La leggenda del cacciatore di vampiri
La leggenda del cacciatore di vampiri

La leggenda del cacciatore di vampiri: recensione


Recensione del film La leggenda del cacciatore di vampiri (2012) diretto da Timur Bekmambetov e con protagonisti Mary Elizabeth Winstead, Dominic Cooper, Benjamin Walker, Alan Tudyk, Rufus Sewell, Anthony Mackie.
Voto: 6/10

La leggenda del cacciatore di vampiri è un film tratto dal romano fantasy Abraham Lincoln: Vampire Hunter dell’autore di culto Seth Grahame-Smith, anche sceneggiatore della pellicola e di nuovo in collaborazione con Tim Burton, qui è in veste di produttore, dopo aver scritto la sceneggiatura dell’ultima opera del regista americano, Dark Shadows. Alla regia troviamo Timur Bekmambetov, autore de I guardiani della notte, grande successo in Russia e sbarcato ad Hollywood con il fumettistico Wanted – Scegli il tuo destino. Così dopo aver inventato un nuovo stile, definito pastiche, con Orgoglio e Pregiudizio e Zombie, ovvero un’opera composta, in tutto o in larga parte, da brani tratti da opere preesistenti, nel quale ha realizzato una rilettura del famoso romanzo di Jane Austin in chiave horror, questa volta il protagonista diventa uno dei più famosi presidenti degli Stati Uniti d’America, Abraham Lincoln, anch’esso rivisitano e trasformato in un cacciatore di vampiri.

Il giovane Abraham (Benjamin Walker), da bambino, vive l’orrore della perdita della madre per mano di un vampiro. Da sempre in cerca di vendetta, una notte conosce un uomo, Henry (Dominic Cooper), il quale si offre di insegnargli tutti i trucchi e i segreti per uccidere le creature della notte. Così, dopo un duro allenamento, il ragazzo si trasferisce a Springfield e lì inizia la sua attività oscura. Lì conosce Mary Todd (Mary Elizabeth Winstead) della quale si innamora e per la quale, dopo il matrimonio, lascia il suo lavoro segreto. È da quel momento che inizia la sua battaglia politica contro la schiavitù che ben presto lo porterà a diventare il sedicesimo presidente degli Stati Uniti. Ma l’orrore e la minaccia dei non morti è sempre dietro l’angolo e ciò che Abraham pensava fosse ormai sepolto torna più minaccioso di prima.

L’idea di base, ovvero far diventare Lincoln uno dei presidenti più amati e ricordati, un cacciatore di vampiri, è sicuramente originale e spiazzante soprattutto in un’epoca, la nostra, in cui siamo circondati da serie tv, film, fumetti e quant’altro con protagonisti i non morti, i quali sono sempre meno cattivi, anzi acquisiscono sempre più tratti e caratteristiche umane. Ne La leggenda del cacciatore di vampiri i vampiri tornano ad essere feroci, spaventosi e cattivi. Il film ha anche il pregio di proporre scene d’azione davvero spettacolari e qui si vede la mano del regista di Wanted, che ripropone lo stile della precedente pellicola, giocando tra ralenti e improvvise accelerazioni.

Purtroppo il film, dopo una prima parte godibile, ha un calo di tensione e di attenzione nella seconda parte, da quando inizia l’ascesa politica di Lincoln, che abbandona la sua ascia, arma con la quale combatte le creature della notte. Da quel momento diventa tutto più noioso e poco avvincente e neanche il finale spettacolare riesce a salvare la pellicola. Il protagonista, Ben Walker, cognato di Meryl Streep, non ha una faccia che buca lo schermo e che rimane impressa, non riesce a dare spessore ad un personaggio storico così importante come Abraham Lincoln.

Valutazione di Giorgia Tropiano: 6 su 10
La leggenda del cacciatore di vampiri
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