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La commedia francese Separati ma non troppo di Dominique Farrugia al cinema da settembre

Con ironia la storia di una coppia divorziata obbligata a vivere sotto lo stesso tetto a causa della mancanza di fondi.

Dominique Farrugia è tornato dietro la macchina per Separati ma non troppo (Sous le même toit) commedia sul divorzio ai nostri giorni. Il film arriva nei cinema italiani il 13 settembre con Europictures.

Il regista riprende in mano i personaggi di Delphine e Yvan, protagonisti di una sua precedente pellicola, e si interroga su come sarebbero potuti diventare a vent'anni di distanza: lei, infermiera, lui senza posto fisso, due figli e sul punto di divorziare. Il cast di Separati ma non troppo comprende Gilles Lellouche, Louise Bourgoin, Manu Payet, Marilou Berry, Julien Boisselier, Nicole Calfan, Adèle Castillon, Kolia Abiteboul, Marie-Anne Chazel, Alassane Diong.

Separati ma non troppo racconta con ironia la storia comune di tante coppie divorziate obbligate a vivere sotto lo stesso tetto a causa della mancanza di fondi: questo è quello che accade anche a Yvan (Gilles Lellouche) e Delphine (Louise Bourgoin), una coppia separata costretta per ragioni economiche a condividere nuovamente lo stesso tetto e la vita di tutti i giorni, stabilendo un equilibrio famigliare completamente nuovo. Tra battute pungenti, scherzi e ripicche, i due ex coniugi troveranno anche il tempo per ricordare i momenti felici passati insieme.

Per realizzare Separati ma non troppo il regista è partito da un articolo letto su Libération che affermava che il 60% delle coppie parigine divorziate erano obbligate a vivere sotto lo stesso tetto a causa della mancanza di fondi: "Ne ho subito dedotto che fosse una buona idea per un film" ha commentato il regista, "Ho dovuto metterla da parte al tempo delle riprese per Bis ma, successivamente e poco a poco, il seme è germogliato. Ho cominciato, così, a sviluppare il film per EuropaCorp ma senza uno sceneggiatore in mente. Poi, all'inizio della composizione della terza versione della sceneggiatura, mi sono detto: 'Perché non io?'. Ne ho parlato con Laurent Turner e abbiamo ripreso la scrittura insieme."

Farrugia ha voluto raccontare questa storia inizialmente per la mescolanza di momenti comici e drammatici che una situazione di questo tipo può far nascere: "ero curioso di piegare al massimo il soggetto per vedere fino a che punto sarebbe arrivata la dissonanza" ha spiegato il regista, "ed anche perché questa storia mi ha fatto pensare immediatamente ai personaggi del mio Delphine 1, Yvan 0. Più precisamente a quello che Delphine e Yvan sarebbero potuti diventare a vent'anni di distanza: lei, infermiera, lui senza posto fisso, due figli e sul punto di divorziare. L'idea per Delphine1, Yvan 0 è nata da una frase di Philippe Djian: 'L'ultima grande avventura umana è vivere con una donna e renderla orgogliosa'. A 33 anni, lo trovo magnifico. A 54 metto in scena il divorzio. Quindi non so se il mio pensiero di coppia sia così positivo; nonostante questo, non ho mai divorziato!"

Gilles Lellouche descrive il suo personaggio Yvan come un ragazzino che non è mai cresciuto: "spesso finisce per essere sovrastato dagli eventi, ma è questa particolarità che dà fascino al personaggio: Yvan non è né un idiota né un pigrone ma un uomo in eterna contemplazione che si lascia trasportare dalla vita. Ha avuto diverse idee e lavori uno più originale e stravagante dell'altro: autore di romanzi porno per adolescenti, proprietario di un bar anni Settanta e ha aperto un ristorante per non vedenti. Evidentemente, però, non era portato per nessuno di questi impieghi. Resta, comunque, innamorato di Delphine nonostante la loro separazione; torna a vivere con lei non solo per ragioni economiche, ma anche perché non accetta l'idea di divorziare da lei. Delphine, a differenza sua, è più determinata: abituata a prendere decisioni e lui, abituato a subire."

Louise Bourgoin descrive il suo personaggio Delphine ome una donna molto complessa, che deve gestire più cose contemporaneamente: "una relazione turbolenta con il marito, occuparsi dei figli e mantenere il suo lavoro da infermiera; è, per questo motivo, un po' esausta: deve fare da madre a suo marito, cercando di far ragionare quella testa da eterno ragazzino. Non è una situazione facile da gestire ma, nonostante questo, resta ben disposta nei suoi confronti, anche durante la loro separazione".

Separati ma non troppo nei cinema italiani dal 13 settembre.

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