Recensione Victor - La storia segreta del Dottor Frankenstein
Recensione Victor - La storia segreta del Dottor Frankenstein

Recensione Victor – La storia segreta del Dottor Frankenstein


Una nuova rilettura del celeberrimo personaggio creato da Mary Shelley, narrata questa volta dal punto di vista del suo assistente Igor, un duetto tra James McAvoy e Daniel Radcliffe.
Voto: 6/10

"La storia la conoscete" esordisce la voce narrante di Daniel Radcliffe in apertura; proprio così, perché lo scienziato creato dalla penna della scrittrice Mary Shelley nel 1818 continua a essere uno dei personaggi che affascinano maggiormente il cinema: solo in questa stagione, oltre al Frankenstein dell'inglese Bernard Rose, arriva adesso Victor – La storia segreta del dott. Frankenstein, adattamento firmato dal regista Paul McGuigan (Slevin-patto criminale al cinema, ma anche episodi dello Sherlock televisivo) e scritto dall'attore, sceneggiatore, produttore e regista Max Landis (figlio del regista John).

James McAvoy presta volto e corpo a Victor Frankenstein, un ambizioso studente londinese di medicina che una sera, al circo, incontra il clown della manifestazione, un giovane senza nome, chiamato semplicemente Gobbo per via della sua malformazione fisica (Radcliffe); rimanendo sorpreso dalla competenza del ragazzo nel campo della medicina e dell'anatomia, Victor lo aiuta a scappare dal circo e lo porta a vivere con sé nella sua casa; dopo averlo ribattezzato Igor, lo fa diventare il suo assistente, coinvolgendolo in misteriosi progetti scientifici che, come sappiamo, sono finalizzati a ricreare in laboratorio la vita umana. Sulle loro tracce, però, si mette un rigido ispettore di polizia (Andrew Scott), mentre gli esperimenti di Victor e Igor attraggono e spaventano chi ne viene a conoscenza.

La principale novità di questa versione è che la storia è narrata dal punto di vista di Igor, personaggio assente nel romanzo originario ma introdotto poi in alcuni degli adattamenti cinematografici; il film affianca lui e Victor, uomini per certi versi complementari, mettendo in evidenza il senso di riconoscenza e gratitudine che Igor prova nei confronti di colui che lo ha salvato, facendone in un certo senso la sua prima "creatura".

Ovviamente il film si concentra su quelle tematiche che hanno contribuito a tramandare il mito del dottor Frankenstein, argomenti che, in un modo o nell'altro, risultano sempre quanto mai attuali e non meno controversi, nonostante il passare dei secoli: il dibattito sui progressi della scienza e i limiti imposti dalla natura, pensiero razionale che si scontra contro una morale dettata dalla fede religiosa, e su tutto, l'aspirazione alla vita eterna come sfida ultima contro la morte; un'ossessione dettata spesso, anche in questo caso, anche da motivi personali e affettivi, si fonde con un'ambizione che percorre il sottile confine con la follia.

Victor – La storia segreta del dott. Frankenstein mescola thriller, horror, fantascienza con molte sequenze d'azione e qualche tocco di umorismo tipicamente british, con uno stile che in molti hanno accostato agli Sherlock Holmes diretti da Guy Ritchie, e cita, oltre all'immancabile Frankenstein Junior, anche Cappuccetto Rosso; se Daniel Radcliffe continua a preferire i ruoli dark, il vero protagonista rimane comunque James McAvoy, che dimostra ancora la sua bravura; meno riusciti i ruoli secondari, dall'ispettore, troppo a rischio macchietta, a Jessica Brown Findlay, unico personaggio femminile di un certo rilievo, ma comunque non delineata alla perfezione.

Grande cura è stata posta nella parte estetica, in particolar modo le scenografie, che rimandano sia all'epoca vittoriana che a quella Rivoluzione Industriale agli albori, e che simboleggia quella voglia di innovazione espressa anche da Victor.

Una favola action con annesso monito fanno del film soprattutto un prodotto d'intrattenimento, ad uso e consumo principalmente dei più giovani; con qualche incongruenza in certi punti, e alcuni spunti interessanti un po' sprecati, resta una variazione sul tema divertente, anche se non fondamentale.

Valutazione di Matilde Capozio: 6 su 10
Victor – La storia segreta del Dottor Frankenstein
Impostazioni privacy