Adriano Olivetti
Adriano Olivetti

Adriano Olivetti: prima parte della miniserie di Rai1


In onda questa sera su Rai1 la prima parte della miniserie di Rai1 dedicata all'uomo che costruì la prima macchina da scrivere al mondo, Adriano Olivetti.

"Io voglio che la Olivetti non sia solo una fabbrica, ma un modello, uno stile di vita. Voglio che produca libertà e bellezza perché saranno loro, libertà e bellezza, a dirci come essere felici". Si può forse riassumere in questa frase l'idea guida che ha condotto alla realizzazione di un film in due parti, per la regia di Michele Soavi, dedicato ad Adriano Olivetti, figura dell'industriale che portò, nel secondo dopoguerra, l'azienda italiana delle macchine da scrivere ad essere una delle più moderne e competitive anche in ambito internazionale.

Adriano Olivetti. La forza di un sogno, è la miniserie in due puntate per Rai 1, in onda in prima serata lunedì 28 e martedì 29 ottobre. Una coproduzione Rai Fiction e Casanova Multimedia con la collaborazione di Telecom Italia, Pirelli e con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte e della Fondazione Adriano Olivetti.  

Prodotto da Luca Barbareschi, il film racconta la vita dell'uomo che costruì la prima macchina da scrivere al mondo (grazie anche all'intuizione e al lavoro del figlio Roberto), ma che non smise mai di sognare un futuro diverso per il suo Paese e un'industria al servizio  della comunità, fino alla sua inspiegabile morte, per infarto fulminante, su un treno per Losanna nel 1960, ad appena 59 anni. A interpretare l'imprenditore illuminato di Ivrea, ingegnere, politico e uomo di cultura,  è stato chiamato uno degli attori più amati dal pubblico, Luca Zingaretti. Accanto a lui, un bel cast dà corpo alle donne e agli uomini, collaboratori, amici e nemici  che circondarono la vita di Adriano Olivetti. Stefania Rocca è Karen Bates, l'aviatrice americana che il giovane industriale aveva salvato dai nazisti e che poi rincontrerà, ignorandone il ruolo di agente inviata in Italia dalla Cia per spiarlo, figura che nel film è vagamente romanzata. Massimo Poggio è il compagno d'infanzia Mauro Barale, che poi lo tradirà, passando alla concorrenza. Francesca Cavallin è la bellissima prima moglie Paola Levi, mentre Elena Radonicich è Grazia, la seconda importante donna della sua vita . Roberto Accornero veste i panni di Enrico Fermi e Francesco Pannofino quelli di Dalmasso, industriale del novarese acerrimo oppositore di Olivetti e delle sue idee progressiste. E, ancora, Domenico Diele, Antonella Bavaro, Bruno Armando, Vincenzo Alfieri, Yoon C. Joyce, Giulio Cristini, Serena Rossi.

Adriano Olivetti. La forza di un sogno | Sinossi Prima Parte

Adriano entra come apprendista alla Olivetti a dodici anni, costretto dal padre Camillo a conoscere la realtà della fabbrica che un giorno dovrà dirigere. L'esperienza è traumatica. E' lì che nasce il suo desiderio di cambiare profondamente le condizioni di vita e di lavoro dei suoi operai ed è lì che stringe amicizia con Mauro, un coetaneo di famiglia operaia che gli resterà a fianco a lungo. Trent'anni dopo Adriano è già molto attivo nella direzione della fabbrica ed è spesso in conflitto con il padre Camillo, genitore ingombrante ma pieno di umanità. Siamo nel '43 e tutti gli Olivetti, ebrei e antifascisti, sono in pericolo. Adriano si sta separando da Paola Levi, donna molto bella, intelligentissima e brillante, da cui ha avuto due figli, Roberto e Lidia, che ama profondamente.

Paola, Roberto e Lidia si trasferiscono a Fiesole per mettersi al sicuro. Anche Adriano, dopo aver salvato la vita a Karen Bates, un capitano italo-americano del comando militare alleato, è costretto ad allontanarsi da Ivrea. Si rifugia in Svizzera. E lì mette a punto le sue idee su come riformare l'Italia, una costruzione teorica complessa e affascinante che sarà alla base della sua azione negli anni successivi. Camillo, prima della fine della guerra, muore. Nel '45 Adriano torna a Ivrea e prende, dopo qualche resistenza, le redini della fabbrica. Fa un discorso appassionato ed esaltante, gli operai lo acclamano, Paola e i figli gli fanno sentire tutto il loro affetto.

