

Le Frontiere dello Spirito torna sul tema immigrazione
Domenica 22 maggio 2011, torna “Le Frontiere dello Spirito” la rubrica religiosa in onda su Canale 5 alle ore 8.50 scritta e condotta da Maria Cecilia Sangiorgi e dal cardinale Gianfranco Ravasi. Nella prima parte di questa puntata come sempre il cardinale Ravasi approfondisce le letture lette dai giovani attori del Piccolo Teatro di Milano. […]
di Redazione / 20.05.2011
Domenica 22 maggio 2011, torna “Le Frontiere dello Spirito” la rubrica religiosa in onda su Canale 5 alle ore 8.50 scritta e condotta da Maria Cecilia Sangiorgi e dal cardinale Gianfranco Ravasi.
Nella prima parte di questa puntata come sempre il cardinale Ravasi approfondisce le letture lette dai giovani attori del Piccolo Teatro di Milano. Le letture di questa domenica sono tratte “Dagli atti degli Apostoli” e lo spunto di riflessione è preso dai passaggi:
“In quel tempo, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca, mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell’assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove‘”.
il cardinale Ravasi dice che la prima comunità cristiana aumenta di numero, e cominciano ad aumentare anche i problemi, non risultando sempre semplice vivere secondo il comandamento dell’amore lasciato da Gesù a coloro che vogliono seguirlo. Il peccato abita anche nel cuore dei discepoli e si manifesta nel tentativo di dividere la comunità.
Nella seconda parte del programma, Maria Cecilia Sangiorgi, come settimana scorsa, approfondisce il tema dell’immigrazione, molto discusso in queste ultime settimane trasformandolo in una vera e propria emergenza umanitaria se consideriamo che circa 4.500 migranti, su 20.000 arrivati al 1 gennaio di quest’anno, hanno usufruito del permesso di soggiorno temporaneo.
In particolare, un dato che emerge dagli altri, è che nella sola provincia di Trapani circa 300 migranti non hanno fatto in tempo a far pervenire la richiesta di permesso. La redazione di Frontiere ha raccolto alcune testimonianze dela Fondazione San Vito Onlus che ne sta seguendo 20 casi.