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I Fantastici viaggi di Gulliver: la recensione

Recensione del film I fantastici viaggi di Gulliver (2010) diretto da Rob Letterman e con protagonisti Jack Black, Jason Segel, Emily Blunt, Amanda Peet, Billy Connolly, Chris O'Dowd.

Scritto nel 1726, “I viaggi di Gulliver ” da Jonathan Swift, ancora oggi può essere attuale nella sua fantasia, sempre nell’ ottica dei vari adattamenti che vanno da libri o film cinematografici.

Ogni interpretazione de ‘I viaggi di Gulliver’ fino ad oggi è stata ideata prendendo spunto dalla prima parte delle quattro in cui il libro è suddiviso, ed a fare ciò è anche Rob Letterman, che riesce a raccontare la storia di un apparente ‘semplice’ impiegato all’ ufficio smistamento posta in una testata giornalistica, Lemuel Gulliver (Jack Black), dove ci lavora per 10 anni fino a quando non riesce a trovare il coraggio di parlare con la sua amata giornalista Darcy, che però stà ‘ai piani superiori’, e per questo, pensa di non avere alcuna chance, e si inventa di avere la passione di viaggiare e scrivere diari di viaggio.

Questa decisione lo porta ad avventurarsi nel misterioso tringolo delle bermuda, per scriverne una recensione dopo 3 settimane di appostamento, ma nel cuore del tringolo incappa in una fitta nebbia e tempesta fino a svenire. Il suuo risveglio è traumatico: legato da corde e circondato di tanti piccoli personaggi.

Gli abitanti dell’ Isola di Llliput, lo arrestano in un primo momento, ma Gulliver riesce ad avere la fiducia loro, riuscendo a vincere delle sfide contro i blefuscudiani (che da sempre esiste odio fra i due popoli). Suo rivale è il comandante dell’ esercito, Edward, che fino all’ ultimo cercherà di combatterlo fino all’ arrivo di Darcy, che anche lei incappa in questa dis-avventura…

Il film “I fantastici viaggi di Gulliver” interpretato nella maniera ironica e molto divertenze che calza perfettamente nel ruolo del protagonista Jake Black, che dà la sua impronta sarcastica praticamente in ogni scena, dal salvataggio del re incappato in un incendio, salvato grazie alla sostanza liquida utile a spegnere il fuoco (la pipì di Gulliver) che grazie a questo diventerà il gigante buono.

Un intreccio di amore, simpatia, ma anche di riflessioni si racchiudono intorno alla trama del film, che il regista Rob Letterman vuole far capire a noi. Non esistono ruoli minori o ruoli maggiori, con meno o più importanza; ma solo persone piccle (o in questo caso molto piccole) o grandi, ma che a scegliere se essere o una o l’ altra siamo solamente noi, in base alle decisioni che prendiamo, al coraggio che abbiamo di compiere le nostre azioni.

Voto finale: al film è 8/10, consigliato alle famiglie che hanno voglia di divertirsi con i propri bambini, ma riflettendo nello stesso tempo.

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