Intervista a Carmen Masola per il primo disco Vissi d’arte
Domenica prossima Carmen Masola tra i protagonisti di “Arena di Verona 2010-Lo spettacolo sta per iniziare“, dedicata al canto e allo spettacolo della lirica. Condotta da Antonella Clerici, andrà in onda in diretta su Rai 1 alle 21.30. Esce il 29 giugno “Vissi d’arte“, il primo disco di Carmen , la vincitrice della prima edizione […]
di Redazione / 04.06.2010
Domenica prossima Carmen Masola tra i protagonisti di “Arena di Verona 2010-Lo spettacolo sta per iniziare“, dedicata al canto e allo spettacolo della lirica. Condotta da Antonella Clerici, andrà in onda in diretta su Rai 1 alle 21.30.
Esce il 29 giugno “Vissi d’arte“, il primo disco di Carmen , la vincitrice della prima edizione di “Italia’s Got Talent“. L’obiettivo è quello di ripetere il successo discografico di Susan Boyle, rivelazione di “Britain’s Got Talent” che con il suo disco d’esordio ha venduto nove milioni di copie nel mondo. Prodotto e arrangiato da Celso Valli, l’album contiene arie come “Casta Diva” dalla “Norma” di Bellini, “Vissi d’arte” dalla “Tosca” di Puccini, “O mio babbino caro” da “Gianni Schicchi” di Puccini e altri brani popolari come l’Adagio di Albinoni.
Carmen, a 39 anni la sua vita potrebbe essere a una svolta. Come vive questo successo?
“Mi fa paura. Non mi aspettavo tutto questo clamore. Sono andata in tv per far sì che qualcuno mi notasse. Ma non pensavo che potesse venire fuori questo boom mediatico”.
Ora può cambiare qualcosa?
“Spero di sì. Ci credo in un cambiamento. Non vorrei proprio che fosse l’ennesima batosta che mi riserva la vita… Sarebbe la più grande di tutte”.
Come si definirebbe?
“Un brutto anatroccolo con una voce angelica. Io credo negli angeli e credo anche nelle favole”.
Vivere per cantare, cantare per vivere è il suo motto. Perché?
“E’ la cosa che so fare meglio. Vorrei vivere per il canto. Studio da 15 anni ma non sono mai riuscita a emergere”.
Perché?
“Mi sono mancate le conoscenze giuste. E poi mi vedew (ride, ndr)? Non sono tanto magra!”.
Da quanto tempo canta?
“Ho sempre cantato nei cori. Sono entrata in Conservatorio come suonatrice d’arpa ma quando mi dissero che avrei dovuto comprarla ho dovuto smettere. Per fortuna un insegnante mi consigliò di continuare. Ho fatto una prova e mi hanno preso come soprano lirico e leggero. Mi sono guardata e ho risposto: “Leggero?””.
Si è sentita discriminata per il suo aspetto?
“Sì, ma sono andata avanti”.
Quando ha capito di avere questa dote naturale?
“Fin da piccola. Mia mamma ama cantare ed è molto brava. Mio nonno suonava la chitarra e anche la mia bisnonna cantava. Credo che la musica sia nel mio Dna. La dimostrazione? Quando canto sto bene e non mi manca niente”.
Che cosa prova quando canta?
“Un’emozione che nasce dal cuore”.
E davanti al pubblico ?
“E’ strano. Per i primi secondi è il panico. Poi gli altri non ci sono più, c’è solo il canto”.
E’ stata paragonata a Susan Boyle. Che cosa ne pensa?
“Ha una bellissima voce ma non è una cantante lirica. La cosa che più mi fa piacere del suo successo è che finalmente tante persone sentono come sono le cose invece di vederle e basta”.
Le piacerebbe avere il successo di Susan?
“Voglio solo poter cantare in teatro. Non è un problema se non arriva la fama. L’unica cosa importante è poter cantare e vivere con la musica”.
Che tipo di musica ascolta?
“Di tutto. Dalla classica a Renato Zero, dai Pooh all’heavy metal”.
Quale cantante accompagnerebbe in tour?
“Renato Zero. Mi piace perché non ha mai nascosto quello che è. E lo adoro come artista perché i suoi testi e la sua musica parlano al cuore”.
Quali sono le sue passioni oltre al canto?
“Giocare a scacchi, andare al cinema, sono una fanatica della saga di “Star Trek”, e stare con i miei amici”.
Qual era la situazione prima della vittoria?
“Difficile. Cercavo, e forse dovrei cercarlo ancora, un lavoro, uno qualsiasi. Vivo ancora con i miei genitori. Ma non ho mai mollato e non mollerò certo ora. Ho voglia di combattere, ho grinta, è da quando sono nata che per me la vita è una battaglia”.
Che lavori ha fatto?
“Di tutto. Promoter, smistamento pacchi, montaggio bancali e assistenza agli anziani”.
L’Italia è un paese meritocratico?
“No. La realtà è purtroppo sotto gli occhi di tutti…”.
Qual è stato il momento più complicato nella sua vita?
“Tre anni fa avrei dovuto esibirmi al Teatro Regio di Parma. Ma una settimana prima mi hanno telefonato dicendomi che non avrei cantato per la mia stazza fisica. E’ stato terribile: ecco, lì forse ho pensato di lasciare”.
Che consiglio dà a chi vuole intraprendere questa strada?
“Non mollare mai e crederci sempre”.
E al suo pubblico che cosa direbbe?
“Vorrei stupirvi con effetti speciali ma non li ho. Ho solo la mia voce”.