

Pietre D’Inciampo, la storia di Andrea Schivo su Rai Storia
Su Rai Storia la docu-serie storica in 6 episodi ideata da Simona Ercolani in cui Annalena Benni ripercorre le drammatiche e toccanti vicende di sei famiglie vittime della Shoah e della persecuzione nazifascista in Italia, a cui sono state dedicate altrettante pietre d'inciampo.
di Redazione / 12.11.2020
Giovedì 22 ottobre, alle ore 20:30 va in onda su Rai Storia la seconda puntata di "Pietre D'Inciampo", la docu-serie storica in 6 episodi ideata da Simona Ercolani in cui Annalena Benni ripercorre le drammatiche e toccanti vicende di sei famiglie vittime della Shoah e della persecuzione nazifascista in Italia, a cui sono state dedicate altrettante pietre d'inciampo.
Nate dall'iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig, le pietre d'inciampo sono "sanpietrini" in ottone che segnano le abitazioni o i luoghi di lavoro di persone che sono state vittime della persecuzione nazifascista: ebrei, oppositori politici, militari, rom e sinti, omosessuali deportati nei campi di sterminio o giustiziati. Ciascuna di queste pietre, più di 1.300 solo in Italia, rappresenta e tramanda ai posteri una storia di discriminazione e crudeltà, di vite distrutte e di famiglie separate: la giornalista, editorialista e scrittrice Annalena Benini conduce il pubblico attraverso l'intimo racconto di sei storie emblematiche, ambientate a Milano, Livorno, Viterbo, Roma e Napoli, attraverso interviste ai famigliari, ricordi di famiglia come lettere e fotografie e ripercorrendo luoghi diventati simbolo della follia nazifascista, come il campo di Fossoli, il binario 21 della Stazione Centrale e il carcere di San Vittore a Milano, le strade del ghetto ebraico di Roma.
Pietre D'Inciampo | Prima Puntata
"C'è un antico detto che recita: l'essere umano è l'unico animale che riesce a inciampare per due volte sulla stessa pietra. Fate attenzione, dunque. In Europa, a partire dagli anni Novanta, sono state disseminate 75mila pietre come questa. Su ogni pietra è inciso un nome che racconta una storia, la storia di una vittima del nazifascismo, che non va dimenticata. Per non inciampare di nuovo nello stesso errore". Così la giornalista Annalena Benini introduce la prima puntata di "Pietre D'Inciampo", in onda giovedì 15 ottobre alle 20.45 su Rai Storia.
Ad aprire la serie, la storia di Angelo Anticoli, orafo di Roma scampato al rastrellamento del 16 ottobre del 1943 con la sua famiglia: la moglie Rosa e le tre figlie si nascondono nel Convento delle Suore di Santa Francesca Romana vicino al Campidoglio, mentre Angelo con il figlio Graziano viene accolto da una comunità di frati a Via dei Serpenti. Nell'aprile del 1944 però, proprio mentre sta andando a trovare Rosa e le bambine, Angelo viene arrestato. Poco più di un mese dopo, viene trasferito a Fossoli e poi deportato ad Auschwitz dove muore il 24 settembre 1944. Aveva compiuto da poco 38 anni. Durante la permanenza in carcere Angelo ha scritto ogni giorno alla moglie: la figlia Silvia ancora conserva gelosamente quella trentina di lettere scritte a matita con calligrafia chiara e ferma. Ed è stata proprio lei a richiedere l'installazione della pietra di inciampo ed è lei a tramandare la memoria di suo padre.
Pietre D'Inciampo | Seconda Puntata
Protagonista della seconda puntata – Giovedì 22 ottobre alle ore 20:30 su Rai Storia – è la storia di Frida Misul, cantante lirica livornese di origine ebraica a cui è dedicata la pietra d'inciampo posta in via Chiarini 2 a Livorno, nei pressi della sinagoga dove un tempo c'erano le case abitate dagli ebrei.
