Piacere Maisano su TV8
Piacere Maisano racconta, con un linguaggio facile ed empatico, temi attuali come cambiamento climatico, nuove frontiere dell'alimentazione, fede, nuovi paradisi nel deserto, vantaggi della moderna tecnologia e la 'nuova' quarta età.
di Redazione / 06.11.2019
Su TV8 è dal 6 novembre, ogni mercoledì in seconda serata, va in onda Piacere Maisano, nuovo programma originale di TV8 con la ex iena Marco Maisano.
Piacere Maisano racconta, con un linguaggio facile ed empatico, temi attuali come il cambiamento climatico, le nuove frontiere dell'alimentazione, la fede, i nuovi paradisi nel deserto, i vantaggi della moderna tecnologia e la "nuova" quarta età. Il programma nasce per raccontare uno spaccato della realtà attraverso l'occhio attento di un telefonino in mano all'inviato, e la telecamera di un filmaker, offrendo al telespettatore un nuovo punto di vista sui temi trattati.
Sei le puntate in onda, nelle quali gli eventi politici e sociali vengono documentati come se fossero storie social, dove Marco Maisano esterna le proprie personali riflessioni, accompagnato da personaggi noti, legati a vario titolo ai temi trattati, tra cui Gianfranco Vissani, Paolo Brosio, Don Mazzi, Vladimir Luxuria, Sandra Milo e Corinne Clery.
La prima puntata è dedicata al cambiamento climatico, problema primario della nostra epoca. Simone Moro, alpinista famoso in tutto il mondo, mostra empiricamente come nelle alpi italiane i ghiacciai si stiano ritirando progressivamente, e negli ultimi 50 anni il Belpaese abbia perso il 30% dei propri ghiacciai. Un fenomeno che interessa non solo l'Italia, anche la Groenlandia e l'Alaska.
La puntata in onda mercoledì 13 novembre è dedicata a "Insetti gourmet: la nuova frontiera dell'alimentazione". Affiancato dallo chef Gianfranco Vissani, Marco condurrà alla scoperta dei ristoranti milanesi che servono insetti, dei negozi dove rifornirsi, soffermandosi sulle ricette che ne fanno uso. Come è possibile soddisfare la crescente richiesta di cibo naturale diretta conseguenza dell'aumento della popolazione mondiale? L'uomo ha ormai piegato la natura, creando allevamenti intensivi che non sono più sostenibili a causa dello sfruttamento delle risorse, della deforestazione e delle emissioni di gas serra. Il miglioramento della qualità della vita, soprattutto in paesi molto popolosi, che fino a pochi decenni fa vivevano in condizioni di povertà, ha portato all'inevitabile volontà del singolo individuo di alzare il proprio tenore di vita, mangiando carne più di una volta alla settimana e assaggiando cibi esotici cucinati da chef stellati dall'altra parte del pianeta. Ma questa crescita non è però sostenibile. La soluzione sembra allora risiedere negli insetti con il loro incredibile apporto proteico. Molti popoli ne sono a conoscenza già da molti anni, ed è per questo che hanno inserito nella loro cucina scarafaggi, scorpioni e formiche. L'Olanda e la Norvegia sono i Paesi europei più all'avanguardia sull'allevamento di insetti, che ha un impatto ambientale molto più sostenibile rispetto a quello della carne.
La puntata in onda mercoledì 20 novembre è dedicata alla fede. A introdurre nel tema della puntata, dedicata alla fede, ci pensa Don Louis, prete congolese da anni in Italia. A lui il compito di spiegare la crisi di vocazione che interessa sempre più giovani italiani e che accresce, di anno in anno, il numero di preti provenienti dall'Africa o dall'est Europa. Don Luis lascia poi il testimone virtuale a Paolo Brosio, che, dopo una lunga carriera da giornalista, ha abbracciato la fede ereditata dalla madre Anna, una delle prime persone a sentire parlare delle apparizioni della Madonna a Medjugorje. In compagnia di Paolo Brosio, Marco Maisano va proprio nella città della Bosnia ed Erzegovina, dal 1981 meta di pellegrinaggio cattolico. A Don Mazzi, invece, il compito di spiegare come l'Italia, considerata da sempre Paese simbolo della cristianità del mondo, conti oggi sempre meno bambini battezzati. Per lui la cristianità non dipende dal numero di volte in cui si va in chiesa, ma dalle azioni quotidiane che si compiono in favore del prossimo.
