Giffoni 2019,
Giffoni 2019,

Giffoni 2019, l’immagine ufficiale della 49a edizione


Il tema ARIA è il secondo passo che Giffoni vuole compiere per coinvolgere le nuove generazioni in una riflessione fondamentale che, per il bene del pianeta, deve trasformarsi in una promessa ecologica.

Non è facile definire quello che il Giffoni Film Festival ha significato per intere generazioni in 50 anni di storia. Un percorso articolato che si è reso riconoscibile agli occhi di giurati, famiglie e giffoners tramite un'immagine simbolo. Il percorso – iniziato nel 2018 con la trilogia dedicata alla salvaguardia del pianeta che ha avuto come colonna portante uno degli elementi fondamentali per la sopravvivenza: l'AQUA e seguito, nel 2019, da ARIA, si concluderà il prossimo anno con il tema TERRA.

L'immagine ufficiale della 49esima edizione del Giffoni Film Festival, in programma dal 19 al 27 luglio, è stata presentata il 3 giugno, durante l'incontro con il direttore del Museo Archeologico Nazionale di Paestum, Gabriel Zuchtriegel. A pochi passi dal famoso dipinto de "Il Tuffatore", il direttore di Giffoni Experience, Claudio Gubitosi, ha anticipato ai giffoners l'illustrazione simbolo di questa edizione, aprendo nuove possibilità di collaborazione con il sito archeologico di Paestum.

"Abbiamo deciso di lanciare l'immagine 2019 ancora una volta fuori dagli schemi, scegliendo un luogo eccezionale, fatto di storia, memoria e futuro" spiega il direttore di Giffoni Experience, Claudio Gubitosi, "desidero ringraziare il direttore del Parco Archeologico Nazionale di Paestum, Gabriel Zuchtriegel, per l'accoglienza che mi è stata riservata. È strabiliante vedere la nostra immagine, aperta a numerose interpretazioni, al fianco dell'immagine simbolo del museo: il Tuffatore, anche questa un'opera che si presta a svariate letture".

Durante la giornata è stato, inoltre, firmato il protocollo d'intesa con l'Istituto d'istruzione superiore – IPSAR "Piranesi" di  Capaccio (Paestum). L'obiettivo, come ha sottolineato con la dirigente scolastica Loredana Nicoletti, è quello di realizzare produzioni audiovisive che valorizzino il talento dei giovani e, allo stesso tempo, raccontino le opportunità del territorio. 

Il tema ARIA è il secondo passo che Giffoni vuole compiere per coinvolgere le nuove generazioni in una riflessione fondamentale che, per il bene del pianeta, deve trasformarsi in una promessa ecologica. L'immagine, realizzata da Luca Apolito e Chiara Pepe, vuole evocare una serie di suggestioni, idee e ipotesi raccolte nel tempo, in alcuni casi come segni evidenti, altri nascosti come divertenti segreti da scoprire.  

"I primi studi sull'aria, anche dal punto di vista artistico, sono attribuiti a Leonardo Da Vinci che ha da sempre manifestato una profonda curiosità per questo elemento essenziale" continua Gubitosi, "Proprio quest'anno si celebra il cinquecentesimo anniversario della morte di questo immenso genio. Giffoni ha l'occasione ideale per dedicargli un omaggio molto particolare, necessario, proprio partendo dal tema ARIA. Leonardo secoli fa ci indicava, nella più suggestiva maniera possibile, una strada anche per quanto riguarda il discorso ambientale. Le sue macchine volanti sono una dimostrazione di utilizzo di energia pulita che ci arriva a 500 anni di distanza".

Nell'immagine, le macchine volanti di Leonardo sorvolano una città fantastica, dove una popolazione in fermento vuole raggiungere il cielo, andare più in alto possibile, viaggiare lontano, attraversare il confine invisibile dell'ARIA che separa il reale dall'immaginario. Nel punto più alto, al centro, una creatura ancestrale e poderosa, generata dai sogni degli uomini, si prepara ad andare oltre, dove ogni istante segna la nascita di nuovi mondi, oltre l'oscurità del mistero si intravede una luce, innumerevoli opportunità che sono frutto dell'immaginazione ma allo stesso tempo possibili.

"Nella nostra immagine, l'entusiasmo di Leonardo per l'idea del volo, la possibilità di vincere la 'resistente ARIA' diventa un invito a sognare, è il desiderio di superare confini, limiti e barriere" affermano gli autori.

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