Frida proviene da una famiglia modesta che, nonostante le difficoltà, la sostiene nella sua grande passione: il canto lirico. Dopo anni di studio diventa soprano e, nel corso degli anni Trenta, inizia ad esibirsi nei teatri di Livorno con lo pseudonimo di Frida Masoni, per aggirare le limitizione date dalle leggi razziali. Nel 1943 la sua esistenza viene sconvolta: qualcuno che le è molto vicino la denuncia come ebrea, così Frida viene arrestata e trasferita a Fossoli, prima di essere deportata ad Auschwitz nel 1944. Costretta ai lavori forzati, si ammala e viene ricoverata all'ospedale del campo. Qui Frida canta per cercare di alleviare il dolore delle sue compagne di prigionia, catturando anche l'attenzione dei medici e delle guardie del campo che, colpiti, le riservano un trattamento meno disumano. Quando Frida lascia la Polonia viene costretta a marciare nella neve, per chilometri e chilometri, verso altri campi di concentramento. Si trova a Terezin, la mattina del 9 maggio 1945, quando l'Armata Russa entra nel lager. È stremata, ma viva e riuscirà a tornare a casa.

Pietre D'Inciampo | Terza Puntata
Giovedì 29 ottobre alle ore 20:30 in "Pietre d'Inciampo" Annalena Benini racconta la storia di Amedeo Procaccia e Jole Benedetti, marito e moglie di origine ebraica che negli anni '30 abbracciarono la fede fascista. La coppia ebbe tre figli, un maschio, Aldo, e due femmine, Yvonne ed Elda che alla fine degli anni Trenta sposarono due amici venuti dalla Toscana, Sergio Molco e Loris Pacifici. Nell'estate del 1943, per sfuggire ai bombardamenti che stavano mettendo in ginocchio Napoli, i componenti di questa grande famiglia si rifugiarono in Toscana vicino a Lucca, pensando di essere al sicuro. Il 6 dicembre dello stesso anno, in seguito a una delazione, tutti vennero arrestati dalle milizie fasciste e trasferiti al campo di transito di Bagni di Lucca per essere poi deportati ad Auschwitz, da cui non faranno più ritorno. La più piccola della famiglia, Luciana, di soli 7 mesi, morì durante il trasferimento sul convoglio numero 6, partito dal Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, mentre Sergio, insieme alla moglie Yvonne e al figlio Renato, riuscì a sfuggire all'arresto. Egli venne arrestato poche settimane dopo e deportato nel lager austriaco dove erano già detenuti gli altri componenti della famiglia e dove morì dopo soli 22 giorni dal suo arrivo.
![Pietre D'Inciampo - Paolo Molco [credit: courtesy of Rai]](https://www.movietele.it/wp-content/uploads/2020/11/pt-03-21_paolo-molco-16a.jpg)
![Pietre D'Inciampo - Le 9 Pietre [credit: courtesy of Rai]](https://www.movietele.it/wp-content/uploads/2020/11/pt-03-03_pietre-9cd.jpg)

Pietre D'Inciampo | Quarta Puntata
Giovedì 5 novembre alle ore 20:30 in "Pietre d'Inciampo" Annalena Benini racconta la storia dietro le tre pietre d'inciampo posate in via della Verità 19 a Viterbo, dedicate ad Angelo Di Porto e a Vittorio Emanuele e Letizia Anticoli. Una storia di solidarietà e resistenza arricchita dalla testimonianza diretta del nipote di queste vittime della Shoah, che ricorda il padre Silvano e la giovane ragazza che lo salvò dall'eccidio nazista.
Angelo e Letizia vivevano a Viterbo, dove avevano una piccola merceria, insieme ai genitori di lei, Vittorio Emanuele e Reale, e a loro figlio Silvano. La famiglia, una delle poche di origini ebraiche a Viterbo, era molto benvoluta da tutti. Il 2 dicembre del 1943 la vita della famiglia viene stravolta: proprio davanti alla loro abitazione infatti Angelo, Letizia e Reale vengono arrestati e portati via dalle milizie fasciste che li conducono al carcere di Santa Maria in Gradi. Il piccolo Silvano, di soli 8 anni, si salva dall'atroce destino riservato al resto della famiglia solo grazie al tempestivo intervento di una vicina di casa, una ragazza di soli 17 anni che lo prende per mano e lo allontana fingendo che fosse suo figlio. Anche Vittorio Emanuele viene arrestato qualche tempo dopo, a Roma. Il 22 Marzo 1944, Angelo, Letizia e Reale vengono caricati su un camion: sono destinati al campo di transito di Fossoli. Mentre sta salendo sul camion, Reale cade e si rompe una gamba. Probabilmente perde conoscenza e resta distesa sull'asfalto, e i fascisti credendola morta, la abbandonano lì. Viene salvata da un muratore viterbese, che la fa accomodare sulla sua carriola e la porta all'ospedale di Viterbo, dove viene nascosta e curata da un medico e da un infermiere, Francesco Morelli. Angelo, Letizia e Vittorio Emanuele, invece, non faranno mai ritorno dai campi di sterminio. Silvano non ha mai dimenticato la sua famiglia e per anni ne ha tramandato la memoria, che oggi rivive in Angelo, suo figlio.
