Easy racconta un viaggio insolito: il protagonista deve trasportare la salma di Taras, una persona che non conosce attraverso luoghi che non conosce.
Il film Easy – Un viaggio facile facile arriva nei nostri cinema il 31 agosto, dopo la presentazione in concorso al Festival di Locarno martedì 8 agosto nella sezione Cineasti del presente.
Un film di Andrea Magnani con Nicola Nocella, Barbara Bouchet e con Libero De Rienzo, Easy racconta un viaggio insolito e, all'apparenza, quasi inutile: il protagonista deve trasportare la salma di Taras, una persona che non conosce attraverso luoghi che non conosce. Luoghi spigolosi come l'Ucraina e i Carpazi, decisamente lontani dagli turistici. Lui, Isidoro, è un uomo ordinario costretto a fare un salto nel buio, geografico e metaforico, per riappropriarsi della sua vita. O meglio: per ottenerne una completamente nuova. Ci riuscirà? L'Ucraina si rivelerà un possibile punto di partenza o solo un complicato punto d'arrivo?
"Certi viaggi portano dentro di sé quel sapore speciale che possiamo anche definire avventura" racconta Andrea Magnani, secondo cui Easy parla proprio di questo: "parla di strade sbagliate e di deviazioni, di incontri surreali e di contrattempi non meno surreali, ma parla anche della forza con cui si devono affrontare le incertezze e le paure, cercando una rinascita e, perché no, una redenzione. Ecco perché i paesaggi dell'Ucraina si sono rivelati ideali per ambientarci il film: perché, prima di essere una commedia con bara, Easy è una storia di confini".
Prodotto dalla Fresh Production (Ucraina) assieme alle italiane Pilgrim e Bartlebyfilm (con il contributo di Mibact, del Fondo per l'Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia e della Ukrainian State Film Agency), Easy – Un viaggio facile facile ruota attorno a Isidoro, detto appunto Easy: 35 anni, molti chili di troppo e una bella depressione. Vive con la madre (Barbara Bouchet) e passa il tempo davanti alla Playstation. Giornate lente, immobili, spese ingozzandosi di psicofarmaci e meditando il suicidio. Poi, però, qualcosa cambia: il fratello (Libero De Rienzo) gli chiede di riportare a casa lo sfortunato operaio Taras, morto per un incidente sul lavoro, trasportando la sua bara fino in Ucraina. Niente di complicato, sulla carta, ma Isidoro è Isidoro e un lungo viaggio attraverso i Carpazi può rivelarsi davvero insidioso. Soprattutto alla guida di un carro funebre.
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