Lei al posto di Fazio
Lei al posto di Fazio

Grandi cambiamenti in casa RAI, nessuno l’avrebbe detto: arriva al posto di Fazio


Manca poco alla presentazione dei palinsesti Rai 2023/2024, e ci sono in vista grossi cambiamenti. Tra tutti, il più eclatante è il nome di chi sostituirà Che tempo che fa.

Ci siamo quasi: il prossimo 7 luglio la Rai presenterà ufficialmente i suoi palinsesti 2023/2024 dalla sede di Napoli, mettendo quindi fine alle tante indiscrezioni che si stanno accumulando da settimane. Oltre alla giostra di nuovi programmi che dovrebbero andare ad arricchire l’offerta della televisione pubblica, uno dei nodi da sciogliere su cui in molti si concentravano era quello relativo al sostituto di Che tempo che fa, emigrato assieme a Fabio Fazio e la sua squadra autoriale a Nove, il canale in chiaro di Warner Bros. Discovery. A quanto pare, sarà la trasmissione di inchiesta e reportage a prendere il suo posto, andando quindi a coprire la fascia del prime domenicale. A guidarla, il suo storico conduttore. Giornalista romano classe 1961, dopo la laurea in lettere ha iniziato a lavorare a Paese Sera, per poi nel 1989 arrivare al Tg3, occupandosi di eventi storici come l’attentato dell’11 settembre 2001 e lo tsunami dell’oceano indiano nel 2004. A partire dal 2006, quindi, è entrato a far parte del gruppo di autori della trasmissione che ora conduce e ai tempi era affidata a Milena Gabanelli. Nel 2017 diventa il padrone di casa del programma, che gli fa conquistare quattro anni dopo il Premio Flaiano per la televisione. Ora, i cambiamenti nei palinsesti gli permetteranno di fare il suo debutto in prima serata la domenica.

Cambiamenti in Rai: sarà lui a sostituire Che tempo che fa di Fazio

Sarà Sigfrido Ranucci e il suo Report a sostituire la popolare trasmissione di Fabio Fazio, ormai volto di Nove assieme a Luciana Littizzetto e tutta la sua squadra di collaboratori. La trasmissione dedicata alle inchieste giornalistiche, forte di uno “zoccolo duro” di telespettatori affezionati, avrà il compito di non far sentire la mancanza del conduttore savonese. Un impegno non da poco, visto quanto clamore ha suscitato la decisione di abbandonare la televisione pubblica dopo 40 anni di servizio del collega.

Sigfrido Ranucci a Report
Sigfrido Ranucci a Report

Nata nel 1994 come Professione Reporter, è stata condotta fin dal principio da Milena Gabanelli, per i primi due anni su Rai2 e poi sul terzo canale, dove viene trasmessa tuttora. Report, titolo in voga dal 1997, è basato sull’utilizzo sia di mezzi interni che esterni (questi ultimi legati alla realizzazione delle inchieste), con autori che sono tutti freelance e si autoproducono le inchieste. Nel corso della sua messa in onda, spesso il programma è finito in mezzo alle polemiche e molti protagonisti delle inchieste hanno deciso di querelare Report. È quanto successo, ad esempio per il servizio relativo agli Umbria Studios finanziati ai tempi da Roberto Benigni, con l’attore e regista e la moglie Nicoletta Braschi che il giorno successivo alla trasmissione hanno querelato la trasmissione per diffamazione.

Sigfrido Ranucci a Report
Sigfrido Ranucci a Report

La trasmissione, tuttavia, ha continuato nel corso degli anni a ricevere molti complimenti per la qualità delle inchieste e i temi trattati, anche se in alcuni casi non sono mancate critiche feroci. Il critico televisivo del Corriere della Sera Aldo Grasso, inizialmente sostenitore del programma, al punto da tesserne le lodi, con il passaggio alla conduzione di Ranucci, lo ha bollato di esser diventato “la tragicommedia del giornalismo complottista”.

Sebbene Gabanelli, inoltre, abbia sempre sostenuto di non aver mai perso una causa a lei intentata per Report, la Rai in un’occasione è stata costretta a pagare una penale di 25.000 euro a un notaio, protagonista di un servizio con “riprese occulte”, ovvero telecamere nascoste. Sarà quindi l’amata e al tempo stesso discussa trasmissione giornalistica a sostituire CTCF: un compito non da poco.

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