![Pietre D'Inciampo - Francesco Morelli [credit: courtesy of Rai]](https://www.movietele.it/wp-content/uploads/2020/11/pietre_dinciampo_05112020_1-f72.jpg)
![Pietre D'Inciampo [credit: courtesy of Rai]](https://www.movietele.it/wp-content/uploads/2020/11/pietre_dinciampo_05112020_2-b08.jpg)
![Pietre D'Inciampo - letizia Anticoli [credit: courtesy of Rai]](https://www.movietele.it/wp-content/uploads/2020/11/pietre_dinciampo_05112020_3-8de.jpg)
![Pietre D'Inciampo - Angelo di Porto [credit: courtesy of Rai]](https://www.movietele.it/wp-content/uploads/2020/11/pietre_dinciampo_05112020_4-3fc.jpg)
Pietre D'Inciampo | Quinta Puntata
Giovedì 12 novembre alle ore 20:45 in "Pietre d'Inciampo" Annalena Benini racconta la storia di Andrea Schivo. Non era ebreo, ma ha perso la vita per aver aiutato gli ebrei detenuti nel carcere di San Vittore, dove lavorava come guardia carceraria.
Nato nel 1895 a Villanova d'Albenga, in Liguria, Andrea partecipa alla Prima Guerra Mondiale, durante la quale viene colpito da un proiettile. Come risarcimento per quel colpo di pistola, ottiene dallo Stato italiano un lavoro come guardia carceraria. Si trasferisce quindi a Milano, dove presta servizio nel carcere di San Vittore, carcere che nel 1943, in seguito all'occupazione nazista, si riempie di uomini, donne e bambini ebrei. Andrea Schivo cerca di alleviare le condizioni di questi prigionieri, portando da casa uova, marmellata, frutta, pollo cucinato dalla moglie. Tutto quanto poteva essere utile. Un giorno del '44, però, i tedeschi trovano un ossicino di pollo in una cella del quinto raggio occupata da una famiglia di ebrei che, sottoposti a tortura, confessano il nome dell'agente che ha introdotto per loro in carcere del cibo di nascosto: si tratta di Andrea Schivo. Subito arrestato e rinchiuso nello stesso carcere in cui lavorava, Andrea viene trasferito dopo pochi giorni nel lager di Bolzano e poi nel campo di concentramento di Flossenbürg, in Germania, dove muore il 29 gennaio 1945, due giorni dopo la liberazione di Auschwitz. L'episodio riemerge nel 1998, con la pubblicazione di un documento d'archivio del Centro di Documentazione Ebraica Contemporane di Milano: si tratta della testimonianza di diciannove agenti di custodia contenente i particolari sull'arresto di Schivo.
Pietre D'Inciampo
Pietre d'Inciampo è una serie di 6 episodi da 25 minuti ciascuno ideata da Simona Ercolani, prodotta da Stand by me in collaborazione con Rai Cultura. Condotto da Annalena Benini. Produttore creativo Simona Ercolani, Supervisore alla produzione Teresa Carducci, produttore esecutivo Alessandro Grillo. A cura di Andrea Felici. Scritto da Annalena Benini, Lorenzo De Alexandris, Leyla Monanni, Nunzia Scala con la consulenza storica di Amedeo Osti Guerrazzi, Dario Biocca, Gabriella Gribaudi, Elisa Guida, Gadi Luzzatto Voghera e Stefania Ficacci. Regia di Claudio Pisano.