Wild Italy, puntate di Giugno 2017


Appuntamenti con Wild Italy con Francesco Petretti su Rai5 nel mese di Giugno 2017.

A seguire gli appuntamenti con Wild Italy su Rai5 nel mese di Giugno 2017.

WILD ITALY | 11 GIUGNO 2017

Dagli scogli dove le onde si frangono, mettendo a dura prova la resistenza di ogni creatura, ai più nascosti recessi sottomarini, i mari italiani sono la culla di un insospettabile numero di organismi, dalle abitudini sorprendenti. Un'incredibile fauna raccontata dal documentario "Sotto le onde", in onda domenica 11 giugno alle 14.05 su Rai5 per la serie "Wild Italy". Ci sono pesci che custodiscono i propri piccoli in bocca, altri che cambiano sesso con l'età, altri ancora che vivono in compagnia di meduse e anemoni dai tentacoli velenosi o nei prati sommersi lussureggianti, creature che rivaleggiano per forma e colori con i protagonisti delle più appariscenti barriere coralline del mondo. Ma per quanto tempo ancora i mari italiani saranno uno scrigno di biodiversità? L'aumento delle temperature e l'arrivo di piante e animali alieni dal Mar Rosso e dall'Oceano Atlantico stanno provocando una autentica rivoluzione "sommersa" che fino ad oggi solo gli studiosi erano stati in grado di registrare, ma che oggi è sotto gli occhi di tutti.

WILD ITALY | 10 GIUGNO 2017

Dalla costa dei Balcani e ancora più lontano dall'Asia Centrale grandi cicogne, aquile e falchi attraversano il mare per toccare terra nelle isole Tremiti e nel Gargano. Lungo le coste della Sicilia e della penisola, miliardi di uccelli migratori si riposano per qualche ora prima di proseguire nel loro epico viaggio attraverso il mar Mediterraneo, facendo affidamento solo sul sole e sulle stelle per orientarsi. Sono creature piccole ma indomite, a cui la serie "Wild Italy" dedica il documentario "Il grande viaggio", in onda sabato 10 giugno alle 14.00 su Rai5. Una rondine pesa venti grammi eppure ogni anno copre 12.000 chilometri nei suoi viaggi fra l'Europa, dove fa il nido, e l'Africa, dove sverna. Lo fa due volte l'anno, affrontando sfide incredibili per sfuggire ai falchi appostati sulle rocce. Insieme alla rondine, canapini e silvie, pettirossi e tortore, allodole e gruccioni di cui gli ornitologi studiano ogni anno le imprese nelle piccole isole dei mari italiani.

WILD ITALY | 9 GIUGNO 2017

Un tempo le isole dell'arcipelago toscano erano le vette di un antico continente che oggi non esiste più e che univa la penisola italiana alla Sardegna, alla Corsica, alla Francia. Lo svela il documentario "C'era una volta Tirrenide", in onda venerdì 9 giugno alle 14.00 su Rai5 per la serie "Wild Italy". Oggi queste isole di granito, circondate da mari profondi e pieni di vita, testimoniano con la loro flora e la loro fauna, ricche di fossili viventi, l'esistenza dell'antica Tirrenide, che milioni di anni fa collegava tutte le terre al centro del mar Tirreno.

WILD ITALY | 8 GIUGNO 2017

In buona parte profondamente alterate dall'urbanizzazione e minacciate dall'erosione che ogni anno sottrae centinaia di ettari alla terraferma, costituiscono uno straordinario paradiso di biodiversità, punto di contatto fra il mare, la terra, l'acqua dolce. Sono le coste sabbiose dell'Italia, protagoniste del documentario "Confine tra i mondi", in onda giovedì 8 giugno alle 13.55 su Rai5 per la serie "Wild Italy". Qui sostano uccelli migratori che vengono dall'Artico e i pesci che vengono ad alimentarsi e a riprodursi rappresentano una ricchezza per gli uomini. Solenni pinete ospitano il nido degli aironi, boschi allagati impenetrabili con tronchi secolari accolgono fossili viventi, e nelle lagune piene di vita sostano i fenicotteri. È un universo fragile e minacciato, in continua trasformazione, che impone a piante e animali adattamenti estremi per sopravvivere e all'uomo la sapienza antica per sfruttarne le risorse.

WILD ITALY | 7 GIUGNO 2017

Molte fra le più belle isole italiane hanno un'origine vulcanica. Stromboli, Vulcano, e poi Linosa, Ventotene, Pantelleria sono figlie di giganteschi e violenti vulcani che hanno costruito nuovi mondi con esplosioni di fuoco, colate di lava, nubi di cenere incandescente, piogge di lapilli. Lo racconta il documentario "Vulcani nati dal mare", in onda mercoledì 7 giugno alle 14.00 su Rai5, per la serie "Wild Italy". Alla loro nascita queste isole erano mondi minerali dove non c'era spazio per la vita, montagne arse dal sole, di rocce e sabbie nere, brune e rosse che si levavano da fondali marini profondi e bui. Poi piante e animali coraggiosi hanno colonizzato la lava fertile, ormai fredda, e poco dopo sono arrivati gli uomini che ancora oggi lottano contro il vento, la salsedine, la siccità per trasformare la distesa di lava in un giardino lussureggiante.

