Venom
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Venom, A cosa ci prepara la scena post-credits?


La scena extra, post-credits, di 'Venom' sembra suggerire il desiderio di andare avanti con l'universo creato per il cinema da Ruben Fleischer. Ecco come.

Venom ha debuttato nelle sale cinematografiche italiane questo week-end, riscontrando un benvenuto alquanto tiepido, che sembra andare d'accordo con la critica estera che aveva già stroncato il film.

La pellicola di Ruben Fleischer vede Tom Hardy interpretare il giornalista Eddie Brock che, nel tentativo di svelare le manovre oscure del capo della Life Foundation, Carlton Drake (Riz Ahmed) entrerà in contatto con un simbionte alieno, Venom.

Pur non entrando a far parte del MCU (Marvel Cinematic Universe), Venom presenta una struttura a cui tutti i film di casa Marvel ci hanno abituato: come, ad esempio, presentare una o più scene post-credits. Anche in questo caso, infatti, dopo i titoli di coda, lo schermo si accende di nuovo, apparecchiando quello che sembra un amo per un possibile secondo film dell'universo di Venom.

Attenzione: quanto segue contiene spoiler sulla scena finale.

In questa scena, infatti, vediamo Eddie che viene portato al penitenziario di San Quentin, per svolgere un'intervista "su richiesta". Mentre il giornalista si avvicina alla cella del detenuto interessato a rilasciare un'intervista, la guardia al suo fianco si mostra preoccupato, quasi disgustato all'idea che quel determinato criminale abbia persino il diritto di parlare con un giornalista. Arrivato a destinazione, Eddie si imbatte in un Woody Harrelson – che, ricordiamo, aveva già lavorato con Ruben Fleischer in Benvenuti a Zombieland -, con una chioma riccia e alquanto improbabile e una struttura visiva che lo avvicina molto all'immaginario creato dall'Hannibal Lecter di Anthony Hopkins.

Sebbene non venga fatto alcun nome, bastano poche battute per mettere lo spettatore davanti alla consapevolezza di trovarsi in presenza del villain Carnage, uno dei serial killer più oscuri e violenti mai creati in seno alla Marvel.

Carnage è Cletus Kasady, personaggio creato dallo scrittore David Michelinie e dall'artista Erik Larsen nel 1991. Uomo oscuro e problematico sin dall'infanzia – quando aveva fatto volare la nonna giù dalle scale -, che nella vita ha collezionato un numero sempre maggiore di omicidi, fino ad essere incriminato e condannato all'ergastolo. Ma, soprattutto, Cletus è famoso per essere il corpo umano ospitante di un altro simbionte conosciuto, appunto, con il nome di Carnage, nemico e, in qualche modo, alter ego di Venom. Un po' come lo è Joker per Batman. Come nella migliore tradizione legata ai villain, infatti, Carnage è quel tipo di antagonista che obbliga l'altro a rapportarsi con se stesso, guardandosi attraverso la lastra nera di uno specchio deformato.

Qualora Venom ottenesse la possibilità di avere un sequel – chance, al momento, parecchio remota – è certo che lo vedremo affrontare la sua versione ancora più oscura. Possibilità sottolineata anche dalla battuta finale di Woody Harrelson che, con un sorriso demoniaco dice: "quando alla fine uscirò di qui, ci sarà una carneficina".

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