Giffoni 2019
Giffoni 2019

A Giffoni 49 Woody Harrelson, Saul Nanni e Ivan Cotroneo col cast de La Compangnia del Cigno


A Giffoni il giovane attore italiano Saul Nanni, l'attore Woody Harrelson e il regista e cast della serie televisiva La Compangnia del Cigno.

Alla 49esima edizione del Giffoni Film Festival spazio anche ad un giovane attore italiano, Saul Nanni, ad un attore internazionale, Woody Harrelson, e al cast di una popolare serie televisiva. La Compangnia del Cigno.

"Truffaut ha detto che questo è il Festival più necessario e io aggiungerei che è anche il più divertente. Oggi è stata una delle giornate più belle della mia vita, non riesco a esprimere a parole quanto mi avete emozionato" sono le parole di   Woody Harrelson al termine della sua giornata al Giffoni 2019 in cui ha ricevuto il Premio Francois Truffaut e ha anticipato i suoi progetti futuri.

I prossimi film in uscita con Woody Harrelson tra i protagonisti sono Zombieland: Double Tap di Ruben Fleischer – nelle sale italiane il 14 novembre – e Midway di Roland Emmerich, il film sull'omonima battaglia della Seconda Guerra Mondiale – nelle sale italiane il 28 novembre). Dopo essere stato protagonista nella prima stagione della serie  True Detective, tornerà sul piccolo schermo in The Most Dangerous Man in America

I ruoli preferiti di Harrelson sono in Zombieland e nel franchise Hunger Games: "Mi sorprende sempre che mi paghino per girare questi film, mi diverto così tanto che li farei gratis", ha detto Harrelson.

A Giffoni, Harrelson ha presentato "Lost in London", suo debutto da regista. Si tratta di un unico piano sequenza di cento minuti girati nella capitale britannica e proiettati live in 550 cinema americani, che prende come ispirazione il film tedesco Victoria di Sebastian Schipper del 2015. "All'inizio  non pensavo minimamente che, per le difficoltà logistiche, sarebbe diventato odissea e incubo al tempo stesso, con un attore che ad un certo punto non si è presentato lasciandoci un minuto nel panico o con il presunto allarme bomba a Waterloo Bridge. Comunque l'intento era di virarla sul comico anche se poi quest'effetto divertente, nella finzione come nella vita, si ottiene dai contrasti" ha detto il regista del film.

Su Now You See Me 3, in cui potrebbe riprendere il ruolo già interpretato nei primi due capitoli, scherza: "Questa notizia mi giunge nuova", e parla di una commedia a cui sta lavorando: "Un progetto su cui lavoro da tempo, invece, è  The Misadventures of Mr. Fitz, una slapstick comedy che probabilmente vedrà la luce quando diventerò meno pigro. Sono in fase sceneggiatura e ho deciso di ambientarlo in Irlanda, terra che amo, subito dopo l'Italia, il mio posto preferito al mondo".

Accompagnato in sala dalla moglie, dalle tre figlie e dagli amici di Ravello, dove trascorre spesso le vacanze, ha espresso il desiderio di lavorare con "Paolo Sorrentino, uno dei più grandi registi viventi. The Young Pope è una delle mie serie preferite. Credo che la tv stia facendo davvero un ottimo lavoro e mi piace quasi più del cinema".

Nel salutare i giffoners, Harrelson li ha invitati a non abbandonare i loro sogni: "Se ricevete un rifiuto, lasciatevelo alle spalle: dentro di voi dovete continuare a trovare la forza di essere voi stessi".

Saul Nanni, per la prima volta a Giffoni,  è un giovane attore italiano che ha lavorato al fianco di Rocco Papaleo in Un boss in salotto e in serie tv come Alex & Co. e Non dirlo al mio capo. Attualmente è impegnato nelle riprese di una nuova serie tv che andrà in onda il prossimo autunno.

