Recensione: Godzilla di Gareth Edwards

Godzilla, il mostro più famoso al mondo, torna nelle sale cinematografiche grazie alla nuova versione hollywoodiana prodotta dalla Legendary Pictures e dalla Warner Bros. e diretta da Gareth Edwards, regista britannico diventato famoso grazie all'opera indipendente e molto apprezzata dalla critica, Mosters. Edwards, oltre ad averlo diretto, ha scritto la sceneggiatura e si è occupato da solo di tutti gli effetti speciali della pellicola. È per questo che è stato scelto per essere al timone del progetto, ci voleva una persona che avesse dimestichezza con il genere e che avesse anche il coraggio di sperimentare, ma allo stesso tempo che potesse rimanere fedele alla storia di Godzilla. Completa il film un cast di altissimo livello, insolito per un blockbuster. Oltre al giovane e talentuoso protagonista Aaron Taylor-Johnson, il nominato premio oscar Ken Watanabe, l'ultra premiato e amato Bryan Cranston (famoso per il suo ruolo nella serie cult Breaking Bad), Elizabeth Olsen, Sally Hawkins, Juliette Binoche  e David Strathairn.

Nel 1954 gli americani hanno effettuato test nucleari nell'Oceano Pacifico e tutto ciò ha provocato il risveglio involontario, negli abissi marini, di una enorme creatura simile ad un dinosauro, chiamata Godzilla. Si decise così di ucciderlo con un'altra esplosione atomica facendo passare l'atto come un ulteriore test ma fallendo. La creatura ha continuato a vivere nelle profondità dell'oceano fino a quando decide di emergere per combattere un suo antico nemico apparso sulla terraferma. La lotta tra i due mostri ha conseguenze catastrofiche per la popolazione, portando distruzione ovunque. Il giovane tenente Ford Brody (Aaron Taylor-Johnson), appena tornato da una missione e ricongiuntosi da poco alla sua famiglia, deve subito ripartire per raggiungere suo padre (Bryan Cranston) in Giappone. Quando i mostri appaiono e il caos scoppia, il ragazzo si ritrova da solo, con l'obiettivo di tornare dalla sua famiglia ad ogni costo.

La storia di Godzilla inizia molto tempo fa quando la casa di produzione giapponese Toho, nel 1954, realizza il primo film sui mostri di Ishiro Honda, Godzilla. Quella pellicola ha avuto un successo tale in Giappone da far diventare il mostruoso protagonista un vero e proprio eroe nazionale e ben presto il suo mito varca i confini fino ad assumere un ruolo importante all'interno della cultura popolare mondiale. È diventato protagonista di numerosi film, sequel, reboot, fino ad arrivare anche nel mondo dei fumetti, dei videogiochi e dei giocattoli. Il film di Edwards torna un po' alle origini, ambienta parte del film in Giappone e di ricollega al discorso sul nucleare negli anni '50. L'aspetto più positivo della pellicola è proprio il fatto che oltre gli effetti speciali, gli scontri, i combattimenti e le distruzioni varie, c'è una storia dietro che oggi, così come 60 anni fa, risulta ancora attuale. Si parla di equilibrio fra uomo e natura che deve essere mantenuto a tutti i costi e se l'uomo lo altera la natura deve intervenire, in questo caso lo fa mandando Godzilla.

Ci sono buone interpretazioni, Bryan Cranston su tutti, effetti speciali mozzafiato, scene orchestrate alla perfezione e momenti altamente adrenalinici, così come ci si aspetta da film del genere. Ha poi dei momenti più deboli, dove l'attenzione cala e altri un po' eccessivi  in cui può scappare anche una risata involontaria. Nel complesso però non delude le aspettative e, per chi ama film di questo tipo, è un buon prodotto di intrattenimento.