L'arbitro
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Est Film Festival 2014: Vincitori e Premi assegnati


Chiude l'ottava edizione dell'Est Film Festival: Miglior film 'L'arbitro' di Paolo Zucca; Premio del Pubblico a 'Smetto quando voglio' di Sydney Sibilia.

Si è tenuta domenica sera, 27 luglio 2014, la cerimonia di premiazione dell'8a edizione dell'Est Film Festival alla Rocca dei Papi a Montefiascone. Durante la serata la Direzione artistica e le giurie sono stati annunciati i vincitori delle tre sezioni competitive: Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi. Sono stati assegnati inoltre il Premio del Pubblico al Miglior film tra quelli in gara votato dagli spettatori di Est Film Festival 2014 e il JazzUp Award, istituito in collaborazione con il JazzUp Festival e destinato alla Miglior colonna sonora originale tra i lungometraggi presentati in concorso.

Qui di seguito i vincitori di questa ottava edizione.

SEZIONE LUNGOMETRAGGI

Miglior film (Arco d'Oro e 5.000 Euro Miglior Lungometraggio Premio Banca Cattolica)
L'arbitro di Paolo Zucca
Motivazione della giuria: "Un'opera prima raffinata e piena di idee, un racconto per immagini originale e coraggioso."

– Premio del Pubblico (Arco d'Argento e 1.000 Euro Premio del Pubblico al Miglior Lungometraggio – Premio Cantina Sociale di Montefiascone)
Smetto quando voglio di Sydney Sibilia

– Miglior colonna sonora originale Lungometraggi (JazzUp Award e 500 Euro)
Antonio Gramentieri compositore della colonna sonora del film Zoran il mio nipote scemo di Matteo Oleotto.
Motivazione della giuria: "Per il perfetto e continuo equilibrio tra immagini e musica rilevato durante lo sviluppo della sceneggiatura, la maestria e la genuinità dell'arrangiamento che rafforzano con estrema efficacia l'ironia e l'amarezza del racconto." – Il Presidente della Giuria Almerica Schiavo.

SEZIONE DOCUMENTARI

– Miglior documentario (Arco d'Argento e 1.000 euro – Premio Associazione L'Acropoli)
Rifiutati dalla sorte e dagli uomini di Vieri Brini e Emanuele Policante
Motivazione della giuria: "Per l'incisivo fattore di denuncia e l'implicito invito alla riflessione su un fenomeno che si sviluppa al confine tra legalità e illecito, per la sottesa valenza didattica e formativa, per la solidità e l'eleganza della struttura espositiva."

Menzione Speciale a "Fuoco Amico – La storia di Davide Cervia" di Francesco Del Grosso
Motivazione della giuria: "Per il ritmo incalzante con il quale viene ricostruita la drammatica e misteriosa vicenda di un uomo "sconfessato" dallo Stato e per il conseguente, intenso coinvolgimento emotivo che ne scaturisce."

SEZIONE CORTOMETRAGGI

Miglior cortometraggio (Arco d'Argento e 1.000 euro – Premio Università della Tuscia)
Il passo della lumaca di Daniele Suraci
Motivazione della giuria: "Il passo della lumaca è un delicato gioco tra l'invisibilità evocativa del suono e la visionarietà surreale dell'immagine in movimento. In questo film Daniele Suraci usa con leggerezza tutte le possibilità cinematografiche di raccontare senza l'uso della parola, recuperando uno sguardo lento, altro e infantile in grado di restituire la possibilità di credere nell'immaginazione di una bambina priva di vista, come di ogni spettatore."

Smetto quando voglio
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