La tribù del calcio
La tribù del calcio

La tribu’ del calcio, puntata del 2 marzo 2012


Venerdi’ 2 marzo 2012 sul digitale terrestre Mediaset Premium Calcio in seconda serata alle ore 23 nuovo appuntamento con “La Tribù del calcio“, la rubrica curata da Paolo Ziliani per gli amanti del pallone. Nella puntata di domani, La Tribù del calcio proporrà un’intervista esclusiva al professor Bruno Carù, cardiologo di fama mondiale ed ex […]

Venerdi’ 2 marzo 2012 sul digitale terrestre Mediaset Premium Calcio in seconda serata alle ore 23 nuovo appuntamento con “La Tribù del calcio“, la rubrica curata da Paolo Ziliani per gli amanti del pallone.

Nella puntata di domani, La Tribù del calcio proporrà un’intervista esclusiva al professor Bruno Carù, cardiologo di fama mondiale ed ex presidente della Società Italiana Cardiologia Sport, il quale è stato contattato per quanto concerne il problema cardiaco che ha coinvolto pochi mesi fa il bomber Antonio Cassano. Il professore Carù, che non ha operato il rossonero ma che negli anni precedenti ha avuto modo di seguire diversi calciatori con problemi cardiaci, come Nwankwo Kanu, Taribo West e Khalilou Fadiga, dichiara:

Cassano? Mi meraviglia che non sia ancora tornato in campo. Il calciatore barese aveva la pervietà del forame ovale: in poche parole, la comunicazione tra atrio destro e atrio sinistro del cuore era difettosa. Si tratta di una malformazione che non dà nessun disturbo e che non compromette in alcun modo la capacità fisica dell’atleta.
Il difetto è stato facilmente corretto col posizionamento di uno speciale “ombrellino”, che funge da chiusura, e adesso il cuore sta effettuando il processo di riepitelizzazione. Ma non è affatto necessario che il cuore si riepitelizzi tutto perché l’atleta possa intanto tornare alla sua normale attività. Lo ripeto, Cassano può tranquillamente giocare, onestamente non so qual è la ragione di questa attesa
“.

Inoltre, laLa Tribù del calcioè andata ad intervistare Juary, il calciatore brasiliano famoso perchè si diverte a gira attorno alla bandierina ogni volta che segna un goal. Juary racconta il passaggio dall’Avellino all’Inter

Fu un errore andare a Milano, ero troppo giovane e mentre ad Avellino la squadra giocava per me, nell’Inter ero uno dei tanti in uno spogliatoio in cui si respirava un’atmosfera pesante.

e le emozioni più forti della sua carriera sono,

Aver giocato affianco a Pelè nella sua ultima partita al Santos è la più forte in assoluto. Poi la finale di Vienna vinta con la maglia del Porto contro il Bayern Monaco: non dovevo giocare per infortunio, entrai nel secondo tempo sullo 0-1, diedi l’assist a Madjer per il pareggio e segnai i 2-1. Indimenticabile.”.

Inoltre, nella puntata di somani sera, un’intervista a Francesco “Ciccio” Graziani, il campione del mondo nel 1982 in Spagna e vincitore dello Scudetto ’75-’76 con il mitico Torino di Gigi Radice, e una ad Andrea Mancini, figlio di Roberto, passato da poco dal Manchester City al Fano, in Lega Pro.

Andrea racconta ai microfoni del programma i suoi inizi all’Inter:

Da giovanissimo ho giocato con Destro: un anno fece 24 gol in 25 partite, si capiva che avrebbe fatto strada.”

mentre il padre Roberto dichiara sul figlio:

Di calcio mi parla solo per dirmi cosa ho sbagliato, dove devo migliorare. Complimenti mai. Come ha vissuto il triplete di Mourinho sulla panchina nerazzurra? Credo sia stato contento. Anche perché una buona parte del merito penso che sia sua: è lui che ha riportato all’Inter l’abitudine a vincere dopo anni di continue delusioni“.

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