Recensione: Tutti pazzi per Rose

Populaire è una commedia francese ambientata alla fine degli anni Cinquanta diretta dal regista Regis Roinsard, al suo esordio in un lungometraggio di fiction, con protagonisti Romain Duris, attore conosciuto in Italia grazie a Il truffacuori e Deborah Francois, giovane attrice belga che ha esordito al cinema con i Fratelli Dardenne. La pellicola è stata presentata fuori concorso alla settima edizione del Festival Internazionale del film di Roma.

Rose Pamphyle (Deborah Francois) è una giovane ragazza che vive in paesino della Normandia e sogna di diventare una donna indipendente ed emancipata, non avendo però alcun talento particolare che la possa aiutare, decide di fare un colloquio come segretaria, essendo molto abile nel battere a macchina. Louis Echard (Romain Duris) è un uomo d'affari in cerca di una segretaria che rimane affascinato dall'abilità fuori dal comune di Rose come dattilografa. Così non solo l'assume ma la spinge a partecipare ad un concorso di dattilografia, diventando il suo allenatore. La ragazza diventa sempre più brava fino a vincere il premio come donna più veloce nel battere a macchina della Francia, puntando ad essere la più veloce del mondo. Ma la notorietà e il successo la porteranno anche ad allontanarsi da Louis.

Non c'è niente da fare, i francesi le commedie le sanno fare proprio bene e Populaire ne è un esempio perfetto. Commedia romantica un po' sdolcinata ma deliziosa, che prende spunto dalle commedie americane anni Cinquanta, con la protagonista ispirata a Audrey Hepburn nello stile e nella grazia, con una fotografia pastello e una cura per il dettaglio e la ricostruzione dell'epoca, nell'abbigliamento, nelle acconciature e nell'arredamento precisa e attenta. Deborah Francois è perfetta per interpretare il ruolo, ha un volto pulito che rimane impresso e una grazia naturale che porta il personaggio di Rose a trasformarsi da brutto anatroccolo un po' impacciato a donna sicura del proprio talento e della propria bellezza. Questo grazie a Louis, un uomo tutto d'un pezzo, burbero e apparentemente freddo ma in realtà dal cuore d'oro e dall'animo gentile.

La pellicola parte alla grande, con un ritmo serrato e coinvolgente, grazie a dialoghi divertenti e piacevoli e grazie soprattutto ai due bravi protagonisti. Poi nella seconda parte c'è un calo, si dà più spazio al romanticismo che porta verso un finale scontato. Nonostante ciò Populaire rimane un prodotto gradevole e ben realizzato, sicuramente al di sopra della media di tante commedie che il mercato cinematografico ha offerto negli ultimi anni.