Costanzo, Lippi e Magalli, probabile trio per Ho una notizia per te
Maurizio Costanzo ha da poco registrato la puntata zero di un nuovo quiz che vede al timone oltre a lui, anche Claudio Lippi e Giancarlo Magalli. “Ho una notizia per te“, questo il titolo provvisorio del gioco. Il programma, sembra possa conquistare l’ access del prime time (prima del Tg1) la domenica. Tratto dal format […]
di Redazione / 05.08.2010
Maurizio Costanzo ha da poco registrato la puntata zero di un nuovo quiz che vede al timone oltre a lui, anche Claudio Lippi e Giancarlo Magalli. “Ho una notizia per te“, questo il titolo provvisorio del gioco.
Il programma, sembra possa conquistare l’ access del prime time (prima del Tg1) la domenica.
Tratto dal format inglese “Have I Got News For You” della BBC, rete sulla quale viene trasmesso da vent’anni, il gioco potrebbe portare una ventata di allegria sulla rete ammiraglia RaiUno. Davide Maggio, con un’ intervista, ne svela i retroscena.
Maurizio e Giancarlo, in cosa consiste il programma?
Magalli: “È un “info-game”, un quiz che si basa sull’informazione, sempre però in modo divertente. Vengono fatte domande, anche con supporto di video e foto, su temi di attualità, politica e costume. Come dire, notizie vere presentate sotto forma di gioco. E, soprattutto, con il sorriso”.
Costanzo: “Descrizione perfetta, ma sottolineerei che è una produzione interamente Rai, cosa che garantisce un abbassamento dei costi”.
Com’è andata la puntata test?
M.: “Ci siamo divertiti e siamo tutti molto soddisfatti. Ci ha confortato molto il fatto che il pubblico ridesse. Il pubblico è facile farlo applaudire, ma se non vuole ridere c’è poco da fare. Maurizio era entusiasta come un ragazzino. Ha detto: “Se non lo fa la Rai, lo produco io””.
C.: È vero, il divertimento che c’è stato è il dato di fatto più sicuro. Quando si divertono i conduttori, anche se non più giovani, vuol dire che qualcosa c’è. Proprio per questo ho detto: “Se non lo fa la Rai, cerchiamo di venderlo altrove”. Anche a Mediaset”.
Lo vedremo presto in onda?
C.: “In realtà ci sarebbe una data. Lo show potrebbe partire il 12 settembre e proseguire, poi, ogni domenica. Ma credo che in un futuro potrebbe andare in onda anche il sabato”.
M.: “Il bello è che non andremmo neanche a rubare il pane a nessuno. Anzi, i pacchi (“Affari Tuoi”, ndr) o chi per loro, se andassimo in onda nel weekend, avrebbero modo di “riprendersi” e di rinfrescarsi”.
Il vostro ruolo qual è?
C.: “Il ruolo dei capisquadra è quello di fare da suggeritori al concorrente che non sa rispondere, oppure dare direttamente la risposta qualora la sappiano. Essendo però una struttura aperta, può anche accadere che in una puntata il caposquadra di un concorrente diventi tifoso dell’avversario”.
M.: “C’è da aggiungere che i capisquadra devono anche trattare il proprio concorrente da imbecille qualora lo meritasse, cercando comunque di portare il gioco dalla sua parte. Anche in modo scorretto, volendo. Devono essere due mascalzoni, sostanzialmente. E non a caso siamo io e Maurizio”.
Come se non bastassero i capisquadra, anche i concorrenti saranno famosi.
M.: “Io prenderei dei volti conosciuti ma non i classici vip che vanno dappertutto. Inviterei, per esempio, il Colonnello Giuliacci piuttosto che Alba Parietti. Non che Alba non vada bene, ma sarebbe quasi scontato”.
Un nome da contrapporre a Giuliacci, così la prima puntata è fatta?
M.: “Potremmo fare una sfida tra Mario Giuliacci (L’uomo del meteo di Canale 5, ndr) e Massimo Morico (l’uomo del meteo di Raidue).
C.: “Io non ho fatto nomi per la prima puntata, mi ero limitato a suggerire Lippi”.
Che cosa si vince?
C.: “L’abbonamento a un quotidiano”.
A proposito di quotidiano: sareste entrambi in video 7 giorni su 7.
M.: “Mi fa comodo. Così dal lunedì al venerdì sarei impegnato in “Piazza Grande” su Raidue e il weekend con questo nuovo programma su Raiuno”.
C.: “Le dispiace?”
Ci mancherebbe. Ma dite la verità: con così tante ore in tv volete diventare le Barbara D’Urso della Rai?
M.: “Ma anche un Gerry Scotti della Rai. Scotti fa le telepromozioni, la D’Urso no”.
C.: “Io non potrei. Sono giornalista professionista. Le telepromozioni per me sono vietate…”.