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Storia di una ladra di libri: uscita italiana anticipata al 30 gennaio 2014

Anticipata l'uscita nei cinema italiani al 30 gennaio 2014 di 'Storia di una ladra di libri', film tratto dall'omonimo best-seller internazionale di Markus Zusak

20th Century Fox ha anticipato dal 27 febbraio al 30 gennaio 2014 l'uscita di Storia di una ladra di libri (The Book Thief), film tratto dall'omonimo best-seller internazionale di Markus Zusak (oltre 7 milioni di copie vendute in tutto il mondo) e diretto da Brian Percival ("Downton Abbey") con Geoffrey Rush, Emily Watson e la rivelazione Sophie Nélisse ("Monsieur Lazhar").

Diretto dal regista Brian Percival (Downton Abbey), il film racconta una storia commovente e ricca di emozioni ambientata nella Germania della Seconda Guerra Mondiale. Protagonista è Liesel (Sophie Nélisse), una vivace e coraggiosa ragazzina affidata dalla madre incapace di mantenerla, ad Hans Hubermann (Geoffrey Rush), un uomo buono e gentile, e alla sua irritabile moglie Rosa (Emily Watson). Scossa dalla tragica morte del fratellino, avvenuta solo pochi giorni prima, e intimidita dai genitori appena conosciuti, Liesel fatica ad adattarsi sia a casa che a scuola, dove viene derisa dai compagni di classe perché non sa leggere. Con grande determinazione, è tuttavia decisa a cambiare la situazione e trova un valido alleato nel suo papà adottivo che, nel corso di lunghe notti insonni, le insegna a leggere il suo primo libro, Il manuale del becchino, rubato al funerale del fratello.

L'amore di Liesel per la lettura e il crescente attaccamento verso la sua nuova famiglia si rafforzano grazie all'amicizia con un ebreo di nome Max (Ben Schnetzer) che i suoi genitori nascondono nello scantinato e che condivide con lei la passione per i libri incoraggiandola ad approfondire le sue capacità di osservazione. Altrettanto importante diventa l'amicizia con un giovane vicino di casa, Rudy (Nico Liersch), che prende in giro Liesel per la sua mania di rubare i libri ma intanto si innamora di lei.

Storia di una ladra di libri è tratto dal bestseller La bambina che salvava i libri dello scrittore australiano Markus Zusak. Pubblicato per la prima volta nel 2005, il libro ha venduto otto milioni di copie in tutto il mondo ed è stato tradotto in oltre trenta lingue. E' rimasto per sette anni nella classifica del New York Times dei migliori bestseller di tutti i tempi, è stato primo in classifica su Amazon.com ed ha vinto almeno una dozzina di premi letterari.

Markus Zusak ha tratto ispirazione per il libro dalle storie narrate dai suoi genitori quando era ancora un bambino in Australia. "Era come se un pezzo d'Europa entrasse nella nostra cucina  quando mamma e papà raccontavano di come fosse crescere tra Germania e Austria, dei bombardamenti di Monaco, dei prigionieri che i nazisti facevano sfilare per le strade – racconta lo scrittore -. Allora non me ne rendevo conto, ma sono state queste storie a spingermi a diventare scrittore". "Era un'epoca di estremo pericolo e malvagità e mi hanno profondamente colpito i tanti gesti di umanità compiuti in quei tempi cupi – continua Zusak.

Storia di una ladra di libri parla "della capacità di trovare la bellezza anche nelle situazioni più orrende", dice Zusak. "Uno dei punti centrali della storia è che Hitler sta distruggendo la mente delle persone con le parole mentre Liesel di quelle stesse parole si appropria per scrivere una storia completamente diversa".

Lo spessore del romanzo e la sua vittoriosa eroina hanno attirato l'attenzione dei produttori Karen Rosenfelt e Ken Blancato, che fin dalla prima pubblicazione si sono dati da fare per portarlo sul grande schermo. "Non riuscivo a staccarmi da questo libro – dice Rosenfelt – perché rappresenta una vera celebrazione della vita. Sono rimasta colpita da come Markus ha saputo rendere Liesel, la sua forza d'animo, la sua inarrestabile voglia di leggere e di appropriarsi del potere delle parole".

Con l'ascesa del partito nazista la libertà di espressione fu ferocemente repressa: i libri venivano bruciati in piazza. "Al popolo tedesco si diceva cosa credere cosa pensare e cosa leggere – continua Rosenfelt – ma nonostante questi ostacoli apparentemente insormontabili, Liesel, imparando a leggere conquista la capacità di essere creativa, di pensare con la propria testa, di non andare a rimorchio delle idee degli altri".

Un grande passo in avanti nello sviluppo del film è stato fatto incaricando lo sceneggiatore Michael Petroni (Le Cronache di Narnia: Il Viaggio del Veliero) di adattare le 580 pagine del libro di Zusak. Quando è stato contattato per scrivere la sceneggiatura, Petroni era già "un grande ammiratore del romanzo" (sono parole sue). "Markus Zusak ha un talento prodigioso – dice Petroni – ha scritto un libro che diventerà un classico. Quindi, adattandolo per lo schermo, ho dovuto innanzitutto superare il mio timore reverenziale. La più grande sfida è stato decidere cosa eliminare. E' un vero e proprio scrigno pieno di scene straordinariamente toccanti, il che mi ha subito attratto".

C'erano diverse altre difficoltà da superare aggiunge Petroni: "Il libro non è scritto in ordine cronologico e il narratore spesso aggancia il lettore con un frammento di informazione che reintrodurrà in seguito nella storia. Il mio primo compito era quello di reimpostarlo cronologicamente per poi assemblare le scene in modo che avessero un impatto drammatico più adatto a un film. Questo ha comportato di dover alterare a volte la cronologia del libro. Non credo che gli spettatori se ne accorgeranno, ma questo tipo di cambiamenti sono sempre difficili da realizzare". Per Petroni La bambina che salvava i libri si legge come una testimonianza di tenace determinazione. "Si parla della forza dello spirito umano, una cosa in cui ogni persona si può ritrovare e da cui può trarre ispirazione. E naturalmente si parla del potere delle parole. Quale scrittore potrebbe resistere?".

Mentre Petroni continuava a mettere a punto la sceneggiatura, iniziava la ricerca di un regista. "Eravamo ansiosi di incontrare Brian Percival, conoscendo il suo straordinario lavoro per la televisione inglese e la sua passione per questo progetto", dice Elizabeth Gabler, presidente della Fox 2000 Pictures. "Brian è arrivato alla riunione con uno storybook che aveva creato lui stesso e che conteneva una serie di immagini che sintetizzavano la sua visione del film: eravamo euforici, avevamo trovato il regista perfetto".

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