A Febbraio e Marzo 2018 su Blaze, Crime Investigation e History
Dalla biografia di Michael Jackson e la caccia ai nazisti al delitto Varani, la biografia di Vladimir Putin e la storia dell'Europa in sei episodi in onda sui canali CrimeInvestigation, History e Blaze tra Febbraio e Marzo 2018.
di Redazione / 30.01.2018
La biografia di Michael Jackson e la caccia ai nazisti alcuni dei contenuti proposti nel mese di Febbraio 2018 dai canali Crime+Investigation, History e Blaze disponibili nel bouquet di Sky. Per il mese di marzo, invece: il delitto Varani, la biografia di Vladimir Putin, la storia dell'Europa in sei episodi.
CRIME+INVESTIGATION | FEBBRAIO-MARZO 2018
GLI ULTIMI GIORNI DI MICHAEL JACKSON
Domenica 4 febbraio alle 21.00
Indiscusso re della musica pop. Icona per milioni di persone. Cantante di assoluto livello ed eccezionale ballerino. Recordman per copie vendute con l'album Thriller. Michael Jackson ha segnato la storia musicale degli ultimi quarant'anni. Ma anche la sua discussa vita privata è stata al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica ed è stata causa di tantissime polemiche. Polemiche che si sono scatenate anche in occasione della morte dell'artista afro-americano avvenuta nel 2009. Il tv movie di Crime+Investigation ripercorre gli ultimi anni di vita di Michael Jackson. Dagli scandali ai problemi di salute al ritorno in grande stile sulla scena musicale interrotto dall'improvvisa morte: un ritratto inedito, intimo e appassionato di Jacko.
IL DELITTO VARANI
Martedì 27 marzo alle 22.00
Il delitto Varani è uno speciale docu-film che ricostruisce il caso con immagini e testimonianze inedite e un accesso esclusivo al materiale delle indagini, mentre i dialoghi tra gli attori delle ricostruzioni si basano sulle parole dette durante gli interrogatori. Il programma va in onda su Crime+Investigation martedì 27 marzo alle 22.00. La sera del 5 marzo 2016, nella caserma dei carabinieri di Piazza Dante a Roma, Manuel Foffo, studente di giurisprudenza 29enne fuori corso viene interrogato dalle forze dell'ordine. Manuel è stato arrestato perché ha confessato al padre Valter di aver compiuto un omicidio nel suo appartamento di via Igino Giordani 2, nel quartiere Collatino. La vittima, che Manuel dice di non conoscere, è Luca Varani, 23 anni, originario della Macedonia, figlio adottivo di una famiglia della Storta, periferia nord di Roma, che lavorava presso un'officina meccanica. In un lungo interrogatorio davanti al magistrato Francesco Scavo, Manuel racconta che avrebbe ucciso Luca Varani la mattina del 4 marzo, al termine di un festino lungo tre giorni, con la complicità di Marco Prato, un trentenne, noto PR della movida gay romana. Tuttavia, Prato sparisce, non può confermare, né smentire la tesi. Seguendo le indicazioni di Foffo, i carabinieri riescono a rintracciarlo nella camera di un albergo a piazza Bologna. Le forze dell'ordine lo trovano riverso sul pavimento, in precarie condizioni, dopo aver ingerito un mix potenzialmente letale di alcool e tranquillanti. Prato voleva suicidarsi: sulla scrivania vengono infatti rinvenuti decine di biglietti di addio. Viene trasportato d'urgenza all'Ospedale Sandro Pertini e le sue condizioni appaiono meno gravi del previsto, tanto che viene dimesso il giorno dopo, domenica 6 marzo 2016. Quel giorno tutta l'Italia conosce il terribile omicidio del Collatino. Luca Varani è stato massacrato, i carabinieri l'hanno ritrovato sul letto, coperto da un piumone, con un cavo elettrico intorno al collo, un coltello a lama corta infilato nel petto, e quasi cento ferite sul corpo. L'autopsia parlerà di martellate, coltellate, sevizie, inferte a Luca dopo essere stato stordito con una potente droga. Perché tanta ferocia? Perché Manuel Foffo e Marco Prato hanno ucciso Luca Varani? Promettendogli un centinaio di euro, Marco Prato attira Varani a casa di Foffo, la mattina del 4 marzo 2016, anche se il movente dell'omicidio resta un mistero. Foffo sostiene che nella notte tra il 3 e il 4 marzo, dopo due giorni passati a bere e consumare cocaina, i due erano usciti con l'auto di Prato alla ricerca di una vittima da uccidere. Dirà, attribuendo tuttavia