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Auditel rileva gli ascolti sui dispositivi digitali

Inizialmente Auditel rileva gli ascolti di 6 editori (DeAgostini, Discovery, La 7, Mediaset, RAI e Sky) non ancora di Netflix e Amazon Prime Video.

Auditel ha iniziato a rendere pubblici, ogni giorno dal 25 giugno 2019, anche gli ascolti TV sui dispositivi digitali quali SmartTv, Smartphone,Tablet, PC e Game Console in casa e fuori casa rilevati con il nuovo sistema di raccolta censuario Auditel (attivo dal 16 dicembre 2018), che misura non soltanto la performance dei contenuti ma anche quella della pubblicità, un primato assoluto a livello internazionale. 

Con il tradizionale sistema campionario, Auditel rileva gli ascolti di circa 191 editori. Con il nuovo sistema censuario rileva, al momento, gli ascolti di 6 editori che, combinati, rappresentano l'86,5% del totale ascolto televisivo: sono DeAgostini, Discovery, La 7, Mediaset, RAI e Sky. Perciò niente rilevazione di app quali Netflix e Amazon Prime Video. La rilevazione è prevista su tutti i device abilitati alla visione via protocollo IP (Tablet, Smartphone, Smart TV, PC, Set-Top-Box, Mini-Set-Top-Box, Game Console, etc.).

Al momento Auditel rileva gli ascolti tramite desktop e mobile browser ed ha avviato anche la rilevazione di quelli generati su Smart TV. I dati pubblicati non comprendono ancora la visione attraverso le app, che stanno completando la fase di certificazione e si aggiungeranno a breve.

"I dati relativi ai device digitali rilevati con il sistema censuario non sostituiscono né si sommano ma semplicemente si affiancano ai dati tradizionalmente raccolti con il sistema campionario: alla base di entrambi c'è il SuperPanel AuditelTM, che offre le massime garanzie al mercato" ha commentato Andrea Imperiali, presidente di Auditel. "Quella presentata oggi è solo la prima release della nuova soluzione Auditel. Ci saranno ulteriori step già a settembre e, poi, a gennaio 2020, per arrivare, alla fine del percorso, al traguardo della 'Total audience della TV' ovvero l'integrazione degli ascolti della TV tradizionale con quelli dei device digitali, attraverso metriche univoche e omogenee, che verranno rese disponibili sia con standard digitali sia con i tradizionali standard televisivi".

Il Presidente di UPA Lorenzo Sassoli de Bianchi ha dichiarato: "La nuova rilevazione Auditel rappresenta per il mercato degli investitori in pubblicità e comunicazione un vero salto di qualità. La possibilità di misurare i contenuti televisivi su tutti i device digitali consentirà di disporre di una rappresentazione più articolata e penetrante dei nuovi segmenti di consumo, favorendo l'innovazione tanto nella pubblicità quanto nei prodotti editoriali. Si tratta di un risultato di grande valore, che fa di Auditel una delle società di assoluta avanguardia in questo settore a livello internazionale."

Per misurare gli ascolti sui device digitali Auditel utilizza quattro nuove metriche:

1. AMR-D (Average Minute Rating-Device). Ascolto nel minuto medio dei device. E' identico all'AMR della TV tradizionale ma, invece di misurare gli spettatori nel minuto medio, allo stato quantifica i device nel minuto medio (dietro cui vi è almeno una o più persone in visione);

2. LS (Legitimate Stream): misura il volume di stream erogati e visti per almeno 300 millisecondi (soglia tecnica per avere certezza dell'effettivo avvio dello stream) da ciascun device. Si calcola sia per la visione del contenuto lineare (live) che per la visione di quello on-demand (VOD);

3. TTS (Total Time Spent): è calcolato sommando tutti i secondi in cui ciascun device ha visualizzato contenuti editoriali e pubblicitari di un singolo canale;

4. ASD (Average Stream Duration): calcola la durata media di uno stream.

"A voi cui piace la logica di 'vincitori e vinti' la principale avvertenza è che la lettura di questi dati è più articolata. La AMR-D è la metrica più vicina a quella della TV tradizionale, cui, allo stato è affiancabile ma non sommabile, perché basata sui device e non sugli individui. Altra avvertenza: il WEB non è la TV. Non esiste un totale internet. Non è possibile calcolare la share come siete abituati a fare" ha detto Imperiali ai giornalisti.

"I dati Auditel sono certificati. Rispettano pienamente i principi regolatori. E, in un mondo digitale opaco, garantiscono la totale trasparenza" ha concluso Imperiali.

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