Venezia76
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Venezia76, i film della Sala Web


7 film della Mostra di Venezia 2019 si possono vedere online, acquistando il biglietto digitale: Les Épouvantails, Chola (Shadow Of Water), Blanco En Blanco (White On White), Metri Shesho Nim (Just 6.5), Colectiv (Collective), Borotmokmedi (The Criminal Man), Zumiriki.

Una selezione di 7 lungometraggi da tutto il mondo, delle sezioni Fuori Concorso, Orizzonti e Sconfini, formano il programma della Sala Web della 76a Mostra di Venezia.

Per l'ottavo anno la Sala Web di Venezia permette la visione online, raggiungibile dal sito www.labiennale.org, di film della selezione ufficiale della Mostra del Cinema, con una capienza massima per ogni visione di 1.000 posti. Ciascun titolo (in versione originale con sottotitoli in italiano e in inglese) viene reso disponibile per la visione in streaming a partire dalle ore 21 (ora italiana) del giorno della presentazione ufficiale del film al Lido e fino al 19 settembre.

È possibile acquistare il biglietto singolo (a 4 euro) o il pass digitale (5 film a 10 euro) per i film della Sala Web a partire da giovedì 22 agosto sul sito della Biennale di Venezia.

Si tratta di un'opportunità speciale per il pubblico di tutto il mondo per scoprire autori e film della Mostra rappresentativi delle più innovative tendenze estetiche ed espressive del cinema internazionale, realizzati da registi sia giovani, sia affermati, provenienti da Georgia, India, Iran, Romania, Spagna e Tunisia.

Nella programmazione della Sala Web è presente, tra gli altri, il documentarista tedesco-rumeno Alexander Nanau, che a Venezia76 presenta nella sezione Fuori Concorso Colectiv (Collective).

Il programma della Sala Web di Venezia76 

dal 29 agosto:
• Les Épouvantails (The Scarecrows) di Nouri Bouzid – Sconfini
dal 2 settembre:
• Chola (Shadow Of Water) di Sanal Kumar Sasidharan – Orizzonti
dal 3 settembre:
• Blanco En Blanco (White On White) di Théo Court – Orizzonti
• Metri Shesho Nim (Just 6.5) di Saeed Roustaee – Orizzonti
dal 4 settembre:
• Colectiv (Collective) di Alexander Nanau – Fuori Concorso
dal 5 settembre:
• Borotmokmedi (The Criminal Man) di Dmitry Mamuliya – Orizzonti
dal 6 settembre:
• Zumiriki di Oskar Alegria – Orizzonti

LES ÉPOUVANTAILS (THE SCARECROWS)
di Nouri Bouzid, Tunisia / Marocco / Lussemburgo
con Nour Hajri, Afef Ben Mahmoud, Joumen Limam
Dopo un sequestro durato mesi, fatto di torture e violenze, Zina e Djo riescono a scappare dal fronte siriano. Ma dovranno affrontare dolori ancor più grandi: Zina non sa più dov'è finita la figlia di due anni; Djo è incinta e non riesce più a parlare. L'unico modo che ha per comunicare è scrivere, raccontare su carta gli orrori che ha vissuto.
Nouri Bouzid (Sfax, Tunisia, 1945) debutta nel 1986 con L'uomo di cenere, presentato nella sezione Un Certain Regard di Cannes. Tra i suoi film, Gli zoccoli d'oro (1988), La figlia di buona famiglia (1997), Poupées d'argile (2002), Making Of (2006) e Millefeuille (2012). Alla Mostra di Venezia ha presentato il cortometraggio Sekatat Sherazade an el kalam, inserito nel film corale La guerra del Golfo… e dopo (1991), e il già citato La figlia di buona famiglia.

CHOLA (SHADOW OF WATER)
di Sanal Kumar Sasidharan, India
con Joju George, Nimisha Sajayan, Akhil Viswanath
La giovane Janaki parte all'alba per una giornata nella grande città. Il suo spasimante convince il suo capo a darle un passaggio. L'uomo, però, fa capire alla ragazza che sa che lei è uscita di casa senza il permesso della madre. 
Sanal Kumar Sasidharan (Perumkadavila, India, 1977) debutta nel lungometraggio nel 2014 con Oraalppokkam mentre ottiene visibilità internazionale con il suo terzo film, Sexy Durga (2017), vincitore di vari premi in giro per il mondo. 

