Katy Perry: Part of Me
Katy Perry: Part of Me

‘Katy Perry: Part of Me’: cosa ne pensa la critica USA


La pop star Katy Perry non può essere criticata per la mancanza di spettacolarità – le sue performance sono dotate di enormi set a tema, parrucche color arcobaleno e costumi fantastici – e tutto questo sarà concentrato nel film Katy Perry: Part of Me di cui la critica americana ha già avuto modo di scrivere. […]

La pop star Katy Perry non può essere criticata per la mancanza di spettacolarità – le sue performance sono dotate di enormi set a tema, parrucche color arcobaleno e costumi fantastici – e tutto questo sarà concentrato nel film Katy Perry: Part of Me di cui la critica americana ha già avuto modo di scrivere. I critici non hanno offerto un rigoroso “sì” o “no”: il film, che sarà nelle sale USA il 5 luglio, ha raccolto l’apprezzamento per l’onestà della protagonista ed il suo entusiasmo contagioso, mentre le altre recensioni hanno criticato la pop star come “donna estremamente irreale“.

Il documentario segue Perry durante il suo California Tour Dreams 2011, con le esibizioni live dei brani contenuti nel suo terzo album Teenage Dream, per la regia di Dan Cutforth e Jane Lipsitz, che entrambi hanno anche prodotto l’anno scorso con successo il documentario Justin Bieber: Never Say Never in 3D (una decisione messa in discussione da alcuni critici).

Nel documentario troviamo anche diverse interviste rilasciate dalla Perry per quanto concerne la sua storia: dalla sua rigida educazione cristiana al successo di cantautrice. Facciamo una carrellata di pensieri dei critici per Katy Perry: Part of Me:

Il regista Lowe dice che il film sembra “probabilmente più di un profilo dell’artista” e loda le prestazoini musicali di Perry, facendo notare che le scene con la famiglia di Perry “danno una prospettiva più intima al progetto.“.

Elizabeth Weitzman del New York Daily News ha elogiato il valore d’intrattenimento del film. “Perry potrebbe essere criticata in diverse parti del mondo, ma sa bene come come e quand’è il momento giusto in cui ci si deve mostrare“, scrive Weitzman.

Jessica Misener del Rolling Stone ha scritto che il film “a volte viene da chiedersi chi è il vero cantante che si trova sotto il volto scintillante e faticosamente amichevole della protagonista“, ma elogia comunque la capacità di Perry di essere teatrale, aggiungendo: “Diciamoci la verità: gran parte della curiosità è vedere gli abiti scandalosi che Perry indossa …. le sue decine di parrucche piuttosto che i suoi bustier sexy in tutti i tipi di tonalità che assumono il loro pieno effetto visivo in questo documentario.

Kia Makarechi e Crystal Bell dell’Huffington Post hanno trovato degli alti e bassi. Makarechi ha detto, “Part of Me è esattamente ciò che ci si aspetterebbe un Fun – informativo e, infine, fonte di ispirazione.“, mentre Bell ha paragonato il film favorevolmente con altri documentari simili come Never Say Never e Jonas Brothers: The 3-D Concert Experience, ma ha anche dichiarato che “il film si sente diluito con la stessa brillantezza che ha apparentemente portato Katy alla carriera“.
E’ stato poi commentato il rapporto di Perry con Russell Brand. Makarechi ha detto : “Come viene raccontato il divorzio è stata la parte migliore e peggiore del film. E’ stato interessante e triste vederla piangere subito prima di salire sul palco.“.

Michael Phillips del Chicago Tribune scrive: “Trovo Perry simpatica nella sua camera …. Ha quella spudoratezza cristiana e spirito di unità e un grande sorriso, a prescindere dal contesto in cui si ritrova.“.

Zorianna Kit di Reuters è forse il critico più impressionato, scrivendo che il film “è tutt’altro che un classico …. Il film umanizza Perry in un modo che è raro vedere nel mondo di Hollywood.

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