WILD ITALY | 6 GIUGNO 2017

La temperatura delle sue acque è in continua crescita e i suoi equilibri sono in rapida e radicale trasformazione, eppure, ancora oggi, il mar Mediterraneo è una delle ecoregioni più importanti al mondo per la conservazione della biodiversità. A raccontare gli ambienti naturali, la fauna e la flora dei circa 8000 chilometri di coste italiane in questo mare è la terza stagione della serie "Wild Italy", ciclo di sei documentari in onda da martedì 6 giugno alle 14.00 su Rai5. Al centro della serie, i litorali della penisola e le decine di isole che insieme costituiscono un ricco archivio di bellezze naturali, di fatti insoliti e curiosi, di fenomeni impressionanti che comprendono i più attivi vulcani del Mediterraneo e i più grandi animali mai vissuti sulla Terra. Protagonista del primo episodio è il capodoglio, il piu grande predatore del pianeta. Si incrocia al largo della Liguria e per procurarsi il cibo si immerge fino a duemila metri di profondità. Nel cosiddetto Santuario Marino del Tirreno settentrionale, i moderni "cacciatori di balene" registrano i segnali e annotano la presenza di un incredibile numero di grandi mammiferi marini. Fra questi il secondo animale più grande del mondo, la balenottera, venti metri di lunghezza e cento tonnellate di peso, e poi giocose stenelle e misteriosi grampi. Ma anche in questo mare limpido e profondo qualcosa sta cambiando: banchi di meduse proliferano in acqua sempre più calde che gli uomini continuano a solcare con colossali petroliere e a sfruttare in modo selvaggio, pur consapevoli dei rischi di un disastro ambientale. Le riprese, condotte con l'impiego di operatori subacquei, di mezzi aerei e perfino di robot sottomarini in grado di filmare fino a 500 metri di profondità, sono state effettuate con la consulenza scientifica dei maggiori esperti italiani di biologia. Il racconto che ne scaturisce è un quadro aggiornato della situazione dei mari italiani, della loro ricchezza biologica, delle problematiche di conservazione, dell'effetto dei cambiamenti climatici, della pesca e dell'inquinamento su specie rare e preziose.

WILD ITALY | 4 GIUGNO 2017

Difficile a credersi, ma a causa dello spopolamento delle aree montane, in cinquanta anni la superficie forestale dell'Italia è aumentata quasi del dieci per cento. Cosa comporta questo fenomeno in termini di ecologia, biodiversità, espansione dei grandi animali? Lo spiega il documentario "Le Alpi tornano selvagge" della serie "Wild Italy", in onda martedì 4 aprile alle 14.55 su Rai5. Le regioni alpine tornano a popolarsi di grande fauna, compresi i superpredatori (lupo, orso e lince) che erano scomparsi da secoli e che grande impatto hanno sul bestiame; gli ungulati danneggiano le colture, spesso specializzate e preziose, delle valli alpine. Senza dimenticare che la catena alpina rappresenta comunque uno dei maggiori serbatoi di biodiversità a livello mondiale.

WILD ITALY | 3 GIUGNO 2017

Un tempo esistevano gli animali domestici e gli animali selvatici: i primi erano sfruttati, ma anche nutriti e protetti dagli uomini, i secondi erano ignorati, ma più spesso perseguitati. I primi toglievano cibo, acqua e spazio ai secondi, i secondi, quando potevano, mangiavano i primi. E così è stato per migliaia di anni finché non è apparsa una terza categoria di animali: i feral. A questi animali è dedicato il documentario "Il richiamo della foresta", in onda lunedì 3 aprile alle 14.55 su Rai5 per la serie "Wild Italy". Non sono né selvatici né domestici, ma hanno un modo tutto particolare di interagire con le altre creature e con l'uomo. Il documentario racconta cosa succede quando gli animali domestici tornano alla vita selvatica e si trasformano nelle capre di Montecristo, nei "feral dogs" dell'Appennino, nei gatti rinselvatichiti del faro, nei colombi dei centri storici, nei cavallini della Giara.

WILD ITALY | 2 GIUGNO 2017

Viaggiano nelle cassette della frutta, nelle stive di navi e aerei, perfino nelle piante da giardino. A volte basta poco, un gesto innocente come la liberazione di un pesce rosso in un fiume, a volte c'è una scelta precisa. Ogni giorno una nuova specie aliena è segnalata. Lo racconta il documentario "Alieni alla conquista dell'Italia", in onda domenica 2 aprile alle 15.00 su Rai5 per la serie "Wild Italy". L'Italia, come il resto d'Europa, è invasa da piante e animali che vengono da regioni molto distanti e che l'uomo, volutamente o inavvertitamente, ha introdotto. Alcune specie, hanno addirittura compiuto veri e propri traslochi: la casa della nutria dista più di 6000 chilometri e di mezzo c'è l'Oceano Atlantico, quella del punteruolo rosso quasi il doppio e in mezzo c'è l'Oceano Indiano e l'intero continente asiatico. Eppure adesso sono qui fra noi, più o meno consapevoli. Il futuro prevede i piranhas nei nostri fiumi cacciare i pesci autoctoni, i gamberi killer affrontare i gamberi d'acqua dolce, i pappagalli invadere le città, le vespe cinesi distruggere i castagni. Ci apprestiamo a vivere in un mondo globalizzato anche dal punto di vista zoologico: un manipolo di specie molto adattabili sta conquistando il pianeta a passo di carica e ben presto rimarrà poco spazio alle forme di vita originarie. Secondo l'Unione Mondiale per la Conservazione della Natura l'introduzione di specie aliene invasive è una delle principali cause di perdita della biodiversità a livello mondiale.

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