Recensione del film La memoria del cuore (2012) diretto da Michael Sucsy e con protagonisti Rachel McAdams, Channing Tatum, Jessica Lange, Sam Neill, Jessica McNamee, Wendy Crewson.
La memoria del cuore è un film romantico che vede come protagonisti Channing Tatum, uno degli attori più richiesti del momento, prossimamente in sala con l'atteso Magic Mike di Steven Soderbergh, e Rachel McAdams, di nuovo protagonista di una storia d'amore dopo il successo di Le pagine della nostra vita e di Un amore all'improvviso. Alla regia troviamo Michael Sucsy, reduce dal grande successo sul piccolo schermo del film per la tv, prodotto e trasmesso dalla HBO, Grey Gardens – Dive per sempre, il quale ha avuto anche molte critiche positive e ha vinto molti premi, tra cui ben sei Emmy Awards e un Golden Globe. La memoria del cuore è stato un vero successo negli Stati Uniti, incassando più di 120 milioni con una spesa non superiore ai 30.
La pellicola affronta un argomento molto delicato: cosa succederebbe se, da un giorno all'altro, la persona che ami di più al mondo si svegliasse e non si ricordasse più di te? È quello che accade alla coppia di neo sposini Leo (Channing Tatum) e Paige (Rachel McAdams) che, al ritorno dal una serata a cena fuori, hanno un incidente con la macchina. Lei, al risveglio dal coma, non si ricorda più degli ultimi cinque anni della sua vita e di conseguenza neanche del marito. Da quel momento in poi la vita per Leo diventa in salita, inizialmente scioccato dalla notizia, deve cercare in tutti i modi di aiutare a far tornare la memoria a Paige, compito arduo perché viene ostacolato dalla famiglia della moglie, che approfitta della situazione per riallacciare i rapporti con la figlia, allontanandola dal marito.
Il tema di base del film è sicuramente perfetto per attirare l'attenzione del pubblico e per coinvolgerlo. Chiunque di noi, trovandosi al posto di Leo, non potrebbe non identificarsi con lui, perché, se solo ci fermiamo a pensare, uscire dai ricordi della persona amata e diventare all'improvviso un estraneo per lei, quando fino ad un attimo prima si era la persona più importante, deve essere uno shock fortissimo e tremendo. Channing Tatum (penalizzato da un orribile doppiaggio) contribuisce molto al fine di empatizzare con il protagonista, perché riesce a mostrare tutte le sfumature, dalla paura, la rabbia e il dolore iniziali, alla comprensione, la pazienza e la maturità finali. È un attore perfetto per il ruolo, mentre Rachel McAdams un po' meno. Forse vista troppe volte in ruoli del genere, non riesce ad entrare appieno dentro il personaggio e a creare quell'empatia con lo spettatore, indispensabile in un film come questo.
Detto ciò, La memoria del cuore è molto scontata e con una sceneggiatura poco curata, non c'è nulla di affascinante ed originale e spesso le scene sono piatte e non riescono a coinvolgere pienamente. Non ci sono momenti topici, precede tutto in maniera lineare, senza creare situazioni o semplici immagini che ti rimarranno impresse nella mente anche a film finito. Di solito è ciò che accade in pellicole sentimentali e potenzialmente drammatiche come questa, quando si esce dalla sala si ripensa a ciò che si è visto e c'è sempre qualcosa che ti ha colpito particolarmente, ma qui no. A parte forse l'ambientazione di alcune scene che mostrano una Chicago molto affascinante.
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