Giffoni 2012: intervista a Nicolas Cage

Nicolas Cage è stato oggi ospite della quinta giornata della 42esima edizione del Giffoni Film Festival. L'attore è arrivato a Salerno con un look molto rock: jeans, maglietta e giacca blu delavee, rompe il cerimoniale e si butta subito in mezzo ai ragazzi per salutarli e farsi fotografare. Cage si è poi sottoposto alle domande dei giornalisti, senza esclusioni, compresa quella in riferimento di una sua presunta evasione fiscale.

"Prendere un Oscar? E' meno importante di essere qui a Giffoni. E non ho mai evaso le tasse, altrimenti sarei in galera".

Qualche giornalista tenta di far innervosire Nicolas Cage ricordando che, oltre all'Oscar del 1996 per Via da Las Vegas, nella sua carriera ha vinto anche il Razzy Awards, il premio per la peggiore interpretazione. Questa la risposta alla provocazione:

"Per me i premi non contano molto, non li prendo troppo sul serio. Prendo sul serio altre cose, il Festival di Giffoni, per esempio, che vale più di un premio. Sono orgoglioso delle mie origini italiane, mi piace la cultura, il cibo, la mitologia dell'Italia. Ma sono innamorato dell'idea del Giffoni Film Festival, con ragazzi che arrivano da tutti i Paesi, una filosofia unica al mondo. Che ci insegna che siamo tutti un'unica cosa, siamo esseri umani con le stesse emozioni. Dobbiamo far sì che i ragazzi imparino ad amarsi gli uni gli altri prima che diventino adulti e si odino a vicenda".

Per quanto concerne i suoi progetti futuri, Cage è titubante. Di certa c'è l'uscita nelle sale del film The Frozen Ground, in cui interpreta un poliziotto mentre John Cusack sarà un serial killer. Poi, c'è la possibilità che Cage potrà interpretare Thomas Edison nel prossimo lungometraggio su Nikola Tesla:

"Poi non so ancora se interpreterò la parte di Thomas Edison nel film su Nikola Tesla, mi piacerebbe fare tutti quei film di cui leggo sui giornali. La verità è che non ho deciso, non ho progetti di produzione e regia, vorrei concentrarmi di nuovo sulla mia carriera di attore, vorrei tornare a fare un film indipendente, tornare alle origini".

Ma Nicolas Cage lo conosciamo anche per la sua passione per i fumetti:

"Non ne colleziono più adesso, lo facevo quando ero ragazzo, ne leggevo moltissimi. I personaggi dei fumetti sono modelli da seguire per i ragazzi".

Nel film The Family Man, tra i suoi piu' famosi, Nicolas Cage interpretava un manager che sceglieva di tornare indietro nel tempo. Ecco che cosa ha dichiarato in tal proposito:

"Cosa cambierei della mia vita se tornassi indietro? Questa domanda è un po' una trappola. Ho vissuto per 48 anni e non cambierei assolutamente nulla".

Il tema dell'edizione di quest'anno del Giffoni Film Festival è la felicità. Cos'è per Nicolas Cage la Felicità?

"Viaggiare, incontrare posti e poesie nuove mi rende felice".

Un consiglio da Nicolas Cage a tutti quei ragazzi che aspirano al mondo del cinema.

"Direi che è un sogno e bisogna portarlo avanti anche se nella vita troveranno persone che diranno 'no, non ne vale la pena', persone che proveranno a buttare giù quel sogno, proveranno a vincere loro mettendoti in cattiva luce con brutti articoli su internet o con e-mail che vorranno farti del male. Ma l'arte migliora la vita delle persone. Riesce a combattere il crimine, di questo sono convinto, i ragazzi devono essere educati all'arte, se le persone sono arrabbiate l'arte li rasserenerà, li allontanerà dalle droghe e dalla violenza"

Infine, Cage ringrazia sua madre mentre all'ennesima domanda sul rapporto con lo zio, il regista Francis Ford Coppola, rispondendo sarcastico:

"Sono felice per tutta la famiglia Coppola e penso – sottolineo penso – che loro siano felici per me anche se ho gli occhi azzurri e loro no".