"Questo è il primo anno a Giffoni: un'esperienza bellissima perché è veramente uno dei pochi Festival al mondo pensato e nato per i ragazzi. Credo sia meraviglioso e soprattutto importantissimo per educare al cinema fin da piccoli" ha detto Nanni, aggiugnendo: "Siete tantissimi, trasmettete una forte energia. Ho voglia di restare con voi per ore e rispondere a tutte le vostre domande". E a chi vuole intraprendere la carriera cinematografica da giovanissimi, Nanni dice: "Bisogna ascoltare i propri figli. Potrà sembrare qualcosa di scontato, ma credo che i desideri e i progetti dei propri ragazzi vadano assecondati. Bisogna coltivare i sogni perché se c'è una passione va portata avanti con fermezza".

Ivan Cotroneo è tornato al Giffoni Film Festival con il cast de La compagnia del Cigno, serie prodotta da Indigo Film in collaborazione con Rai Fiction, ideata e diretta da Cotroneo e interpretata da sette ragazzi selezionati tra i Conservatori d'Italia – Leonardo Mazzarotto, Fotinì Peluso, Emanuele Misuraca, Hildegard De Stefano, Ario Nikolaus Sgroi, Chiara Pia Aurora e Francesco Tozzi – tutti presenti a Giffoni 2019.

La serie ha segnato per loro un punto di svolta nella vita e anche nel loro rapporto con la musica, che non intendono lasciare: "Sarebbe come rinnegare le proprie origini. Tenere i piedi in due scarpe, però, non sarebbe male" hanno detto i ragazzi, che non sanno ancora cosa faranno i loro personaggi nella seconda stagione della serie, al momento in fase di scrittura.

"Volevo raccontare ragazzi di talento, che studiano, che hanno passioni e sogni ma senza dipendenze, drammi in famiglia, omicidi alle spalle: con Monica Rametta abbiamo raccontato quella bella gioventù che non passa per la cronaca nera e che solitamente resta in ombraAnche per questo il successo della serie è stato per me una grande soddisfazione: ringrazio chi ha creduto in questa storia. Non so quando inizieremo le riprese, dipenderà da quanto io e Monica saremo bravi e veloci a scrivere. Chiusa la prima stagione abbiamo immaginato un nuovo scenario in cui far muovere i personaggi, attingendo dalle vite degli interpreti: c'è chi si è trasferito a Milano da una provincia del Sud, chi si è riavvicinato a un particolare strumento, chi è andato all'estero. In questa stagione ci sarà anche questo, con nuovi personaggi, che cercheremo ancora nei Conservatori, e nuovi intrecci, mantenendo l'attenzione per la musica tra pop e classica" ha aggiunto Cotroneo. "Già dai tempi di Un bacio il mio desiderio è stato quello di parlare dei ragazzi non con lo sguardo del cinquantenne, ma con il rispetto per quella sofferenza, quell'insoddisfazione tipica dell'adolescenza che quell'età merita e che io ancora ricordo. "Devo fare una confessione: io scrivo e dirigo film soprattutto per venire a Giffoni. Sono venuto con Un Bacio, per le Masterclass, con Mika. Questo Festival è unico al mondo. Parlare qui di una storia dedicata ai ragazzi dà veramente un senso al tuo lavoro. E poi essere qui dove è stato Truffaut che per me è un esempio di cinema, di un modo di raccontare i ragazzi, è una cosa che mi riempie d'orgoglio. Nella vita voglio continuare a raccontare storie degne di essere presentate qui".

E Cotroneo paragona, infine, i jurors del Festival a La compagnia del Cigno: "per il cast oggi sarà come guardarsi in uno specchio incontrando i ragazzi del Giffoni, che come loro inseguono non un sogno di successo, ma un sogno di espressione. E tutti loro hanno dignità di essere ascoltati e raccontati. Anche il Festival fa questo: rende protagonisti chi in genere non viene considerato".

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