Inu-Oh di Masaaki Yuasa - estratto poster
Inu-Oh di Masaaki Yuasa - estratto poster

Inu-Oh, l’opera rock di Masaaki Yuasa


Da Masaaki Yuasa arriva nei cinema italiani il film d'animazione Inu-Oh, considerato un'opera rock che secondo gli esperti lascerà il segno nel tempo. Ecco di cosa si tratta.

Uno dei generi più amati del mondo cinematografico sono gli anime e in tutte le sale italiane, a partire dal 12 ottobre 2023, sarà in programmazione il nuovo film d’animazione diretto dal maestro Masaaki Yuasa, intitolato Inu-Oh, considerata un’opera rock che secondo gli esperti lascerà il segno nel tempo.

In concorso nella sezione Orizzonti della 78° Mostra Cinematografica della Biennale di Venezia e candidato al Golden Globe come Migliore film d’animazione 2022, Inu-Oh ha lasciato il pubblico che l’ha già visionato incantato e senza parole. La pellicola, il cui titolo originale è  犬王, è stata prodotta in Giappone e in Cina nel 2021 ed è stata tratta dal romanzo di Hideo Furukawa e sceneggiata da Akiko Nogi. I produttori sono Fumie Takeuchi dell’Asmik Ace, Akiko Yodo dell’Aniplex ed Eunyoung Choi della Science SARU. A distribuire la pellicola nel Nostro Paese sarà Hikari e Double Line, grazie alla vendita internazionale a cura di Fortissimo Film. Tra i cast dei doppiatori italiani troviamo Alessio Puccio (voce del personaggio Inu-oh), Roberto Fedele (voce del personaggio Tomona), Federico Di Pofi (voce del nobile Ashikaga), Alberto Bognanni (voce del padre di Inu-oh) e Dario Oppido (voce del padre di Tomona).

Inu-Oh è ambientato in un Giappone medievale dove il protagonista, Inu-Oh, è un artista nato con caratteristiche fisiche anomale. Tomona è un ragazzo che vive a Dan-no-ura, dove si narra la leggenda che in fondo al mare ci sia un tesoro che giace da oltre 100 anni. Un giorno, alcuni uomini propongono a Tomona e a suo padre di cercare la spada Kusanagi, ma assieme a questa emerge anche la maledizione degli Heike che fa diventare cieco il piccolo Tomona e che pone fine alla vita di suo padre. Tormentato dal fantasma dell’uomo, il giovane si mette in viaggio verso Kyoto ma durante il suo cammino incontra Taniichi, un anziano maestro di uno strumento a corde chiamato biwa e ne diventa suo discepolo. A Kyoto però  c’è anche un altro ragazzo, deforme fin dalla nascita dal nome Inu-Oh, il cui padre è il direttore della compagnia Hie, che si occupa del perfezionamento del sarugaku, un forma di teatro considerata antenata del moderno noh. Inu-Oh è cresciuto come un cane, ma ha ereditato da suo padre il talento per il teatro ed ha imparato il sarugaku osservando gli altri, dimostrandosi in grado di usare le sue peculiari caratteristiche fisiche per danzare in modo nuovo e innovativo dovendo nascondere il suo orrendo volto dietro ad una maschera a forma di zucca. Il suo nome “Inu-Oh”, che significa ‘il re dei cani’, se lo è dato da solo. A questo punto, Inu-Oh e Tomona si rivelano essere in perfetta sintonia e da quel momento creano una forma di spettacolo mai visto prima. Tomona decide di cambiare il suo nome in  Tomoari stupendo il pubblico per le sue performance singolari e spontanee a tal punto che la sua voce viene considerata un grido proveniente dall’anima. Inu-oh, invece, affascina il pubblico con il suo stile di danza inimitabile, con il suo corpo vittima di una maledizione di origine sconosciuta che inizia a cambiare. Ad un certo punto viene chiesto ad Inu-oh e a Tomoari di esibirsi per lo shogun Ashikaga Yoshimitsu: sarà questo il momento per mettere radici su una carriera con i fiocchi dove potranno anche trovare la verità dietro le loro origini.

INU-OH di Masaaki Yuasa [credit: courtesy of Ufficio Stampa film]
INU-OH di Masaaki Yuasa [credit: courtesy of Ufficio Stampa film]

 

Le parole del regista

In un’intervista, il regista di Inu-Oh ha ammesso che quando gli è stato proposto di lavorare al film ha pensato più al modo di portare sul grande schermo un buon film piuttosto che alle vendite. In particolar modo, quando ha ricevuto il progetto, gli sono stati presentati tanti personaggi da cui prendere ispirazione ma ha pensato che sarebbe stato interessante vedere come le persone sarebbero impazzite per degli artisti del periodo Muromachi evitando di realizzare un film che parlasse dei tempi moderni. Il tema su cui vuole fondarsi Masaaki Yuasa è il saper riconoscere l’altra persona e la gratitudine, in particolare lui dice che se anche Inu-Oh e Tomona non sono passati alla storia, ci sono sempre stati l’un l’altro diventando fondamentali per entrambi e questo ha decretato un vero e proprio significato di gratitudine, con la speranza che gli spettatori possano riconoscere questo e guardare le persone che li circondano in modo diverso. Un altro obiettivo del regista è quello di aver voluto far luce su artisti che sono passati inosservati durante il loro tempo, avendo avuto un modo di pensare simile a quello che c’è oggi ma che per la loro epoca era molto avanti e quindi non venivano capiti da tutti ma che sarebbero stati apprezzati in maniera maggiore se ci fossero state le conoscenze di oggi in un passato particolare per gli artisti dell’epoca. Per quanto riguarda la formazione dello staff, Yuasa si è affidato molto della parola del produttore mettendo su una squadra che è riuscita a comprenderlo, riuscendo a dare vita a qualcosa di nuovo pur includendo i tratti e gli stili dei suoi precedenti film. Per le scene di ballo, invece, ha ammesso che è stato difficile trovare una forma e un flusso approssimativo, riuscendo comunque ad adattare più stili a tutte le scene e a farli comprendere a tutto lo staff di animazione, con il ballo che diventa così una vera e propria evoluzione inclusiva, dalla danza classica alla shuffle dance.

INU-OH di Masaaki Yuasa [credit: courtesy of Ufficio Stampa film]
INU-OH di Masaaki Yuasa [credit: courtesy of Ufficio Stampa film]

Il film Inu-Oh è stato considerato dai critici che lo hanno già visionato un’opera rock capace di scardinare l’idea classica che abbiamo di anime e di portare sullo schermo qualcosa che non si è mai visto, raccontando la storia di due persone che, nonostante i loro difetti fisici, sono riuscite a collaborare e a farsi amare dalla gente per la propria arte. Proprio questo, imparare ad apprezzare le persone per il loro talento ha fatto commuovere tutti quanti e si è convinti che Inu-Oh toccherà il cuore degli spettatori e che diventerà un film di cui se ne parlerà anche in futuro.

L’appuntamento con Inu-Oh nei cinema italiani è dal 12 ottobre 2023, con i biglietti che possono essere già acquistati nel circuito di multisala The Space Cinema.

INU-OH di Masaaki Yuasa [credit: courtesy of Ufficio Stampa film]
INU-OH di Masaaki Yuasa [credit: courtesy of Ufficio Stampa film]

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