l'idea del delitto a Prato, accusato di averlo "incastrato" in quella situazione con un ricatto a sfondo sessuale. Diversa, invece, la versione di Marco Prato che dichiara di essere vittima di Manuel, di cui è innamorato. Oltre alle versioni dei fatti, anche i destini giudiziari dei due assassini si divideranno: da un lato Foffo sceglierà il rito abbreviato, portando nel giro di due mesi alla sentenza di primo grado, 30 anni senza l'aggravante della premeditazione. Marco Prato, invece, opta per il rito ordinario, professandosi innocente. Tuttavia, la prima udienza, prevista il 21 giugno 2016, non si svolgerà mai: Prato si toglie la vita la notte precedente, nel carcere di Velletri, lasciando un testamento in cui dice essere "impossibile reggere la pressione mediatica, la vita così mi è insopportabile". Lo speciale ricostruisce la vicenda a partire dalla mattina del 4 marzo 2016, giorno del ritrovamento del corpo senza vita di Luca con l'ausilio di ricostruzioni e testimonianze. Tra gli intervistati figurano Giuseppe Varani, padre di Luca; Valter, padre di Manuel, che torna a parlare in esclusiva di fronte alle telecamere dopo un lungo silenzio; Nicola Lagioia, scrittore vincitore del Premio Strega, il quale arriverà ad affermare che "questa storia rappresenta il nostro lato oscuro". Il documentario è di Alessandro Garramone e Annalisa Reggi e prodotto da Briciola TV per A+E Networks Italia ed è diretto da Nicola Prosatore.
A SCUOLA IN INCOGNITO
Da lunedì 26 marzo alle 22.00
Tornare al liceo sui banchi di scuola: sogno o incubo? Per alcune persone è una realtà. Stiamo parlando dei sei protagonisti di A scuola in incognito: dodici episodi che seguono un esperimento sociale senza precedenti. Sei giovani adulti lasciano le loro case e le loro famiglie per tornare tra i banchi di scuola per un intero semestre. Gli infiltrati si fingono studenti o personale dello staff scolastico per raccontare i problemi che affliggono una parte delle scuole pubbliche americane: violenza, bullismo, ragazze-madri. Uno sguardo senza filtri per comprendere le dinamiche e le problematiche che gli adolescenti di oggi sono costretti ad affrontare ogni giorno tra le aule scolastiche.
IL PROFETA DELLA MORTE
Domenica 18 marzo alle 22.55
Nel 1993, a Waco, in Texas, si svolge uno degli assedi più tristemente famosi della storia americana: per 51 giorni le forze dell'ordine cercano di espugnare il ranch dove il predicatore David Koresh si è barricato insieme ai componenti della sua setta, dopo aver ucciso quattro agenti. Il blitz finisce in tragedia: scoppia un incendio in cui perdono la vita un'ottantina di persone. Questo speciale in due parti ripercorre la storia di Koresh e della sua setta e o l'esistenza di di chi, oggi, ancora segue le sue orme e tenta di rifondare l'ordine dei "Davidiani" in vista dell'Apocalisse. Il Profeta della morte presenta ricostruzioni, interviste, testimonianze inedite, per conoscere da vicino la tragedia di Waco e puntare i riflettori sulla pericolosa deriva che i culti religiosi possono prendere negli USA.
BLAZE | FEBBRAIO-MARZO 2018
BATTLEBOTS: BOTTE DA ROBOT
Da mercoledì 7 febbraio alle 22.40
Torna Battlebots: Botte da robot. Anche questa nuova stagione vedrà 24 squadre di ingegneri robotici impegnati a costruito i loro gladiatori metallici fatti di microchip, ruote, bulloni, lame, seghe circolari e speroni: ogni robot ha la sua storia di vittorie e sconfitte, le sue particolarità meccaniche e tecniche che lo rendono unico e, soprattutto, la sua "mossa letale". Saranno i telecronisti del wrestling su Sky, Luca Franchini e Michele Posa, a commentare per Blaze ogni sfida nell'Arena di Battlebots. I diversi mostri meccanici, divisi in categorie a seconda del peso, saranno radiocomandati dai propri creatori e verranno giudicati da tre giudici esperti di boxe e MMA (Mixed Martial Arts). Due sfidanti si scontreranno in match di tre minuti; se uno dei due è impossibilitato a muoversi per dieci secondi, è knock out; se invece entrambi sopravvivono, i giudici distribuiscono 45 punti, sulla base di diverse categorie: aggressione, strategia, danno. L'obiettivo è distruggere l'avversario con ogni mezzo.
