Il peccato e la vergogna 2, Gabriel Garko si racconta a Verissimo

Ospite di Silvia Toffanin durante la puntata di Verissimo andata in onda sabato 18 gennaio 2014, uno degli attori più amati ed apprezzati del momento, Gabriel Garko, ha deciso di rispondere ad alcune domande sia in merito alla sua vita privata sia in merito alla sua carriera: come sappiamo, Gabriel Garko – il cui vero nome è Davide Oliviero – è uno dei protagonisti della fiction Il peccato e la vergogna, di cui attualmente stiamo vedendo la seconda stagione in prima serata su Canale 5.

Nel corso dell'intervista, Garko ha raccontato che il ruolo del cattivo gli calza a pennello, e di essere stato proprio lui a scegliere di interpretare Nito Valdi, il cattivissimo della fiction che però gli ha dato grandi soddisfazioni nonostante al suo personaggio facciano fare le cattiverie più immonde. E in effetti, Garko non è nuovo a ruoli del genere; anche in altre fiction di successo – pensiamo, ad esempio, a Sangue Caldo oppure alla fiction L'onore e il rispetto – l'attore interpreta sempre il ruolo del cattivo, ruolo che probabilmente sente più suo rispetto al ruolo del buono. Infatti, Garko ha dichiarato che in questa fiction gli era stato proposto inizialmente di interpretare il ruolo del buono, ma ala fine ha scelto Nito Valdi, un personaggio che gli calza davvero bene.

Nell'intervista l'attore non ha dimenticato però di parlare delle scene di sesso che condivide con la sua collega Manuela Arcuri, con cui tra l'altro ha avuto tempo fa una breve liaison sentimentale: le scene intime sono per lui di grande imbarazzo, sia perché tra i due tempo fa vi è stato del tenero, sia perché a guardarli c'è una intera troupe, e girare scene di sesso forte non è affatto semplice in condizioni simili. L'imbarazzo, però, è relativo: quando si è attori di un certo calibro bisogna cercare di concentrarsi esclusivamente sulla propria professione, e superare i momenti di imbarazzo iniziale con una risata.

Se la carriera di Garko va a gonfie vele, per il momento la vita personale e sentimentale pare essere entrata in una condizione di stand by: l'attore non critica chi sceglie il matrimonio e chi vede questo evento come uno dei più importanti della propria vita, ma allo stesso tempo ha una concezione diversa rispetto a quella di molti suoi amici, ed ha il timore che la vita matrimoniale possa trasformarsi in una vita esageratamente noiosa ed abitudinaria, tutta pantofole e divano.