BLANCO EN BLANCO (WHITE ON WHITE)
di Théo Court, Spagna / Cile / Francia / Germania
con Alfredo Castro, Lars Rudolph, Lola Rubio
Terra del Fuoco, primi del XX secolo. Il fotografo Pedro (Alfredo Castro) viene ingaggiato per il matrimonio di un potentissimo latifondista con Sara, poco più che una ragazzina. Ma la sua bellezza diventa un'ossessione per Pedro. Un'ossessione che, pur di soddisfarla, lo renderà complice di un genocidio.
Théo Court (Spagna, 1980) è un regista spagnolo di origini cilene. Realizza il primo cortometraggio nel 2005, El espino, e un secondo nel 2007, Sendero. Nel 2010 dirige il suo primo lungometraggio, Ocasio.

METRI SHESHO NIM (JUST 6.5)
di Saeed Roustaee, Iran
con Payman Maadi, Navid Mohammadzadeh, Parinaz Izadyar
La città trabocca di tossicodipendenti per gli affari del signore della droga Nasser Khakzad. Della sua cattura è incaricato Samad, agente della Task Force Antidroga; ma quando Samad riuscirà a rintracciarlo e a braccarlo, Nasser cercherà ogni modo per scappare e salvare la sua famiglia.
Secondo lungometraggio del regista e sceneggiatore iraniano Saeed Roustaee (Teheran, Iran, 1989) dopo Abad va yek rooz (Eternity+1, 2016) e i cortometraggi Monday (2011) e Ceremony (2012).

COLECTIV (COLLECTIVE)
di Nanau, Romania, Lussemburgo
Il documentario segue gli eventi successivi alla tragedia che avvenne al Colectiv Club di Bucarest il 30 ottobre 2015, dove furono uccisi 65 giovani. La tragedia portò a una pubblica protesta contro la corruzione e la rassegnazione del Governo.
Alexander Nanau (Bucarest, 1979) è un documentarista rumeno formatosi in Germania. Il suo documentario del 2010 The World According to Ion B. ha ricevuto l'Emmy nella sezione Arts Programming, mentre il suo documentario Toto and His Sisters (2015) è stato nominato agli EFA.

BOROTMOKMEDI (THE CRIMINAL MAN)
di Dmitry Mamuliya, Georgia / Russia
Millimeter Film
con Giorgi Petriashvili, Madona Chachkhiani, Natalia Jugheli, Nukri Revishvili, Vasilisa Zemskova, Anna Talakvadze
La grigia vita di un ingegnere qualsiasi viene capovolta quando assiste per caso a un omicidio. Profondamente scosso, continua a ritornare sulla scena del crimine e inizia a studiare le menti criminali fino a renderla la sua ossessione. L'acquisto di un'arma è l'atto finale di questa trasformazione: riuscirà con le sue azioni a passare da "nessuno" a un "qualcuno"?
Dmitry Mamuliya (Tbilisi, Georgia, 1969) debutta nel 2010 con il film Drugoe nebo (menzione speciale al festival di Karlovy Vary).

ZUMIRIKI
di Oskar Alegria, Spagna
Emak Bakia Films
Il regista si reca sull'argine desertico di un fiume basco, di fronte al luogo dove sorgeva un'isoletta in mezzo al fiume, su cui andava a giocare da bambino. Ora l'isola è stata sommersa a seguito della costruzione di una diga: solo gli alberi sbucano ancora dall'acqua, come le ultime vestigia di un tempo che fu. Un tempo che il regista vuole riportare alla memoria.
Oskar Alegria (Pamplona, Spagna, 1973) inizia la sua carriera come giornalista di viaggi per El País. Nel 2013 realizza il suo primo lungometraggio, il documentario La casa Emak Bakia, incentrato sul fotografo Man Ray. Il film partecipa a vari festival in tutto il mondo e piace alla critica. Nel 2018 dirige un segmento del film corale Gure oroitzapenak.

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