Luna Italiana di Marco Spagnoli premiato al Festival Internazionale di Cinema Spaziale in Russia


Questo documentario diretto dal tre volte candidato al David di Donatello, Marco Spagnoli, è il racconto della carriera di Rocco Petrone, direttore del lancio dell'Apollo 11, collaboratore chiave di Wernher Von Braun e uno degli uomini più importanti della NASA.

Il documentario Luna Italiana – Rocco Petrone e il viaggio dell'Apollo di Marco Spagnoli è stato premiato, ex-aequo, come Miglior documentario al Tsiolkovsky Space Fest, festival russo sullo Spazio, legato al Museo permanente dell'Esplorazione spaziale. Il documentario prodotto da Istituto Luce-Cinecittà in collaborazione con A+E Networks Italia/History (canale 407 di Sky) e con il patrocinio di Agenzia Spaziale Italiana e NASA ha condiviso il Gold Prize dello Tsiolkovsky per il Miglior Documentario di oltre 50 minuti, insieme ai registi Maxim Vasûnov e Roman Naumenkov (Russia) autori del film "Baikonur. The fall of Satan".

"Nessuno potrà mai dire abbastanza bene di Rocco Petrone. Non saremmo mai arrivati sulla Luna in tempo o, forse, non ci saremmo mai arrivati senza Rocco" sono le parole di Isom "Ike" Rigell, ingegnere capo del Kennedy Space Center e addetto alle operazioni di lancio, restituendo tutto il peso di una figura rimasta a lungo in ombra, ma che ha avuto un ruolo centrale nel lungo e difficile percorso che ha portato, il 20 luglio del 1969, alla discesa dell'uomo sulla Luna: Rocco Petrone (1926-2006), un uomo timido e ombroso, inflessibile, infaticabile, che si è guadagnato il soprannome di "tigre di Cape Canaveral".

Trasmesso da History lo scorso luglio, in occasione del cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna, il documentario Luna italiana ricostruisce la vita e la personalità di Rocco Petrone, direttore delle operazioni di lancio dell'Apollo, collaboratore chiave di Wernher Von Braun, che ha svolto un ruolo chiave nella conquista del cosmo.

Ispirato dal libro di Renato Cantore, Dalla Terra alla Luna, Rocco Petrone, l'Italiano dell'Apollo 11, edito in Italia da Rubbettino, il documentario ricostruisce la vita di questo figlio di emigranti della Basilicata: nato negli USA e, grazie allo Ius Soli, cittadino americano, poté frequentare l'Accademia di West Point, laureandosi poi in ingegneria al MIT. Entrato nel leggendario gruppo di ingegneri che ad Hunstville in Alabama fondarono il nucleo di quella che nel 1958 sarebbe diventata la NASA, realizzò con loro la promessa di John Fitzgerald Kennedy di portare l'uomo sulla Luna prima della fine degli anni Sessanta.

Nel doc vengono proposte immagini di repertorio provenienti dagli archivi dell'Istituto Luce, Teche Rai, Associated Press, BBC e NASA per raccontare la storia della corsa allo spazio, ossia il duello tra America e Unione Sovietica, in un viaggio attraverso la scienza, la cultura pop e la vita politica di quegli anni.

La storia, oltre che dalla viva voce di Petrone e di altri protagonisti di quell'epoca, viene ricostruita anche attraverso la testimonianza di scienziati, studiosi e giornalisti per raccontare non solo la sfida tecnologica per la conquista dello spazio, ma anche il contesto culturale in cui questo avvenne. Tra gli intervistati: Tito Stagno, Piero Angela, Oscar Cosulich, l'astrofisico Amedeo Balbi, l'ingegnere aerospaziale Roberto Somma, la regista Susanna Nicchiarelli ed altri.

Francesco Montanari è colui che dà la voce a Rocco Petrone in questo documentario narrato da Laura Morante nella versione italiana.

Luna italiana è disponibile in Home video nei negozi digitali, distribuito da Luce-Cinecittà. Il documentario verrà proposto in replica sabato 18 aprile in prima serata alle ore 21 su History.

"In tempi come questi la figura di Rocco Petrone ci ricorda come si possano superare tutti gli ostacoli anche nei momenti più difficili e duri." commenta Marco Spagnoli "Essere selezionato dallo Tsiolkovsky Space Fest di Mosca, che si tiene proprio nel centro principale di addestramento dei Cosmonauti è stato un grande onore. Poi, vincere il premio per il Miglior Documentario è davvero qualcosa di straordinario ed è un'impresa paragonabile idealmente, dal punto di vista cinematografico, alla conquista della Luna. Un risultato di cui mi sento molto onorato e per il quale ringrazio Renato Cantore, il co-sceneggiatore che mi ha raccontato per primo questa storia, tutto il team dell'Istituto Luce a partire dalla produttrice Maura Cosenza e dal montatore David Paparozzi, Simone d'Amelio Bonelli responsabile produzioni italiane di History e il suo team, nonché l'Agenzia Spaziale Italiana che guidata da Francesco Rea ci ha aiutato a ricostruire scientificamente il racconto e a stabilire un rapporto proficuo con NASA per ottenere materiali inediti. "

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