Iris: Sanguineti parla di Stanley Kubrick a Storie di Cinema


Tatti Sanguineti racconta Stanley Kubrick e l'assistente Emilio D'Alessandro a Storie di Cinema, su martedì 23 aprile 2013, in seconda serata.

Stanley Kubrick, secondo Tatti Sanguineti "il più gigantesco autore-produttore di film della seconda metà del Secolo", è al centro del nuovo appuntamento con "Storie di Cinema", in onda su Iris, martedì 23 aprile 2013, in seconda serata.

Partendo dal libro "Stanley Kubrick e me. Trent'anni accanto a lui. Rivelazioni e cronache dell'assistente personale di un genio", il critico savonese analizza il mito Kubrick attraverso le sue opere e un'ampia intervista al factotum, autista, portinaio, traslocatore, bodyguard, archivista e molto altro, Emilio D'Alessandro.

Con 13 film, tra cui spiccano capolavori come Lolita (1962), 2001: Odissea nello spazio (1968), Arancia meccanica (1971), Barry Lyndon  (1975), Shining (1980) e Full Metal Jacket (1987), il regista newyorkese naturalizzato britannico domina incontrastato la scena cinematografica del Novecento, spaziando in tutti generi cinematografici: noir, thriller, drammatico, satira, commedia 'nera', fantascienza, storico e guerra.

Noto per riservatezza e meticolosità, Kubrick conosce D'Alessandro nel 1971. Da allora i destini dei due sono indissolubili: il rapporto professionale e di assoluta fiducia diventa quindi anche amicizia. Un'amicizia che vede D'Alessandro definire Kubrick "il miglior datore di lavoro possibile.".

"Per la pubblicazione del libro, tra scriverlo e convincere gli eredi di Kubrick a liberarlo, sono stati necessari sette anni: temevano che lo abbassasse e diminuisse. È esattamente il contrario.", prosegue il critico.

L'assistente personale non è stato l'unico conterraneo del quale Kubrick abbia apprezzato le qualità. Kubrick "amava gli italiani", racconta Sanguineti. Riccardo Aragno scrisse i dialoghi di Arancia meccanica, in italiano, francese e spagnolo; al direttore del doppiaggio Mario Maldesi, il regista fa sapere che "'Arancia meccanica' è più bello di 'A Clockwork Orange'"; Mila Canonero è la costumista di Barry Lyndon.

Quando Emilio D'Alessandro lascia Kubrick per "farsi una vita privata e prendersi il suo tempo – conclude Sanguineti – il regista smette di lavorare. Al ritorno di D'Alessandro, Kubrick gli fa fare il cameo dell'edicolante in 'Eyes Wide Shut'.".

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