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Si alza il vento, la recensione

The Wind Rises (Kaze tachinu) è l'ultimo film del regista giapponese Hayao Miyazaki che parla di sogni, di amori difficili, di guerra, di catastrofi, di malattia. Un film delizioso e commovente, a metà tra sogno e realtà.

The Wind Rises è il nuovo attesissimo film del maestro assoluto dell'animazione Hayao Miyazaki. L'ultimo lavoro dell'autore giapponese, fondatore dello Studio Ghibli, risale al 2008 con Ponyo sulla scogliera, sono quindi cinque anni che tutti i fan di Miyazaki aspettano un nuovo capolavoro ed è quindi giusto che il film sia stato inserito in concorso alla 70esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia nonostante non fosse un'anteprima mondiale.

La pellicola racconta la vita di Jiro Horikoshi che fin da piccolo sogna di poter pilotare aeroplani ma essendo miope non avrebbe mai potuto farlo, allora, ispirato in sogno da un famoso progettista italiano, decide che da grande costruirà aerei. Un giorno mentre è in viaggio in treno c'è un violento terremoto e Jiro aiuta una giovane ragazza e la sua governante ferita. Molti anni dopo il ragazzo realizza il suo sogno ed diventa un importante ingegnere; casualmente rincontra quella ragazza del treno, ormai donna, e i due si innamorano perdutamente.

The Wind Rises parla di tante cose, di sogni da voler realizzare, di amori difficili, di guerra, di catastrofi, di malattia. Tutte tematiche che Miyazaki affronta con la sua solita delicatezza e con quello stile poetico che lo contraddistingue da sempre. Troviamo anche tanti riferimenti a suoi film precedenti, dall'amore per gli aeroplani, all'importanza che hanno la natura e gli eventi che hanno segnato la storia, in particolare, in questo caso, la seconda guerra mondiale.

Oltre a essere, come al solito, un film delizioso e commovente, con le sue immancabili sequenze oniriche, a metà tra sogno e realtà, è pieno di messaggi impliciti, in questo caso rivolti soprattutto agli effetti che la guerra ha sulle persone, a come il frutto finale di un sogno di un ragazzo buono e dal cuore d'oro può portare alla distruzione di vite umane, visto che gli aerei progettati da Jiro furono utilizzati dall'esercito giapponese nella seconda guerra mondiale, in particolare anche durante l'attacco di Pearl Harbor. Il regista giapponese conferma di essere il maestro assoluto dell'animazione e dimostra come il mondo animato non è cinema minore, anzi spesso, come in questo caso, è migliore di molto altro cinema. Questo non è il suo film migliore ma è sicuramente un'opera di alto livello.

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