Bernardo Bertolucci
Bernardo Bertolucci

Addio Bernardo Bertolucci


Si è spento, all'età di 77 anni, il regista Bernardo Bertolucci, premio Oscar alla regia per 'L'ultimo imperatore'

Lutto nel mondo del cinema italiano.
Dopo aver combattuto per anni con una lunga malattia, il regista Bernardo Bertolucci si è spento nella sua casa romana all'età di 77 anni.

Nato a Parma nel 1941, comincia a lavorare nel mondo del cinema come assistente di Pier Paolo Pasolini, suo vicino di casa e artista con cui condivide anche un legame con la poesia. Bertolucci, infatti, era figio di un poeta e per un po' aveva accarezzato l'idea di seguire le orme paterne, con tanto di tentativo di laurearsi alla Sapienza di Roma nel corso di laurea in lettere, prima di capire che era il cinema la strada che avrebbe dovuto seguire. E' al fianco di Pasolini quando egli dirige il suo primo film nel 1961, Accattone. Ed è dell'anno seguente il suo primo lungometraggio, La commare secca, che vede Pasolini alla sceneggiatura. Sarà l'inizio di una lunga carriera incentrata sui suoi personaggi, sull'individualità di caratteri e disperazioni che mette in scena all'interno di un mondo che è sempre in continuo mutamento.

La notorietà del regista arriverà nel 1972 con uno dei suoi film più conosciuti, Ultimo Tango a Parigi, con Marlon Brando e Maria Schnerider. Un film che ha attraversato controversie lunghissime, dalle prime censure in Italia, fino al sequestro delle copie, passando anche per la condanna a Bertolucci per l'offesa al pubblico pudore.
La trama ruotava intorno ad un vedovo, Paul (Brando) di quasi 50 anni, che iniziava una relazione sessuale torbida e quasi estrema, con una ragazza di appena diciannove anni.
Quarantaquattro anni dopo l'uscita del film, la Schneider, durante un'intervista, si lamentò di Bertolucci, parlando di lui come di un regista sopravvalutato e un manipolatore. Raccontò che la controversa scena dello stupro con il burro non fosse presente nella sceneggiatura originale e che fu un'idea di Marlon Brando, maturata solo poco prima di girarla. L'attrice dichiarò di essersi pentita di non aver chiamato il suo agente o il suo avvocato per il diritto a non girare una scena che non era presente nel copione, e, soprattutto, di essersi sentita non solo umiliata, ma anche un po' violentata. A queste dichiarazioni Bertolucci avrebbe risposto nel 2013, due anni dopo la morte dell'attrice, dicendo che anche se si sentiva in colpa per aver fatto sentire così male Maria Schneider, allo stesso modo non si pentiva della decisione di girare la scena.

Dopo tutti i problemi legati a Ultimo Tango a Parigi, furono gli anni Ottanta a regalare altre grandissime soddisfazioni al regista. Quelli furono gli anni dei grandi film quasi blockbuster, i kolossal girati per l'estero, tra cui naturalmente figura L'ultimo Imperatore, film girato in Cina, che valse ben nove premi Oscar, tra cui quello alla miglior regia. Bertolucci fu il primo italiano a vincere l'academy awards per la sezione dedicata alla regia. L'unico altro vincitore era stato Frank Capra che, pur avendo origini italiane, si era ormai naturalizzato statunitense.
La lavorazione su kolossal stranieri continuò ancora a lungo, come dimostra la realizzazione, nel 1993, del Piccolo Buddha.

Nonostante queste escursioni in un genere che sembrava fuori dalle sue corde stilistiche, Bertolucci non smise di girare pellicole che incontrassero le tematiche care alla sua filmografia, come Io Ballo da sola (del 1996) e il controverso (di nuovo!) The Dreamers.

Oltre l'Oscar, tra i molti riconoscimenti ottenuti da Bernardo Bertolucci, ricordiamo nel 2007 il Leone d'oro alla carriera al Festival di Venezia, mentre nel 2011 un riconoscimento simile gli vene consegnato al Festival di Cannes, dove riceve la Palma d'Oro.

L'ultimo suo lavoro come regista è Io e Te,  la trasposizione cinematografica del famoso romanzò di Niccolò Ammaniti. Un film che, all'inizio, il regista avrebbe voluto girare in 3D, prima di rinunciare perché ritenuto che la tecnologia tridimensionale non avrebbe potuto sposarsi bene con l'idea del film che aveva in mente. Nel 2017, infine, Bertolucci prese parte al film di Stefano Consiglio, Evviva Giuseppe, in chiave di attore, dove, attraverso la voce, raccontava la vita e le attività del fratello minore Giuseppe Bertolucci, regista e sceneggiatore.

Impostazioni privacy