La mafia uccide solo d'estate
La mafia uccide solo d'estate

Ciak d’Oro Giovani a La mafia uccide solo d’estate di Pif


La mafia uccide solo d'estate di Pif il miglior film italiano rivolto al mondo dei ragazzi. Riceve il premio Ciak d'Oro Giovani 2014.

E' stato assegnato a Roma il Ciak d'Oro Giovani/Alice nella Città che nasce dalla collaborazione tra Alice nella Città , Sezione indipendente e autonoma del Festival Internazionale del Film di Roma diretta da Gianluca Giannelli e Fabia Bettini e la Rivista di cinema "Ciak". 

Il premio è dedicato al miglior film italiano rivolto al mondo dei ragazzi e quest'anno va all'opera prima di Pif La mafia uccide solo d'estate. A scegliere il vincitore sono stati i lettori del cine-magazine che hanno votato sulla pagina Facebook di Ciak, insieme con gli studenti delle scuole che collaborano durante l'anno con Alice.

In gara per il Ciak d'Oro Giovani c'erano 12 titoli condivisi con la direzione di Alice nella Città: si tratta di pellicole uscite in sala tra il 1 maggio 2013 e il 30 aprile 2014 che Alice nella Città ha selezionato riservando una particolare attenzione alle opere prime e a quei film con tematiche legate al mondo giovanile  tavolta poco noti al grande pubblico.

Questi i titoli che erano in lizza per il Ciak d'Oro Giovani 2014: 
Zoran il mio nipote scemo di Matteo Oleotto, La prima neve di Andrea Segre, La mafia uccide solo d'estate di PIF, Summer games di Rolando Colla, Pulce non c'è di Giuseppe Bonito, The special need di Carlo Zoratti, Nessuna mi pettina bene come il vento di Peter del Monte, Il sud è niente di Fabio Mollo, Il mondo fino in fondo di Alessandro Lunardelli, Anni Felici di Daniele Luchetti, Smetto quando voglio di Sydney Sibilia, Noi 4 di Francesco Bruni.  

Il film racconta l'educazione sentimentale e civile di un bambino, Arturo, che nasce a Palermo lo stesso giorno in cui Vito Ciancimino, mafioso di rango, è stato eletto sindaco. Si tratta di una storia d'amore che racconta i tentativi di Arturo di conquistare il cuoredi Flora, una compagna di banco che ha ama e che ai suoi occhi è una principessa.

La storia prosegue ufficialmente come segue:

Attraverso questa tenera ma divertente storia d'amore, il pubblico verrà coinvolto emotivamente negli eventi più tragici della nostra storia recente. Arturo infatti è un ragazzo come tanti altri dell'Italia degli anni '70 ma, a differenza dei suoi coetanei del nord, è costretto a fare i conti con le infiltrazioni e le azioni criminose della mafia nella sua città. La consapevolezza di Arturo cresce anno dopo anno, ma nessuno lo ascolta. Palermo ha altro a cui pensare. L'ostinazione del nostro protagonista a interessarsi di mafia come un fenomeno reale fa separare Arturo e Flora che si ricongiungeranno solo dopo le stragi del 1992 che apriranno definitivamente gli occhi alla ragazza.

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