Cominciano i grandi cambiamenti: Adriano amplia gli edifici della fabbrica e ridisegna gli spazi secondo criteri estetici di semplicità e di rigore, badando alla luce e alla bellezza degli ambienti. E poi dà aiuti concreti alle famiglie operaie, stremate dalla guerra e dalla mancanza di cibo, avvia la costruzione di un nuovo edificio dei servizi sociali, decide di assumere molti nuovi operai. Adriano mostra una gran sicurezza nelle scelte e sempre di più si delineano i suoi obiettivi garantire condizioni di lavoro ottimali, ridurre l'orario di lavoro, dotare la fabbrica di tutto quello che può arricchire la cultura e la vita degli operai, dalla biblioteca al cinema, dall'asilo per i figli a un'infermeria molto efficiente. Ma ci sono dei malumori in famiglia: alcuni sono molto critici sulle scelte di Adriano che favorirebbe gli interessi degli operai rispetto a quelli della famiglia. Anche Mauro ritiene che Adriano stia commettendo degli errori: accentra le decisioni, non ascolta i consigli di nessuno e fa troppe cose insieme, difetto che il padre Camillo gli rimproverava spesso.

Chi gli sta sempre accanto è Paola, che, nonostante la separazione, lo incontra appena può e gli fa sentire tutto il suo affetto. Paola ha un altro uomo, Adriano lo sa e ne soffre. Ma non ha molto tempo per pensarci, la fabbrica e i suoi progetti gli assorbono tutte le energie. Assume Teresa, una ragazza madre, nonostante abbia rubato il portafogli a un operaio. La ragazza ha commesso il furto per la disperazione di non poter dare da mangiare a sua figlia, ma Adriano ne intuisce le capacità umane e professionali. Teresa diventa presto una bravissima grafica e si innamora di Libero, un giovane e geniale tecnico che Adriano strappa a Dalmasso, industriale antagonista nel Novarese, che farà una feroce battaglia contro Adriano e le sue idee. Con Libero Adriano progetta la nuova portatile della Olivetti, la Lettera 22, destinata a un successo clamoroso. Nella vita di Adriano ricompare all'improvviso Karen Bates: la donna gli racconta di aver abbandonato l'esercito e di essere tornata in Italia per fare un libro fotografico. Lui le commissiona prima un reportage sui nuovi servizi sociali della Olivetti, poi un documentario sulle condizioni del Sud. In realtà Karen è stata incaricata dall'Intelligence statunitense di sorvegliare Adriano: le idee e i progetti dell'ingegnere preoccupano gli americani, che non capiscono fino in fondo i suoi reali obiettivi comunitari.

Adriano non si accontenta, infatti, di fare della Olivetti la fabbrica più avanzata e più attenta alle esigenze dei lavoratori, né di produrre le macchine da scrivere più belle e più funzionanti, né di avere altissimi livelli di produttività. L'obiettivo di Adriano è intervenire nella società. Collegare la fabbrica al territorio. Costruire un modello produttivo, sociale e politico ed esportarlo anche nelle campagne. Per farlo sceglie il Canavese, territorio che conosce bene e che potrebbe essere la culla ideale dei suoi esperimenti.

Quando i malumori in famiglia si fanno troppo evidenti, Adriano decide di lasciare la direzione della fabbrica al fratello Marcello e di trasferirsi nel Canavese: proverà a costruire la sua prima Comunità. Ed è sempre lì che incontrerà finalmente la donna che lo farà innamorare una seconda volta: è Grazia, una ragazza molto più giovane di lui, semplice e luminosa, che ricambia con passione il suo amore. Dopo la morte improvvisa di Marcello per un infarto, ai funerali del fratello la famiglia chiede ad Adriano di tornare a Ivrea, al comando della fabbrica. Adriano è diviso, e dovrà decidere se riprendere in mano l'azienda o continuare a occuparsi del Movimento Comunità. 

La seconda, ultima parte andrà in onda domani sera, martedì 29 ottobre sempre in prima serata su Rai1.

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