AFFAR WEST
Da mercoledì 21 marzo alle 21.00
Il fratello ha vinto il premio Oscar come migliore attore col film Dallas Buyers Club. Lui ha guadagnato milioni di dollari nel settore del petrolio in Texas. Il fratello si chiama Matthew McConaughey. Lui Mike, ma viene soprannominato Rooster. Imprenditore di successo, classico esempio di self-made man, Rooster va alla ricerca di aspiranti businessmen: insieme all'amico "Butch" Gilliam, valuta rigorosamente idee, creatività, spirito di iniziativa e coraggio dei diversi candidati, fornendo loro consigli ma sottoponendoli a dure prove per testarne le capacità imprenditoriali.
HISTORY | FEBBRAIO-MARZO 2018
HUNTING HITLER
Da mercoledì 21 febbraio alle 21.00
Su History torna la terza stagione di Hunting Hitler, la docu-serie che, basandosi su documenti declassificati del FBI e della CIA, indaga sull'esistenza di una rete di nazisti subito dopo la Seconda Guerra Mondiale. In questa nuova stagione vedremo l'ex agente della CIA, Bob Baer, e il suo team di investigatori scoprire infrastrutture, nascondigli, piani di fuga usati da nazisti per sfuggire agli eserciti degli Alleati. Dalla Spagna all'Italia, dalla Groenlandia ad un'isola a largo del Cile: questi alcuni dei luoghi che i seguaci di Hitler attraversarono o dove trovarono rifugio senza essere catturati.
IL LATO OSCURO DEI TEMPLARI
Da martedì 20 febbraio alle 21.00
Dopo il successo della serie tv Knightfall, History adesso racconta la vera storia dei Templari con la mini-serie Il lato oscuro dei Templari. Fondato nel dodicesimo secolo, questo Ordine venne costituito in origine da undici monaci francesi, che armati di spada, ebbero il compito di difendere dagli infedeli i pellegrini che viaggiavano tra Giaffa e Gerusalemme. Oggi un gruppo di investigatori prova a far luce su molti dei punti oscuri che circondano i Templari, i loro riti e la loro fine.
EUROPA: LA NOSTRA STORIA
Da lunedì 12 marzo alle 21.00
Dalla Grecia di Pericle alla Roma degli imperatori; da Carlo Magno alle guerre di religione; dalla rivoluzione industriale a Napoleone; dalla nascita degli Stati nazionali alle guerre mondiali fino all'unificazione europea: una storia millenaria fatta di sangue, violenze, innovazioni, ricchezze, cultura e, infine, pace. Raccontare la storia del nostro continente fino ai giorni nostri non è un compito facile. Ci prova History con la produzione in sei episodi targata ZDF, Europa: la nostra storia. Attraverso ricostruzioni con attori, interviste a storici, politici ed economisti, la docu-serie dà vita ad un grande affresco storico che traccia il profilo, la genesi, l'evoluzione e le tante battute d'arresto dell'Europa e prova a rispondere alla seguente domanda: il nostro continente ha ancora un futuro?
LA COSPIRAZIONE DI PUTIN
Domenica 18 marzo alle 21.00
Indiscusso e popolare statista o autocrate senza scrupoli? Difensore dei valori occidentali contro il terrorismo o nazionalista duro e puro dalla vocazione imperialista? Chi è veramente Vladimir Putin? Ex ufficiale del KGB, Putin viene nominato capo del governo sotto Eltsin per poi diventarne il successore. Eredita un Paese allo sbando. Governando in maniera energica e ricorrendo anche al pugno di ferro contro i tanti oppositori, riesce a pacificare la Russia, nonostante diversi e gravissimi attacchi terroristici, e a stabilizzarla economicamente. Il popolo è dalla sua parte e lo premia costantemente alle elezioni. Putin non si limita a riportare l'ordine in Russia. È molto attivo anche sul piano internazionale ed è protagonista di una serie di iniziative che lo portano a scontrarsi con l'Occidente: dalla guerra in Georgia all'annessione della Crimea a danno dell'Ucraina all'intervento in Siria a sostegno del dittatore Assad. Le democrazie europee e americana non si fidano. Anche perché Putin viene accusato di condizionare le elezioni politiche in quei Paesi, attraverso mezzi non sempre leciti, sostenendo uomini o partiti filo-russi. A questo ultimo proposito, lo speciale indaga anche sul rapporto "particolare" tra Trump e il leader russo: per Trump Putin è un amico, mentre per l'intelligence e i vertici militari statunitensi si tratta di un rivale. Chi ha ragione?