Far East Film Festival 14: il panda scala il Chrysler di New York
Far East Film Festival 14: il panda scala il Chrysler di New York

Far East Film Festival 14: il panda scala il Chrysler di New York


Far East Film ha deciso di collocare l’animale simbolo della Cina e di tutta l’Asia, il panda, su uno dei grattacieli simbolo dell’Occidente, il Chrysler di New York City. Lobiettivo è quello di raccontare come l’Oriente faccia ormai parte della nostra vita quotidiana, e come i nostri due universi, anche se sono lontani, siano ormai […]

Far East Film ha deciso di collocare l’animale simbolo della Cina e di tutta l’Asia, il panda, su uno dei grattacieli simbolo dell’Occidente, il Chrysler di New York City. Lobiettivo è quello di raccontare come l’Oriente faccia ormai parte della nostra vita quotidiana, e come i nostri due universi, anche se sono lontani, siano ormai inevitabilmente intrecciati.

L’immagine scelta dalla 14a edizione del Festival friulano vuole essere un messaggio di pace, di tolleranza, di serena convivenza, e il suo motto (non a caso) è Un panda per amico!. Esteticamente, una rivisitazione ironica e contemporanea del mito cinematografico di King Kong, realizzata con la tecnica metropolitana dello stencil. Emotivamente, un auspicio di maggiore vicinanza tra Est (anzi: East) e Ovest.

La crisi economica che ha colpito l’Occidente da oramai molti anni viene da molti ricondotta all’incontenibile espansione della Cina. E la cultura popolare (quella che nasce dal basso) si è già appropriata di simboli come il panda, creando una mescolanza di immaginari. E’, questa, un’invasione o saremo in grado di metabolizzare il cambiamento? Il quesito è parte integrante del FEFF, anche perché è indubbio che il cinema sia uno strumento potente di esplorazione e che facilmente permetta questo confronto.

Organizzare il Far East Film significa infatti, per il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine, offrire un’occasione di conoscenza, uno spazio dove poter individuare i punti di contatto e le differenze. Farlo attraverso il cinema popolare e non d’Essai, significa indagare proprio l’immaginario reale e quotidiano di un altro mondo. Un mondo che, nonostante, tutto sembra ancora enormemente distante.

Il panda sul Chrysler è un gioco, nessuno mai gli sparerà. Rifiutare il suo saluto, tuttavia, potrebbe essere l’inizio di un nuovo medioevo, dove i contatti diminuiscono, le distanze crescono. E con la consapevolezza che la ricchezza non abita più in Occidente, è certamente meglio avere il panda come amico.

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