

Chiara Galiazzo incendia l’Auditorium di Roma
Si è svolto all'Auditorium Parco della Musica il secondo concerto di Chiara Galiazzo a Roma. Una serata magica, tra risate, confessioni, ospiti e tanta buona musica.
di Erika Pomella / 07.05.2015
L'abbiamo amata dal primo istante, da quando salì sul palco di X Factor 2012 con Teardrop dei Massive Attack, un'esibizione che fece innamorare pubblico e giudici del talent show e che le permise di cominciare un percorso guidata dalla schizofrenica conoscenza musicale di Morgan. Eravamo in prima fila quando Chiara vinse l'edizione di quell'anno, dopo aver cantato Stardust in duetto con Mika (che, l'anno successivo, si presentò nei panni di giudice) e presentato il suo inedito firmato da Eros Ramazzotti dal titolo Due Destini. Da allora Chiara Galiazzo di strada ne ha fatta: nel 2013 si classificò ottava nella sezione big del Festival di Sanremo con il brano Il futuro che sarà, l'anno successivo invece si esibisce con Straordinario, diventato anche il titolo del nuovo tour che si chiama proprio Straordinario Tour.
Ed è stata proprio una tappa del nuovo tour di presentazione dell'album Un giorno di sole a portare Chiara ad esibirsi – per la seconda volta nella sua già impressionante carriera – alla Sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica di Roma lo scorso sei maggio. La cantante, con un coprispalle bluette, ha portato sul palco alcuni dei suoi più grandi successi, come Un giorno di sole, Vieni con me (brano che fece da colonna sonora allo spor TIM a cui Chiara partecipò), Mille passi, Due respiri, Stardust e Il rimedio, la vita, la cura – questi ultimi due eseguiti in duetto con Daniele Magro, ospite della serata oltre che autore del pezzo. Chiara si è inoltre esibita con i brani presentati a Sanremo, eseguendo per due volte Straordinario. Durante la serata non sono mancati i cavalli di battaglia che la cantante eseguì durante il suo percorso a X Factor quali Teardrops e Somewhere over the rainbow, canzone resa celebre dalla pellicolaIl mago di Oz. Inoltre Chiara ha deliziato la platea con la sua versione di Titanium.
Nonostante qualche posto lasciato colpevolmente vuoto da un pubblico spesso pieno di pregiudizi, Chiara ha potuto contare su un immenso calore da parte dei suoi fan che sin dalle prime note non hanno risparmiato voce, cuore, palloncini ed energia. A questo supporto Chiara ha risposto con una verve incredibile, tanti sorrisi e quell'adorabile goffaggine che le è propria. Dal lasciare la giacca sulla poltrona – quasi fosse una sedia nella sua camera – fino al racconto del trauma d'infanzia a causa del quale la cantante è sempre convinta di sbagliare quando suona uno strumento. Di quei lontani fischi adolescenziali non resta che una pallida ombra: Chiara dimostra di appartenere al palco e al palcoscenico della musica italiana e internazionale.
Allegra, spontanea e visibilmente a suo agio, Chiara incanta tutti con la sua voce unica, che si impenna e si rilassa, che scala le montagne e si lascia andare in un seducente groviglio di note. L'atmosfera è quella delle grandi occasioni, dove arte e passione si prendono per mano per condurre lo spettatore in una dimensione quasi sensoriale, in cui il tempo diventa elemento superfluo. Le due ore del concerto volano via fin troppo velocemente. Bis.