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Canale 5: Loggione presenta Turandot di Giacomo Puccini

Sabato 2 ottobre 2010, su Canale 5, a “Loggione” ore 8.50, programma del Tg5, sarà trasmessa “Turandot“.

In questa puntata, il programma a cura di Vittorio Testa trasmette “Turandot“, l’opera lirica in tre atti di Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, lasciata incompiuta da Giacomo Puccini e completata successivamente da Franco Alfano.

L’idea di ispirarsi per il soggetto ad una delle fiabe teatrali più celebri di Carlo Gozzi, drammaturgo veneziano del Settecento contemporaneo e rivale di Carlo Goldoni, nacque da un incontro a Milano durante l’inverno del 1920 fra Puccini e i librettisti Adami e Simoni.

Sinossi dell’ opera:

La folla è adunata davanti al loggiato del palazzo imperiale, presso le imponenti mura di Pechino. E’ il tramonto, ed un mandarino proclama il tragico decreto di Turandot: la principessa andrà in sposa solo a colui che saprà sciogliere i tre enigmi da lei proposti; ma se il pretendente fallirà la prova, subirà la morte. Il principe di Persia, che fu vinto nel cimento, sarà decapitato allo spuntar della luna. La folla gioisce all’annuncio dello spettacolo di morte e chiama a gran voce il boia tentando di penetrare nella reggia. E’ ricacciata dalle guardie.
Nel tumulto sono coinvolti Timur, il vecchio re dei Tartari spodestato, esule dalla sua patria, e Liù, la dolce fedele schiava che ha voluto rimanergli fedele nella sventura. La fanciulla invoca soccorso per il vecchio ed ecco un giovane farsi largo e accorrere. E’ Calaf, figlio di Timur, e come lui esiliato e fuggiasco…

Curiosità sull’ opera “Turandot”:

La prima dell’opera fu quindi rappresentata alla Scala di Milano il 25 aprile 1926 sotto la direzione di Toscanini. Giunti al terzo atto, terminata l’aria di Liù “Tu che di gel sei cinta” il maestro depone la bacchetta e rivolgendosi al pubblico interruppe l’esecuzione commosso: “Qui il maestro è morto” e abbandona quindi l’esecuzione là nel punto in cui il suo compositore si era fermato.

L’allestimento è quello del Teatro Antico di Taormina. Lo scenografo e regista Enrico Castiglione ha trasformato la scena del teatro greco in templi e palazzi cinesi con le colonne laccate di rosso e le tettoie realizzate con tegole di ceramica colorata con effetti tridimensionali.

Il cast degli artisti, accompagnato dall’orchestra del Teatro Vittorio Emanuele d Messina, diretta dal Maestro Fabio Mastrangelo. Una serata indimenticabile conclusa con ovazioni del pubblico a Francesca Patanè nel ruolo gelido ed insieme regale della principessa Turandot e a Dario Volontè, il temerario principe Calaf.

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