia di Shinya Tsukamoto, con Sousuke Ikematsu, Yu Aoi, Tatsuya Nakamura, Shinya Tsukamoto, Ryusei Maeda. Presentato in Concorso Venezia 75. Nel corso della metà del XIX secolo, dopo circa 250 anni di pace, in Giappone i guerrieri samurai si sono impoveriti. Di conseguenza, molti lasciano i loro padroni per diventare dei ronin erranti. Mokunoshin Tsuzuki è uno di questi samurai. Per conservare la sua abilità nel maneggiare la spada, Mokunoshin si allena quotidianamente con Ichisuke, il figlio di un contadino. La sorella di Ichisuke, Yu, li guarda esercitarsi con una leggera disapprovazione, sebbene tra lei e Mokunoshin si avverta un'attrazione non dichiarata. Se da un lato la vita agricola è tranquilla dall'altro il Giappone vive un enorme subbuglio. La Marina militare statunitense ha inviato il Commodoro Perry nel paese per stimolare il commercio con gli Stati Uniti, alimentando così i disordini civili. Yu è preoccupata perché sente che presto Mokunoshin partirà per combattere e, di conseguenza, morire nell'imminente guerra civile. Un giorno i tre incontrano due samurai in duello. Il vincitore è Jirozaemon Sawamura, un abile ronin dai modi gentili. Sawamura resta nel villaggio per cercare altri potenziali guerrieri, quando arriva un gruppo di ronin fuorilegge. Gli abitanti del villaggio hanno sentito voci terribili sul capo dei banditi, Sezaemon Genda. Quando l'irruento Ichisuke sfida i fuorilegge, la direzione delle loro vite cambia drasticamente.

PROCESS – Regia di Sergei Loznitsa. Presentato Fuori Concorso. Mosca, URSS, 1930, Sala delle colonne nella Casa dei sindacati. Un gruppo di economisti e di ingegneri di alto livello sono a processo con l'accusa di aver organizzato un colpo di stato contro il governo sovietico. Si ipotizza un loro patto segreto con il primo ministro francese Raymond Poincaré diretto a distruggere il potere sovietico e restaurare il capitalismo. Sono tutte accuse false e gli accusati sono costretti a confessare crimini che non hanno mai commesso. La corte emette delle sentenze di morte. Grazie a materiali di archivio unici, si ricostruisce uno dei primi processi farsa architettati da Stalin. La tragedia è vera ma la storia è un falso. Il film offre un'inedita visione delle origini di un regime spietato che fece dello slogan "La menzogna è verità" la sua realtà quotidiana.

UNA STORIA SENZA NOME – Regia di Roberto Andò, con Micaela Ramazzotti, Renato Carpentieri, Laura Morante, Alessandro Gassmann, Jerzy Skolimowski. Presentato Fuori Concorso. Valeria, giovane segretaria di un produttore cinematografico, vive appartata, sullo stesso pianerottolo della madre, e scrive in incognito per uno sceneggiatore di successo, Alessandro Pes. Un giorno la donna viene avvicinata da un misterioso poliziotto in pensione che le vuole raccontare una storia criminale. Valeria è guardinga ma lo ascolta affascinata. Quando torna a casa usa quello che ha udito per scrivere un soggetto: sarà la prossima sceneggiatura di Alessandro Pes, di cui i produttori attendono da tempo la consegna. Il soggetto piace molto, al punto che a finanziare il film entrano anche dei gruppi stranieri e per dirigerlo viene ingaggiato un regista americano un po' anziano ma di culto. Tuttavia quel soggetto si rivela pericoloso: la Storia senza nome racconta, infatti, il misterioso furto di un celebre quadro di Caravaggio, La Natività, avvenuto nel 1969 a Palermo per mano della mafia. Le conseguenze non tarderanno ad arrivare e Valeria si troverà ad assumere un ruolo per lei insolito.

UN PEUPLE ET SON ROI – Regia di Pierre Schoeller, con Gaspard Ulliel, Adèle Haenel, Olivier Gourmet, Louis Garrel, Izïa Higelin, Noémie Lvovsky, Céline Sallette, Denis Lavant. Presentato Fuori Concorso. Parigi, 1789. La Bastiglia è stata presa e un alito di libertà soffia per le strade di Parigi. Françoise, una giovane lavandaia, e Basile, un vagabondo senza nome né famiglia, scoprono insieme la straordinaria euforia della rivoluzione e dell'amore. Con i loro compagni e la classe lavoratrice di Parigi, cominciano a realizzare un sogno di emancipazione nell'assemblea appena costituitasi, in cui assistono, tra speranze e dubbi, alla creazione di un nuovo sistema politico. Le loro discussioni e le rivolte per le strade decidono il destino di colui che un tempo era il loro sacro re e la nascita di una repubblica. La libertà ha una storia.

