Intervista a Richard Hammond di ‘Lezioni di guida ad alto rischio’
L'intervista a Richard Hammond, uno dei presentatori più apprezzati al mondo, divenuto celebre grazie alla sua partecipazione a Top Gear, il più popolare show televisivo sui motori a livello mondiale e alla serie di documentari Pianeta Terra Live. Dopo aver presentato ben 18 serie di Top Gear, programma della BBC diventato un fenomeno mondiale, Richard […]
di Redazione / 25.07.2012
L'intervista a Richard Hammond, uno dei presentatori più apprezzati al mondo, divenuto celebre grazie alla sua partecipazione a Top Gear, il più popolare show televisivo sui motori a livello mondiale e alla serie di documentari Pianeta Terra Live.
Dopo aver presentato ben 18 serie di Top Gear, programma della BBC diventato un fenomeno mondiale, Richard Hammond, nella serie Lezioni di guida ad alto rischio, si avvicina ai più grandi e pesanti mezzi in circolazione per portare a termine un lavoro ben preciso. Immerso in alcuni tra gli scenari più suggestivi e selvaggi del paese, Richard ha a disposizione solo tre giorni per imparare a domare queste gigantesche macchine. Nel corso del suo viaggio, lavorerà a stretto contatto con i professionisti del luogo, persone abituate a manovrare quotidianamente questi mezzi.
Oltre ad essere in un paese straniero, il presentatore ritorna a vestire i panni dello studente che sporcandosi le mani deve imparare a conoscere tutti gli aspetti del lavoro svolto ogni giorno da uomini e donne per far funzionare queste macchine incredibili. In ognuna delle sei location, Hammond si cimenta al comando di un gran numero di mezzi, tra cui il carro armato dell'esercito americano Abrams MIA2 a Fort Bliss, il "compressore" (the Compactor) della Discarica Regionale di Denver, che pesa di più delle 11 squadre che hanno partecipato ai campionati del Super Bowl messe assieme, e il mezzo antincendio più potente al mondo – the Striker – presso l'Aeroporto di Fort Worth a Dallas. A Orlando, inoltre, controlla due palle demolitrici del peso di una tonnellata, capaci di tirare giù un edificio di cinque piani in pochi secondi.
Com'è nata la collaborazione con BBC America?
Top Gear ha riscosso molto successo negli Stati Uniti. Pare sia stato apprezzato il tipo piccoletto, fastidioso e con i capelli scompigliati: per questo hanno pensato a me. Alla loro proposta, ho naturalmente risposto a grande voce con un bel 'Si!'.
Secondo te, cosa rende così unico questo programma?
Questo programma vede uno che credeva di aver guidato qualsiasi cosa il mondo potesse offrirgli, rendersi conto che là fuori esistono tantissimi veicoli meccanici legati a specifiche mansioni. Non si tratta di giocattoli, sono mezzi speciali e riuscire a manovrarli rappresenta davvero una sfida.
Dopo essere stato coinvolto in un grave incidente, cosa ti motiva a continuare a lanciarti in queste attività estreme?
Valuto ogni rischio attentamente. Una volta assicuratomi che il grado di rischio è accettabile – sia per me che per mia moglie – mi lancio nell'impresa e affronto la sfida al meglio delle mie capacità!
Quale tipo di allenamento hai affrontato per prepararti al meglio, sia dal punto di vista fisico sia da quello psicologico, alla conduzione di "Lezioni di guida ad alto rischio" ?
Preparazione fisica? Naturalmente. Per avere il permesso di condurre il carro armato, mi sono dovuto allenare con l'esercito. Per quanto riguarda l'aspetto psicologico: dieci anni alla guida di veicoli estremi in Top Gear sono stati tutto quello di cui avevo bisogno.
Hai qualche rimpianto? Se potessi tornare indietro nel tempo, c'è qualcosa nel corso del programma che faresti in maniera diversa?
Assolutamente no. Non penso proprio. Ogni esperienza è stata unica e anche se qualche volta ho faticato molto, queste fatiche fanno parte dello spettacolo! Per questo penso che non cambierei nulla. Anche se a volte, in certi momenti, lo avrei voluto!