La puntata in onda mercoledì 27 novembre è dedicata a "Come la tecnologia cambia la vita a un cieco".Se per qualcuno la tecnologia è uno strumento utile per migliorare la qualità della vita, per qualcun altro è la condizione necessaria alla base della propria esistenza. Al fianco di Marco Maisano cè Vladimir Luxuria, che da anni sostiene le associazioni che aiutano quotidianamente le persone non vedenti. Proprio l'ex deputata mostra concretamente come la tecnologia possa essere messa al servizio della disabilità, migliorando la condizione di vita di migliaia di persone. Nel corso della puntata Marco Maisano accompagna Vladimir e alcuni ragazzi non vedenti alle isole Tremiti. Insieme si immergeranno sott'acqua con le bombole. L'ex iena affronta questa tematica con il suo proverbiale linguaggio, semplice ed empatico, avvalendosi dell'inedita prospettiva dell'occhio del telefonino, sempre attento a cogliere nuove sfumature e particolari.
La puntata in onda mercoledì 4 dicembre è dedicata a "Arabia Saudita: dal burqa al bikini". Questa volta Marco Maisano, in compagnia di Debora Villa, da sempre attenta ai diritti delle donne, porta alla scoperta dell'Arabia Saudita, che per secoli è rimasta inaccessibile agli ospiti stranieri. Oggi però non è più così. Questo Paese, consacrato all'Islam, infatti, si è di recente aperto al turismo ed è ancora tutto da scoprire. E' Leila, una donna italo-saudita senza il velo che ha appena aperto la prima agenzia di turismo della nazione, a guidare lungo il cammino. Insieme a lei viene data l'opportunità di conoscere il cambiamento che sta interessando il Paese. Oggi, finalmente, le donne possono guidare. E' ancora raro vedere una donna camminare per strada da sola, ma a Jeddah Corniche, il quartiere punto di incontro dei più giovani, si vedono sempre più ragazze truccate che chiacchierano tranquillamente al bar insieme agli uomini. Ma, come in ogni società che cambia in fretta, permangono ancora molte contraddizioni: i giovani usano tinder, ascoltano la musica europea o americana, acquistano le grandi marche, soprattutto italiane, si spostano con Uber o con la Ferrari di papà, ma a volte sono ancora costretti ad accettare un matrimonio combinato. Sempre con Debora Villa, Marco Maisano fa conoscere alcuni dei tantissimi italiani che si sono spostati qui per lavoro e capiremo con loro quali siano state le loro rinunce, le difficoltà, ma anche le prospettive e i vantaggi che hanno dovuto affrontare in un posto sicuramente ricco, ma anche lontano anni luce dalle nostre tradizioni. Con loro si entrerà nelle case dei sauditi, diverse dalle nostre. L'Arabia Saudita è un Paese che vive di due risorse: il petrolio e l'industria del pellegrinaggio. Il turismo religioso, in particolare, genera circa 22 miliardi di dollari all'anno. Andremo alla scoperta di questa realtà, visitando il luogo più sacro dell'Islam, ossia la Mecca.
La puntata in onda mercoledì 11 dicembre è dedicata a Castel Volturno, che dal luglio del 2006 ospita il centro sportivo del Napoli Calcio, situato in una posizione privilegiata tra pineta e mare, a soli 30 minuti da Napoli e Caserta. L'area di 2800 mq ospita 3 campi da calcio in erba naturale, un laboratorio medico all'avanguardia, una sala conferenze, una video e un salone per il merchandising. Qui si sono allenati campioni del calibro di Edinson Cavani e Gonzalo Higuain, stelle capaci di alimentare sogni e speranze. Ma cosa c'è fuori dai cancelli del centro sportivo di Castel Volturno? Sicuramente una realtà meno onirica e più prosaica, che ci viene raccontata nella puntata di "Piacere Maisano" dal titolo "Benvenuti a Castel Volturno". La tappa finale dell'ex iena Marco Maisano è il Comune più multietnico d'Europa. Una cittadina piena di contraddizioni, a partire dal numero di abitanti: i dati ufficiali parlano di poco più di 25mila, ma in realtà qui ne vivono quasi il doppio. Molti sono abusivi, ovunque ti giri trovi una casa occupata sia da italiani che da stranieri. Castel Volturno è un mondo parallelo, dimenticato da tutti, nonostante il suo glorioso passato: la città deve il suo nome agli Etruschi, che qui eressero la città di Volturnum. Oggi, come afferma l'ex sindaco Dimitri Russo, chi vive a Castel Volturno lo fa per sopravvivere: il costo della vita, infatti, è il più basso in Italia. In un viaggio alla scoperta di questa assurda realtà incontreremo tanti personaggi, ognuno con una storia diversa, ma che descrive al meglio questa città nella sua interezza: il cittadino abusivo italiano, quello straniero, il clandestino, il mariuolo, i giovani che rimpiangono la camorra, e ovviamente il sindaco, che si è ritrovato spesso isolato a gestire la città. Insieme a lui scopriremo questa realtà parallela e cercheremo di capire causa ha causato il lento, ma inesorabile declino di questa città. Anche nell'ultima puntata Marco Maisano utilizza il suo proverbiale linguaggio, semplice ed empatico, avvalendosi dell'inedita prospettiva dell'occhio del telefonino, pronto a cogliere nuove sfumature e particolari.