KUCUMBU TUBUH INDAHKU (RICORDI DEL MIO CORPO) – Regia di Garin Nugroho, con Muhammad Khan, Raditya Evandra, Rianto, Sujiwo Tejo, Teuku Rifnu Wikana, Randy Pangalila, Whani Darmawan. Presentato nella sezione Orizzonti. Juno è solo un bambino quando il padre se ne va, abbandonandolo nel loro villaggio di Giava Centrale. Rimasto solo, entra in una scuola di danza Lengger in cui gli uomini si trasformano, assumendo aspetto e movenze femminili. Ma la sensualità e la sessualità che la danza e i corpi emanano, unite alla violenza sociale e politica dell'ambiente attorno a lui, spingono Juno a spostarsi di villaggio in villaggio. Durante il viaggio, nonostante la cura e l'amore degli insegnanti di danza, di una zia stramba, di un vecchio zio, di un affascinante pugile e di un danzatore warok, Juno deve comunque affrontare da solo una battaglia personale: quella con la sua fisicità.

KRABEN RAHU – Regia di Phuttiphong Aroonpheng, con Wanlop Rungkamjad, Aphisit Hama, Rasmee Wayrana. Presentato nella sezione Orizzonti. In una foresta vicino a un villaggio costiero thailandese, affacciato sul mare in cui sono annegati migliaia di rifugiati Rohingya, un pescatore del luogo si imbatte in un uomo ferito e privo di sensi. Dopo aver portato in salvo lo sconosciuto, che non parla una parola della sua lingua, gli offre amicizia e lo chiama Thongchai. Quando però il pescatore scompare all'improvviso in mare, Thongchai incomincia lentamente a impadronirsi della vita dell'amico: della sua casa, del suo lavoro e persino della ex moglie…

24/25 IL FOTOGRAMMA IN PIÙ – Regia di Giancarlo Rolandi, Federico Pontiggia, con Corrado Augias, Giuseppe Tornatore. Presentato in Venezia Classici Documentari. Lo schermo grande e lo schermo piccolo, il fotogramma e il semiquadro, la meccanica e l'elettronica, l'emulsione fotografica e il pixel. Comporre quantità di frammenti, di spezzoni, di frazioni del rapporto cinema e televisione cercando un andamento fluido e una progressione narrativa. Da Lascia o raddoppia a Guglielmo il dentone, da Totò al Pinocchio di Comencini, dalla Magnani a Moretti, questo documentario intreccia su una spirale agile e ironica i 24 fotogrammi al secondo della ripresa cinematografica con i 25 della trasmissione televisiva. Un viaggio dotto e scanzonato, che passa in rassegna questo mutuo dai-e-vai con il lussureggiante materiale d'archivio delle Teche Rai e due illustri talking heads: il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore e il giornalista e scrittore Corrado Augias.

ARRIVI E PARTENZE DEL 7 SETTEMBRE. A Venezia per presentare il film Zan arrivano il regista Shinya Tsukamoto con gli attori Sosuke Ikematsu e Yu Aoi. A presentare il film Process arrivano il regista Sergei Loznitsa con i produttori Maria Choustova e Peter Warnier. A presentare il film Una Storia Senza Nome arrivano il regista Roberto Andò con gli attori Alessandro Gassmann, Micaela Ramazzotti e Renato Carpentieri assieme con gli sceneggiatori Angelo Pasquini e Giacomo Bendotti e i produttori Angelo Barbagallo e Paolo Del Brocco. A presentare Un Peuple Et Son Roi arrivano il regista Pierre Schoeller con gli attori Louis Garrel, Céline Sallette, Noémie Lvovsky e Laurent Lafitte assieme con la produttrice Denis Freyd. A presentare il film Kucumbu Tubuh Indahku arriva il regista Garin Nugroho. A presentare il film Kraben Rahu arrivano il regista Phuttiphong Aroonpheng con gli attori Wanlop Rungkamjad e Rasmee Wayrana. A presentare 24/25 Il fotogramma in più arrivano i registi Giancarlo Rolandi e Federico Pontiggia.

33. SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA. "Dachra", l'horror tunisino di Abdelhamid Bouchnak, è il film di chiusura della 33. Settimana Internazionale della Critica. "La rivelazione di un nuovo talento horror – ha svelato Giona A. Nazzaro, Delegato generale -. Un regista tunisino che affronta a testa bassa le contraddizioni fra società rurale e modernità, alla luce dei contrasti che la rivoluzione non ha ancora risolto. Un film sorprendente e inquietante, pieno di colpi di scena. Davvero, non aprite quella porta…". Primo lungometraggio di Bouchnak, già regista di videoclip, web series e cortometraggi, Dachra porta sul grande schermo la storia di Yasmin, studentessa di giornalismo tunisina, e due suoi compagni di corso che decidono di occuparsi del caso irrisolto di Mongia, una donna ritrovata mutilata 25 anni prima, ora rinchiusa in un manicomio e sospettata di stregoneria. Nel corso delle indagini, i tre amici arrivano nell'arcaico e inquietante villaggio di Dachra dove scopriranno segreti che si riveleranno pericolosi. Al termine della proiezione il regista e gli interpreti – Yassmine Dimassi, Aziz Jbali, Hela Ayed, Bahri Rahali, Hedi Majri – saranno protagonisti di un Q&A con il pubblico in sala. "Si sospetta il movente passionale con l'aggravante dei futili motivi" è il cortometraggio di chiusura, fuori concorso, della terza edizione di SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica). Diretto da Cosimo Alemà, regista di video clip musicali di artisti italiani e internazionali, il corto racconta di quattro nemiche, quattro sconosciute amanti dello stesso uomo che per sopravvivere agli eventi dovranno trasformarsi in compagne.

Una storia senza nome
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