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Manu Bennett: la conferenza stampa a Vinci

In occasione della conferenza stampa di presentazione della convention a lui dedicata dalla Fantasy in Touch in collaborazione con la festa dell'Unicorno di Vinci, l'attore neozelandese Manu Bennett si è raccontato alla stampa, tra ricordi dolorosi e aneddoti inediti.

Si è svolta Venerdì 22 Luglio, alla Biblioteca Leonardiana di Vinci, la conferenza stampa di presentazione della convention dedicata a Manu Bennett dall'organizzazione no profit Fantasy in Touch, in collaborazione con la famosa Festa dell'Unicorno, evento locale dedicato interamente al mondo fantasy. L'attore neozelandese, diventato famoso al grande pubblico grazie soprattutto al ruolo di Crisso nella serie tv targata starz Spartacus, si è raccontato senza filtri, dando ai giornalisti frammenti della sua storia drammatica, dei suoi sogni di giovane attore, e le sue riflessioni di uomo di quarantasei anni. Alla conferenza stampa hanno preso parte anche l'assessore Daniele Vanni e Vanessa Delbarba, che nei due giorni della convention si è prodigata, con una gentilezza e una professionalità da lodare, per risolvere tutte le problematiche logistiche e tempistiche legate all'evento.

Manu Bennett è arrivato a Vinci dopo una breve tappa a Roma, la città capitolina che il suo personaggio di Spartacus cercava disperatamente di raggiungere e conquistare, per poi morire davanti alle sue porte, ad un passo dall'impresa. Inevitabile, dunque, la domanda riguardo le sensazioni provate dall'attore nel camminare nei vicoli ombrosi piene di storia della capitale.

In realtà ero in transito da Roma, ho avuto poco tempo a disposizione per visitarla. L'esperienza è stata quasi come un fotogramma. Mi è dispiaciuto non poter entrare nel Colosseo, perché c'era troppa gente, però ho fatto una foto lì davanti… Lì ho ripensato ai compagni del cast, al team che ha contribuito a creare Spartacus. Comunque mi ha fatto uno strano effetto essere lì, mi ha fatto capire che in realtà io non sono come i gladiatori che hanno combattuto lì dentro. Del resto, Crisso nella serie ha perso la testa prima di Roma. Lui non ce l'ha fatta ad arrivarci, io invece sì…

In realtà, però, per Manu Bennett avrebbe avuto forse più significato poter visitare la città di Capua, dove il suo personaggio e quello degli altri protagonisti di Spartacus, vivevano alla casa di Batiato. Visitare Capua, per Manu Bennett, avrebbe anche un altro significato per via dell'evento in memoria di Andy Whitfield, l'attore che, per primo, ha interpretato Spartacus e che è stato stroncato, giovanissimo, dalla leucemia. Manu Bennett ha detto di sperare moltissimo che l'evento vada in porto, ma ha anche detto che, per il momento, non sarebbe comunque riuscito ad andare a Capua. Oltre che grande attore, infatti, Manu Bennett è anche un provetto viaggiatore e, subito dopo la convention a Vinci, aveva già in programma un altro volo verso la Grecia, che gli avrebbe reso possibile qualsiasi altro curiosare in giro per le splendide cornici d'Italia. Il discorso dei giornalisti, poi, è rimasto ancorato comunque all'immaginario legato a Crisso, visto che la domanda successiva è stata quella se fosse stato difficile prepararsi a interpretare un gladiatore. Il fatto, però, è che Manu Bennett era un gladiatore ancor prima di indossare le vesti dell'indomito gallo. Nella sua vita si sono rincorse tragedie e sfide che avrebbero sfiancato anche il più coraggioso dei lottatori; momenti terribili che hanno spinto Manu Bennett a far ben presto i conti con i tiri mancini, tenendo la guardia alta, ma il cuore ancora aperto.

Ho perso mia madre e mio fratello quando avevo 15 anni in incidenti stradali, a poca distanza l'una dall'altro. Ho perso mia madre quando ero ancora in coma, e mio fratello mi è praticamente morto tra le braccia. Sono state emozioni profonde da esprimere per un ragazzo e questo mi ha portato a rivolgermi al versante artistico, perché dovevo trovare un modo per esprimere tutto ciò che questo trauma mi aveva lasciato dentro. Recitare è diventato il mio modo di sopravvivere. Allora ero fidanzato con una ballerina e ho cominciato a interessarmi a questa arte. Ho anche cominciato a suonare il pianoforte, come faceva mia madre. L'amore per la danza e la musica mi hanno portato a provare un'audizione , grazie alla quale ho ottenuto una borsa di studio in America alla Lee Strasberg Theatre Institute. Il metodo della scuola si basa sul cercare persone con emozioni profonde, che sapessero esprimerle o che volessero esprimerle. Ed io sono sempre interessato a questo lato della recitazione: non mi interessa essere un soldato che spara ai terroristi. Sono interessato più alle storie, al cuore, al raccontare qualcosa in cui stili e costumi possano conoscersi a vicenda.

Nonostante la carriera televisiva e cinematografica, comunque, Manu Bennett ha anche un amore per la danza, tanto da affermare che gli piacerebbe intraprendere un progetto dove possa anche muoversi e/o danzare. Ma ha detto anche di rendersi conto che la sua età – l'attore ha quarantasei anni – non è più adatta a determinati ruoli. La danza, però, gli è stata utile anche per imparare le coreografie in Spartacus o, ad esempio, nella trilogia de Lo Hobbit. Tuttavia, ora, la maggior parte del suo talento istrionico è dedicato alla serie di Mtv di cui è protagonista The Shannara Chronicles, dove interpreta il mago Allanon. E quando una giornalista gli fa notare quanto poco somigli all'Allanon creato sulla carta da Terry Brooks, l'attore risponde:

Anch'io, leggendo i libri, mi ero fatto un'idea ben diversa di Allanon. Mi immaginavo qualcuno molto alto, magrissimo … insomma, la figura del classico druido. Credo che in generale si sia scelto di avere una componente più emotiva rispetto ai romanzi di Terry Brooks. In generale, la prima stagione di qualsiasi serie televisiva, però, è sempre un  tentativo; nessuno sa mai come andrà una serie tv, e alla prima stagione mancano sempre dei feedback. Sono sicuro che adesso, nella seconda stagione che cominceremo a girare a gennaio, gli autori hanno ascoltato i commenti del pubblico e faranno di tutto per dar loro un prodotto migliore. Certamente, The Shannara Chronicles è più "televisivo" dei romanzi originali. Bisogna considerare anche che è prodotto da MTV, che ha un target ben preciso, un'audience specifica…

Prima di andare via e correre sul palco centrale della Festa dell'Unicorno, dando il via ufficiale ai festeggiamenti, Manu Bennett ha voluto dire alla sua platea di giornalisti quale sia il suo film preferito: si tratta di Nuovo Cinema Paradiso. Non c'è niente da dire: c'è qualcosa di italiano che batte nel cuore di questo gladiatore neozelandese.

 

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