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The Shape of Water, recensione film di Guillermo del Toro

Mescolando perfettamente romanticismo ed elementi fantasy, The Shape of Water, è un film che sa incantare ed emozionare nel raccontare, con dolcezza e un pizzico d'ironia, una storia d'amore tra due esseri molto diversi ma dall'anima simile.

Elisa (Sally Hawkins) è una ragazza che ha perso l'uso della voce a causa di una ferita al collo. Vive da sola in un piccolo appartamento, e lavora come donna delle pulizie in una base aerospaziale americana, nel periodo della Guerra Fredda. Un giorno, insieme alla collega Zelda (Octavia Spencer), scopre che alcuni scienziati stanno custodendo in segreto una strana creatura (Doug Jones), dalle sembianze umane e marine, con l'intenzione di fare esperimenti su quest'ultima e provare ad inviarla nello spazio. Nonostante tutti temano la creatura e la disprezzino, Elisa è l'unica a riuscire a stabilire un contatto con essa, e con il tempo i due finiranno per innamorarsi.

The Shape of Water, diretto, scritto e prodotto, da Guillermo Del Toro, è un'opera che che omaggia splendidamente il cinema del passato, mescolando abilmente romanticismo ad elementi fantasy/horror. Prendendo spunto da Il mostro della laguna nera e allo stesso tempo rifacendosi anche a La Bella e la Bestia, Del Toro riesce a realizzare un bellissimo film dai toni poetici e romantici, narrato con uno stile unico e molto particolare, talvolta osando molto in alcuni aspetti, laddove altri film simili, non hanno mai fatto. The Shape of Water non è però una semplice storia d'amore, il film tratta infatti molte tematiche importanti e fa riflessioni profonde, come ad esempio quelle sul timore che si ha spesso verso ciò che è differente da noi e non si conosce, ma anche  sulla solitudine, che è un elemento centrale dell'opera. Tutti i personaggi del film, infatti,sono a modo loro soli, per svariati motivi, tuttavia sarà proprio la solitudine, il pensare di essere incompresi dal resto del mondo, ad unirli. Parlando dei personaggi, che sono caratterizzati in modo eccellente, è molto bello vedere come i protagonisti siano persone vere, degli "outsider", ognuno di loro costretto a lottare contro i problemi che la vita gli pone davanti, in un'epoca dove non era sempre facile poter essere se stessi fino in fondo e non essere giudicati dagli altri o discriminati. La sceneggiatura risulta davvero ben scritta, caratterizzata da dialoghi spesso profondi e toccanti ma talvolta anche molto ironici ed irriverenti (affidati in maggior parte al fantastico personaggio interpretato dalla bravissima Octavia Spencer), cosa che rende il film sempre molto piacevole da guardare e mai pesante o noioso. Per quanto riguarda il cast, è composto da attori e attrici di grandissimo talento, bravissimi nel dare vita a personaggi così particolari ed originali. Tra questi spiccano in particolar modo, oltre alla protagonista Sally Hawkins, Michael Shannon e Richard Jenkins. Oltre a tutto ciò, quello che risalta maggiormente in The Shape of Water, è la grande cura per l'estetica e per i dettagli, che si può notare soprattutto nelle bellissime scenografie, nella fotografia e nei costumi, cosa che rende il film ancora più incantevole. Per quanto riguarda invece la colonna sonora, si può dire di certo che Alexandre Desplat abbia fatto un lavoro eccellente, con musiche dolci e suggestive, in grado di rendere ancora più emozionante la visione del film.

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